A tu per tu con la ricerca
Far dialogare il mondo della ricerca con i cittadini: l'iniziativa del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci e del Dipartimento di Scienza Bio-Agroalimentari del CNR
Far dialogare il mondo della ricerca con i cittadini: l'iniziativa del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci e del Dipartimento di Scienza Bio-Agroalimentari del CNR
Charles Darwin, wallpapertag.com
“Sicuramente vero? Fatti, ipotesi, congetture” è il titolo della edizione 2018 del Darwin Day di Milano, che si terrà come tutti gli anni il 6 febbraio al Museo di Storia Naturale. Anche la manifestazione dei patiti di evoluzionismo si cimenta quindi col ragionare sul tema più in voga in questo periodo, declinabile in vari modi: Fake News, fatti alternativi e post verità. Che si scopra un meccanismo di selezione delle bufale simile a quello svelato da Darwin per le specie?
Per chi su questi temi ha l’occhio un po’ più smaliziato, incappare in notizie di scienza in televisione è spesso come cercare un ago in un pagliaio. Schivata la politica si passa alla cronaca, e prima di accorgercene siamo già allo sport e poi ai titoli di coda. A scienza e scienziati, quasi sempre, neppure un accenno.
Ma è così? Probabilmente l’intuito ci inganna, è vero, ma nel verso contrario: e a ben vedere di scienza nel servizio pubblico si parla forse ancora meno di quanto penseremmo.
Gas Mask In Shadow, George Hodan. CC0 Public Domain.
Da tempo la comunità scientifica si interroga sull’importanza della comunicazione della scienza e della disseminazione dei risultati scientifici nella società della conoscenza. Anche la comunità dei chimici italiani, riuniti dal 10 al 14 settembre scorso nella splendida cornice del sito archeologico di Paestum, ha dedicato un'intera sessione al tema della comunicazione della chimica durante il Congresso Nazionale della Società Chimica Italiana.
Mercoledì, 29 giugno. Sebbene in calo rispetto alla precedente, la seconda puntata di SuperQuark con 2,9 milioni di spettatori e il 14,76% di share batte tutti gli altri e si afferma come il programma televisivo più seguito in prima serata. Smentendo, ancora una volta, quel luogo comune secondo cui la scienza e i programmi privi di urla non fanno ascolto in televisione. E confermando Piero Angela, 89 anni il prossimo 22 dicembre, come il comunicatore di scienza più seguito in Europa.
La città di Trieste si è candidata a ospitare ESOF 2020, l’EuroScience Open Forum City of Science che, a partire dal 2004, ogni due anni, in una diversa città europea, diventa occasione per una discussione internazionale intorno ai temi della scienza e della tecnologia anche, e soprattutto, nelle sue pieghe sociali e politiche. Una grande occasione d’incontro che coinvolge migliaia di ricercatori, comunicatori, stakeholders, politici di tutto il continente.
Oggi gli europei si sentono minacciati da due avvenimenti: il flusso crescente di migranti dall’Africa e dall’Asia e il ripetersi di episodi di uccisioni e ferimenti di massa attribuiti a vari gruppi, in particolare al cosiddetto Stato islamico. Gli individui, i popoli e le istituzioni reagiscono in vario modo (dalla Brexit alla costruzione di muri, dalle mete per le vacanze al successo di nuovi movimenti politici, dalla guerra agli interventi umanitari), ma sembra che quasi nessun comportamento o decisione sia immune dalla percezione di dover reagire a un pericolo concreto e imminente.
Nel 2016 post-truth è stata eletta parola dell'anno dall'Oxford Dictionary, battendo in finale, tra le altre, Brexiteer (persona che sostiene la Brexit), chatbot (un programma che simula conversazioni con utenti umani soprattutto online) e Latinx (persona di origine Latino-Americana).
Oramai non si può più tornare indietro. Qualcuno può pensare che fossero bei tempi quelli in cui gli scienziati, chiusi nella loro proverbiale torre d’avorio, portavano avanti il loro lavoro senza doversi confrontare con la società, senza dover spiegare al grande pubblico le implicazioni delle loro scoperte, senza dover dipendere da un consenso più ampio per reperire le risorse e i fondi necessari per la ricerca. Che piaccia o no, oggi non è più così.
Si è chiusa ieri, 25 settembre, presso la Sala Veruda, di Palazzo Costanzi in piazza Piccola a Trieste, la mostra L'arcipelago delle meraviglie.
Red Ronnie, nome d'arte di Gabriele Ansaloni (Pieve di Cento, 15 dicembre 1951), è un conduttore televisivo italiano. Ecco, cosa recita la pagina Wikipedia dedicata allo storico conduttore del Roxy Bar ma sicuramente c’è un errore. Scorrendo velocemente, infatti, la biografia di Red non troviamo scritto che è anche un immunologo e divulgatore scientifico. Un dimenticanza grave dato che il buon Red, in diretta su Rai Due, è stato il protagonista di una “lectio” sui vaccini.
A qualche mese di distanza dall’annuncio della scoperta del pianeta Kepler 452b da parte della NASA e dall’agitazione mediatica che ha generato, torno sull’argomento per esprimere alcune mie perplessità in merito.
Tra gli scopi di questo libro c’è l’individuazione delle caratteristiche che permisero ad Albert Einstein di elaborare le teorie che l’hanno reso una celebrità anche al di fuori del mondo scientifico. Non era facile riuscire nell’intento, soprattutto evitando i luoghi comuni. La prima impressione che si ha dopo aver letto il libro e riflettuto sull’elenco delle qualità, otto per l’esattezza, che costituiscono gli ingredienti della singolare miscela, è che l’autore ci sia andato molto vicino.
La Società Italiana di Biofisica Pura ed Applicata (SIBPA) e l’Istituto di Biofisica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IBF-CNR) hanno curato l’organizzazione e la realizzazione di sei conferenze di Biofisica al Festival della Scienza di Genova, edizione 2015 (22/10-1/11 2015), sotto la parola chiave “Equilibrio”.
Il primo convegno annuale dell'Aisa onlus – Associazione italiana per la promozione della scienza aperta - si svolgerà a Pisa presso il dipartimento di Scienze politiche, il 22 e il 23 ottobre 2015, nel corso della Settimana internazionale dell'Open Access.
Dentro di noi è sempre in funzione una sorta di cinema
mentale, prima ancora che il cinema fosse stato inventato. Questo cinema
interno non cessa mai di introiettare immagini alla nostra vita interiore e le
sue soluzioni visive sono determinanti e talora arrivano inaspettatamente a
decidere di situazioni che le risorse del linguaggio non riuscirebbero a
risolvere.
Italo Calvino
Introduzione
La saga della caccia ai pianeti extrasolari ha ormai quasi vent’anni. Tanto, infatti, è passato dalla prima storica scoperta di 51 Peg b, annunciata nel novembre 1995 da Michel Mayor e Didier Queloz.
Aveva ragione lo storico francese Marc Bloch: "l’incomprensione del presente nasce fatalmente dall’ignoranza del passato". Per sapere chi siamo, dobbiamo sapere chi e cosa eravamo, considerando un arco temporale che non può limitarsi a decenni e neppure a secoli, ma deve estendersi a millenni. È per questo che la storia della scienza risulta comprensibile solo avendo bene in mente il percorso del pensiero dall’antichità ai giorni nostri.
Un
gruppo di matematici dell'IAC-CNR ha collaborato con una PMI italiana nella
creazione di un'applicazione per smartphone capace di dare indicazioni
sull'evoluzione dello stato del traffico per tempi dell'ordine della mezz'ora.
Se utilizzata anche solo sul 2% delle vetture, questa applicazione potrebbe
fornire previsioni affidabili e suggerimenti su come ottimizzare i tempi di
percorrenza, con un deciso abbattimento dei consumi e dell'inquinamento.
Cerchiamo di capire meglio in cosa consiste il contributo dei matematici.
Nel 2004 in tutti gli organi di informazione pubblici e privati degli Stati Uniti (ma lo stesso può dirsi per la maggior parte dei paesi europei) il cambiamento climatico era presentato come un’ipotesi ancora non scientificamente verificata; soprattutto, era considerato non provato che esso dipendesse dall’utilizzo di combustibili fossili e, più in generale, dalle attività umane. Per una parte dell’opinione pubblica, è così ancor oggi.
I testi scientifici, l’insegnamento scolastico e la comunicazione rivolta al grande pubblico propongono generalmente la scienza come un corpo di teorie consolidate e, se pur in continua evoluzione, oggi accreditate dalla comunità degli scienziati. Il modo in cui questi modelli del mondo si sono imposti a scapito di altri risulta così messo da parte, viene lasciato come oggetto di studio agli storici della scienza e, in fondo, è considerato di modesto interesse, in quanto è storia ormai passata di errori corretti e superati da verità finalmente scoperte.
Si pensa che i migranti portino nel paese d'arrivo malattie come la tubercolosi, insidiando la salute degli "autoctoni". Ma è davvero così?
Nelle scorse settimane la rivista Science ha ritirato un articolo pubblicato a dicembre che illustrava la possibilità di far cambiare idea alle persone contrarie al matrimonio omosessuale.
Quella della digitalizzazione della sanità è una sfida che i sistemi di assistenza sanitaria di tutta Europa dovranno affrontare nei prossimi anni: questo perché la creazione di uno smart care system può essere una delle poche soluzioni alle conseguenze problematiche che l'invecchiamento della popolazione implica sulla gestione del sistema sanitario.
Premessa
Il 16 marzo 2015, a cura delle Biblioteche di Roma, nella Biblioteca Europea è stato presentato l’Annuario di Observa per il 2015, in anteprima romana dopo la presentazione a Torino del 13 febbraio.
Anche la scienza, come ogni fatto umano, è suscettibile d’errore, e anche tra gli scienziati c’è ogni tanto qualcuno che imbroglia. Questi due fatti, ovvero che la scienza non sia perfetta, vengono talvolta usati dagli antiscientisti per diffondere sfiducia nella scienza, o relativizzarla sino a renderla uguale a qualsiasi altra esperienza umana, come la letteratura o la sociologia, cui è lecito tendere orecchio come una delle voci del coro, ma niente più.
Tutti coloro che hanno dimestichezza con la letteratura scientifica, non solo come autori ma anche come semplici lettori, sanno che la stesura degli articoli segue regole precise.
Internet è buona, cattiva o neutra? L’intelligenza artificiale prenderà il sopravvento su quella umana? I big data rappresentano una risorsa o una minaccia per la nostra privacy? Domande, queste, che aleggiano nell’aria da svariati decenni, ma che hanno cominciato a diventare pressanti negli ultimi anni, da quando cioè il progresso tecnologico ha cominciato a mostrare coi fatti quanto sia delicato e instabile il rapporto tra società, cultura e tecnologia.
«Brava!». È con un entusiasmo per nulla malcelato che il direttore di Nature, in un editoriale pubblicato sull’ultimo numero della rivista scientifica inglese, ha salutato l’attività di Senatore a Vita della Repubblica espletata dalla biologa Elena Cattaneo.
Se qualcuno pensava che fosse Mark Zuckerberg ad avere inventato Facebook (l'avrebbe fatto con Eduardo Saverin, Andrew McCollum, Dustin Moskovitz e Chris Hughes i suoi compagni di stanza dell’Harvard University) dovrà ricredersi. Zuckerberg è partito dall'elenco degli studenti con tanto di foto - Facebook appunto - che le Università degli Stati Uniti distribuiscono a chi si iscrive e ne ha fatto un social network che in un baleno ha conquistato il mondo. In un certo senso però Facebook c'era già in natura, nel cervello di ciascuno di noi ben prima di Zuckerberg.
Un’opera
filosofica che godeva da noi di grande prestigio qualche decennio fa ma che, a
mio giudizio, è sovrastimata, Dialettica dell’Illuminismo di
Theodor Adorno e Max Horkheimer, è ricca di affermazioni che potremmo trovare divertenti,
se non fossero delle caricature di quella che è la reale pratica scientifica.
Ne cito una per tutte: “La
forma stessa deduttiva della scienza riflette
coazione e gerarchia”1.
Per molto tempo la scienza è stata erroneamente considerata come un contributo “tecnico”, più che culturale, alla società. È stata apprezzata perché ci forniva la capacità di “costruire cose” e di “risolvere problemi”, contribuendo al benessere e al progresso, ma è stata sottovalutata come strumento potente per capire, conoscere e spiegare il mondo. Si pensi al dibattito iniziato molti anni orsono con la pubblicazione del libro "Le due culture e la rivoluzione scientifica" di Charles Percy Snow.
Ha superato i 27 milioni di dollari di incasso nei soli USA La teoria del tutto, il film di James Marsh sulla vita del fisico britannico Stephen Hawking, che è candidato agli Oscar (miglior film, miglior attore protagonista, miglior attrice protagonista) e ha già fruttato un meritato Golden Globe a Eddie Redmayne come miglior attore.
Recentemente si è fatto un gran parlare nei media italiani di
un dispositivo a basso costo, pubblicizzato sulle reti di un’importante piattaforma
televisiva, che offriva una soluzione domestica per la protezione personale
durante un terremoto, emettendo un segnale sonoro di allarme, all’arrivo delle onde primarie del terremoto (onde P).
Queste onde hanno normalmente un’ampiezza minore rispetto alle onde secondarie
(onde S), che arrivano successivamente ma a cui è associato il danneggiamento
delle strutture.
È un dato
fattuale incontestabile, consolidatosi attraverso millenni di storia: la
conoscenza e il sapere portano alla società benefici culturali, economici, di
benessere e sanità, e si pongono oggi come motore dell’evoluzione sociale ed
economica.
Nel corso di
circa 150.000 anni l’essere umano ha creato arte, conoscenza, tecnica, e nelle
varie epoche la riflessione filosofica, la creazione artistica e l’innovazione
scientifica hanno permesso uno sviluppo sociale e un’evoluzione culturale unici
della nostra specie.
Del morire di vaccinazione anti-influenzale non si parla più. Ma dopo quanto è successo in Italia alla fine di novembre è venuto il momento di fare un bilancio. Com’è finita? Con tante morti in più che si sarebbero potute evitare. Morti di influenza? No, di paura e pregiudizi. Ma andiamo con ordine.
La scienza è implicata
in diversi aspetti del funzionamento sociale del mondo moderno.
L’educazione,
la sanità, la difesa, la comunicazione, i trasporti, il lavoro e i rapporti
internazionali di un paese economicamente competitivo sono resi possibili e
condizionati dalla presenza della scienza come attività umana: grazie alle
conoscenze scientifiche è possibile esercitare il controllo su processi
naturali che, spontaneamente, non darebbero certo luogo agli ambienti in cui
viviamo e, più in generale, a “come” viviamo.
Un anno dopo la grazia postuma concessa dalla regina Elisabetta II ad Alan Turing, uno dei più grandi scienziati inglesi di tutti i tempi, la storia del matematico diventa la trama di The imitation game, film diretto da Morten Tyldum che ha già vinto il festival di Toronto, guadagnato cinque nomination ai Golden Globes - Miglior film, Miglior attore protagonista (Benedict Cumberbatch), Migliore attrice non protagonista (Keira Knightley), Miglior sceneggiatura (Graham Moore) e Miglior colonna so
Assicurare una partecipazione pubblica di successo alle decisioni politiche può essere difficile, ma non impossibile.
La peer review lascia un'impronta nella scienza. Le riviste scientifiche, con i loro sì e con i loro no determinano le sorti delle ricerche che vengono loro sottoposte ogni giorno, filtrano quello che dominerà il panorama scientifico e di cui parleranno i giornali nei mesi e forse negli anni successivi, e condannano all'oblio i frutti di altre ricerche. Perché non tutto può essere pubblicato, o meglio, non tutto può venire pubblicato nelle pagine delle maggiori riviste di scienza del mondo.
Il caso Stamina è forse l’esempio più recente, e di sicuro il più chiaro, di come il progresso biotecnologico sia in grado di deragliare processi democratici rivelandoli inadeguati alla gestione del disaccordo morale in società genuinamente pluraliste circa i valori. Motivati dalle considerazioni sviluppate nell’articolo uscito su Scienza in Rete ad aprile 2013, abbiamo costruito un gruppo ampio e multidisciplinare (formato da membri dell’Istituto Eu
Con la testa affondata tra le mani, si copriva gli occhi da cui scorrevano due rigagnoli di lacrime che gli solcavano i polsi. Disperato, affranto, inconsolabile, seduto sul ciglio della strada non riusciva nemmeno più a sentire la baraonda che lo circondava.
La comunità scientifica non ha compreso la sentenza con cui il tribunale di Milano riconosce nel vaccino esavalente Infarix Hexa Sk una concausa dell’insorgere dell’autismo in un bambino di 9 anni e la conseguente ingiunzione al Ministero della Salute di risarcirlo con un indennizzo vita natural durante, cosi come si trova messa in scacco dall’ondata di allarmi conseguente alle presunte morti da vaccino influenzale che riempiono le pagine dei giornali in queste ore, e che fa pensare a una sorta di contagio mediatico più che all'effetto avverso di un farmaco.
Il 26 novembre
2014, giorno di compleanno di Norbert Wiener, a 120 anni dalla nascita e 50
dalla morte, si terrà un Wiener’s day for Peace,
a Pisa, alle ore 15.30, ospitato dalla Scuola Normale Superiore, nella bella
Sala degli Stemmi.
Nonostante si
tratti di un solo denso pomeriggio, si può considerare un evento storico, se si
considera che per trovarne uno analogo, occorre riandare al “Wiener Memorial Meeting” dell’ottobre 1965 a Genova.
Con il primo volume del trittico che Pietro Greco (La scienza e l’Europa. Dalle origini al XIII secolo, L’Asino d’Oro) sta dedicando alla scienza e all’Europa, ovvero, più in generale, alla relazione scienza-società nel corso della storia, si inaugura felicemente anche in Italia il filone pubblicistico in cui alta divulgazione scientifica e rigorosa saggistica si fondono senza mai confondersi.
Niente di
nuovo sotto il sole, anzi le nuvole ricolme di pioggia. Era il 4 novembre del
1966 quando l’Arno invase Firenze e gran parte della Toscana mentre l’Ombrone
sommergeva Grosseto. Né fu solo la Toscana. Anche il Trentino e il Veneto, fra
le altre, risentirono pesantemente delle piogge e dello straripamento dei
loro fiumi.
Quella data
fa parte della storia dei disastri alluvionali d’Italia, ma non è certo
l’unica.
Il 10 ottobre 2014 è iniziato il Processo di appello ai sette esperti che il 31 marzo 2009, pochi giorni prima del terremoto dell’Aquila, parteciparono a vario titolo alla riunione della cosiddetta Commissione Grandi Rischi. Il processo si è concluso il 10 novembre.
La Corte d'Appello dell'Aquila ha assolto dalle accuse di omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose sei dei 7 componenti dell'ex Commissione Grandi Rischi. In parziale riforma della sentenza di primo grado l'unica condanna a due anni di reclusione è stata inflitta a Bernardo De Bernardinis, già vice capo del settore tecnico del dipartimento di Protezione civile.
Il 10 ottobre 2014 è iniziato il Processo di appello ai sette esperti che il 31 marzo 2009, pochi giorni prima del terremoto dell’Aquila, parteciparono a vario titolo alla riunione della cosiddetta Commissione Grandi Rischi.
La Costituzione italiana all’articolo 3 recita: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali"
Slideshow delle foto di INSTAGRAM fatte al Festival della Scienza di Genova e taggate con #festivalscienza
“Nel 2100 come saremo? Nessuno oggi lo può dire: ma già dobbiamo organizzare le nostre idee, le nostre donne, i nostri uomini e le nostre risorse economiche perché vogliamo credere in un mondo sostenibile e a misura d’uomo, memori dei valori del passato dal quale proveniamo.” Con queste parole Marino Golinelli ha presentato, ieri a Bologna, le nuove idee e i progetti che la sua Fondazione cercherà di sviluppare nei prossimi anni.
Tutti noi
abbiamo sentito dire, almeno una volta, “l’ho visto con i miei occhi!” Una
frase usata per trasmettere una certezza, per comunicare che “è sicuramente
così, non vi sono dubbi: credimi”. E se l’ho visto con i miei occhi, non può che
essere vero; verrebbe quindi voglia di aggiungere: ci metto la mano sul fuoco.
Non fatelo, potreste perderla! L’abbiamo sperimentato personalmente con le
illusioni ottiche. Ne ho riviste alcune che conoscevo, insieme con altre che
non avevo ancora avuto modo di apprezzare, proprio qualche settimana fa: tutte
sempre notevoli.
“Una sorta di ‘vaccino’ contro i pericoli della cattiva informazione a tavola”. Queste le prime parole di Dario Bressanini, per descrivere il proprio libro “Pane e Bugie”. Dario Bressanini è un ricercatore in chimica e fisica teorica e cura il blog “Scienza In Cucina”. Ma perché un chimico si interessa tanto di cibo, al punto da scrivere un libro a riguardo? Intanto perché ogni cuoco, come dice lui stesso, è un po' un chimico, anche se non se ne rende conto.
Il termine “indignados”, divenuto popolare per le proteste iniziate in Spagna e poi diffusosi a buona parte del mondo, rappresentava la richiesta da parte dei cittadini, tutti titolari di uguali diritti civili, di una democrazia più partecipativa.
Le frodi scientifiche andrebbero perseguite penalmente? La provocazione arriva dalle pagine del British Medical Journal a firma di Zulfiqar Bhutta co-direttore del Centre for Global Child Health dell'Hospital for Sick Children di Toronto.
Una rete di oltre 8.000 km che percorre tutta Italia a banda ultralarga, che consente già ora comunicazioni e scambio massivo di dati, oltre che il calcolo distribuito.
Questa è la rete Garr-X, che unisce Trieste a Milano, Torino, Bologna, Pisa, Roma, fino alle città del Sud.
È disponibile qui e sulle principali librerie online l’e-book scritto da Antonino Michienzi e Roberta Villa e finanziato nei mesi scorsi attraverso il crowdfunding patrocinato da Scienzainrete e intitolato alla memoria di Romeo Bassoli.
“Abbiamo una nuova forma di sapere. Questa nuova conoscenza
non ha bisogno solo di enormi computer, ma anche di una rete che li colleghi e
alimenti…”, scrive Davide Weinberger, filosofo di internet, ne La stanza intelligente.
La “stanza” è il
contenitore, il web, che modifica la forma e l’accessibilità del contenuto, il
sapere.
Nell’era dei nuovi media il sapere scientifico è sempre meno
relegato nell’ambiente angusto delle accademie.
Comunicare tutto a tutti. Abbattere in concreto il paradigma della segretezza e ogni ostacolo che si oppone alla libera circolazione della conoscenza scientifica. Tutti i risultati della ricerca devono essere open access: accessibili a chiunque. Di più, tutte le informazioni scientifiche comunque raccolte devono essere condivise da tutti con tutti: open data. Sono queste le proposte avanzate da un numero crescente di ricercatori in tutto il mondo.
La rivista scientifica inglese Nature, tra le più diffuse al mondo, nel suo numero del 19 giugno ha concesso ben tre pagine Elena Cattaneo, biologa e senatrice a vita e a Gilberto Corbellini, storico della medicina, perché commentassero la vicenda Stamina e il tentativo di imporre una terapia senza basi scientifiche.
James Lovelock, partendo da dati biochimici, notò che i valori delle distribuzioni molecolari nell’aria e nell’acqua del nostro pianeta non erano in quell’equilibrio che uno si aspetta quando la Fisica fa il suo dovere ammassando atomi verso lo stato più stabile.
L'ultimo caso è scoppiato il 28 maggio scorso, dopo una puntata dedicata al tema dei risarcimenti per danni causati da vaccinazioni obbligatorie. Parliamo della popolare trasmissione tv Le Iene, ormai da tempo accusata dalla comunità scientifica e da molti giornalisti e commentatori di fare disinformazione pericolosa su delicate questioni legate alla salute, rincorrendo l'audience sulla pelle dei malati.
Intervista con il bioinformatico e filosofo Roman Brinzanik che con Tobias Hülswitt ha curato “Werden wir ewig leben?” edito per la casa editrice tedesca Suhrkamp, che raccoglie 14 interviste con biologi, bioeticisti e umanisti sul tema dell’immortalità.
Gli standard sono una componente vitale della comunicazione. Nel 1984, quando lavoravo per CSELT – il centro di ricerca dell’odierna Telecom Italia – ideai RACE IVICO (Integrated Video Code), un progetto che puntava a sviluppare una tecnologia microelettronica europea per i video digitali con la partecipazione delle più importanti industrie Europee.
Comunicare è difficile, ma comunicare la scienza lo è ancora
di più. Lo sa bene Sébastien Balibar, fisico e professore francese, direttore di ricerca del CNRS presso il Laboratorio di Fisica
Statistica della École Normale Supérieure a Parigi, nonché autore di oltre 200
pubblicazioni e di tre libri.
Noi lo abbiamo intervistato,
scoprendo come giorno dopo giorno viva il suo lavoro in modo consapevole e appassionato.
Balibar ci parla di sé e della propria attività di divulgatore, raccontandoci cosa
vede attraverso gli occhiali tondi dalla montatura sottile.
Apri il libro curato da Giovanni Boniolo e Paolo Maugeri per Mondadori Università e fin dalle prime
righe ti investe una fragranza di croissants caldi…
Gli Autori invitano subito,
infatti, a un esperimento mentale: che cosa faresti se potessi deviare la corsa
di un treno che sta per travolgere cinque operai, dirottandolo su un binario in
cui minaccia la vita di uno solo?
Di recente è stato pubblicato uno studio sulla sicurezza
del sistema di Internet voting (I-voting) adottato alle ultime elezioni locali in
Estonia.
L’Estonia è uno dei paesi
in cui, negli ultimi anni, maggiormente si è puntato, sulla digitalizzazione della
Pubblica Amministrazione e, in generale sull’e-Government.
Il rapporto, come molti altri disponibili in letteratura sulle
esperienze di I-voting e, più in generale, di voto elettronico (e-voting), si conclude con la
raccomandazione di interrompere l’utilizzo di questi sistemi.
Il Merriam-Webster's Collegiate Dictionary, uno dei più importanti dizionari della lingua inglese, nel suo ultimo aggiornamento del 2014 ha introdotto oltre 150 tra nuove parole e definizioni ulteriori di parole già esistenti, molte delle quali fanno parte del settore della scienza e della tecnologia.
Lo scorso 17 marzo, John Kovac, radioastronomo dello
Harvard Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge, Massachusetts, ha
annunciato di aver scoperto, con suo gruppo di ricerca e grazie al telescopio
BICEP 2 localizzato in Antartide, l’impronta delle onde gravitazionali generate
dal Big Bang.
Il segnale di queste onde, ha detto Kovac, è contenuto in una
speciale polarizzazione, detta B-modes,
rilevata nella radiazione cosmica di fondo (CMB).
L’8 Giugno 2013 in sedici città italiane andava in scena l’evento “Italia Unita per la corretta informazione scientifica”, manifestazione nazionale organizzata da studenti universitari, ricercatori, docenti e appassionati di scienza uniti dalla voglia di contrastare la disinformazione scientifica in Italia.
Smontato uno dei luoghi comuni più forti sulle conoscenze scientifiche dimostrate dagli italiani: ci interessiamo sempre più di scienza e lo facciamo volendo ricoprire un ruolo attivo e competente. Questa la fotografia scattata dal centro di ricerca Observa Science in Society, proposta all'interno dell'Annuario Scienza Tecnologia e Società 2014. L'edizione 2014, curata da Massimiano Bucchi e Barbara Saracino, festeggia i primi dieci anni di raccolta e analisi dei dati da parte dell'Osservatorio Scienza Tecnologia e Società.
A un anno dall'inaugurazione ufficiale dell'Esposizione Universale di Expo Milano 2015, l'VIII edizione del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia ha voluto dare il giusto risalto a due punti centrali sui quali Expo dovrà confrontarsi: da una parte come rappresentare i territori e i prodotti agroalimentari del Paese; dall'altra come comunicare ai diversi pubblici, anche attraverso i nuovi media, le conoscenze scientifiche e tecnologiche che verranno esposte e condivise all'interno dell’evento.
Il 16 gennaio 2014 il World Economic Forum (WEF), in vista dell’annuale incontro a Davos, pubblica il Global Risks 2014 . Il rapporto, giunto alla nona edizione, valuta la natura e il peso di 31 rischi globali che potrebbero avere un impatto negativo sul tessuto economico mondiale. I rischi si possono intrecciare amplificando il proprio potenziale impatto negativo, che a sua volta ha conseguenze sistemiche a livello geopolitico ed economico.
Guardo in cielo in una serena giornata invernale, l’aria è tersa e da Milano si vede il profilo inconfondibile del Resegone. In cielo si notano alcune scie lasciate da aerei che volano ad alta quota. Ho sempre pensato che fossero il risultato della condensazione e successiva solidificazione di vapor acqueo che, in base alle diverse condizioni ambientali (pressione, temperatura e umidità dell’aria ad esempio) assumono forme e hanno evoluzioni e durate diverse. Cristalli di ghiaccio, in parole povere.
Gli ultimi dati rilasciati dall’Anvur hanno, fra le altre
cose, evidenziato un calo di immatricolazioni del 20% dal 2004, che è
particolarmente allarmante tenendo conto del basso rapporto fra laureati e
popolazione complessiva osservato in Italia (stessa fonte).
Appare quindi sensato porsi la domanda se, vista la comune percezione di un
declino generalizzato nel nostro Paese, la diminuzione di immatricolazioni
Nel 1998 il medico Andrew Wakefield ha pubblicato sulla prestigiosa rivista The Lancet un articolo che dimostrava il legame [1] tra vaccini e autismo. Nonostante l’articolo in questione sia stato ritirato [2] e lo stesso Wakefield sia stato espulso dall’ordine dei medici, i timori per i rischi legati ai vaccini sono andati via via crescendo. A cominciare dalle famiglie che, per paura di possibili (e spesso mai provati) effetti collaterali gravi sui propri figli hanno sospeso le vaccinazioni dei propri figli.
Come varia l’attenzione per la Scienza in Italia? Alcune risposte secondo Google Trends
L’attenzione per la scienza da parte della società è senza dubbio importante: da essa dipende il peso che l’approccio scientifico ha su chi prende le decisioni. E’ utile cercare di misurare questa attenzione e Google Trends, usato con le dovute cautele, è un ottimo strumento al riguardo. Esso misura attraverso un suo indice specifico i livelli con cui sul Web vengono cercate dagli utenti le parole chiave desiderate.
Mercoledì prossimo, 27 novembre, si tiene a Milano, presso l’Università Bocconi, il II Incontro dei Dialoghi di Scienza del Gruppo2003: "Scienza e industria. Ricerca e innovazione in biomedicina”.
Più che 'sesto senso' forse dovrebbe essere il senso critico, ma non è scontato che sia tuttora patrimonio di tutti coloro che si occupano di scienza. L’articolo di quattro pagine “Trouble at the lab” che in data 19 Ottobre 2013 il settimanale londinese The Economist ha dedicato alla cattiva condotta scientifica, nonché alle sue cause, conseguenze e rimedi, lo conferma e lo rivela alla pubblica opinione.
Nei giornali e nei telegiornali non esistono redazioni scientifiche al pari di quelle politiche, economiche, sportive. Così come nei canali TV: si dà la preferenza a programmi di puro divertimento, trascurando che la scienza è vita, perché ha modificato e continua a modificare il nostro quotidiano. Il giornalista, per attirare la curiosità del lettore, è dunque chiamato a raccontare le notizie con un’enfasi sensazionalistica.
L’Organizzazione animalista ‘Animal Amnesty’ ha indetto per sabato 30 novembre una manifestazione nazionale a Milano contro la sperimentazione animale, denominata strumentalmente ‘vivisezione’.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di portare i partecipanti davanti alla sede dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’ per manifestare, si dice nel comunicato di convocazione, contro il suo direttore ‘il vivisettore Silvio Garattini’.
"Quello che sta succedendo al mio paese a causa di questo clima [il tifone Haiyan, nda] é follia. Questa crisi climatica é follia. Possiamo fermarla. Qui, a Varsavia." Questo é l'appello (tradotto dall’inglese) che Yeb Sano, il capo negoziatore delle Filippine, ha lanciato durante la sessione di apertura della diciannovesima Conferenza delle Parti (COP19) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), attualmente in corso a Varsavia.
Pochi giorni fa il Ministero dell'Ambiente italiano ha presentato la Strategia Nazionale di Adattamento ai cambiamenti climatici, o SNA. La bozza del documento è disponibile in pdf e la procedura di consultazione pubblica online rimarrà aperta fino al 31 dicembre.
E’ l’ argomento di moda, anche da noi di Scienza in Rete. Purtroppo tutti i discorsi che si leggono, dico proprio tutti, offrono del problema una visione parziale, talvolta grossolanamente distorta. Proviamo ad analizzare la cosa in modo articolato, separando il grano dal loglio (mediatico, naturalmente).
E' da tempo che si parla di scienza malata. Questo era il titolo di un libro pubblicato già nel 2010 dal genetista Laurent Ségalat che evidenziava gli aspetti fondamentali di questa patologia: la ricerca spasmodica di pubblicazioni ad alto impatto per ottenere sempre nuovi finanziamenti entrando in un circolo vizioso senza fine.
E' la domanda che sorge spontanea è se questo sistema porti realmente ad un avanzamento delle conoscenze.
Guglielmo Marconi, il precursore
Il cielo dimenticato in un baule è un piccolo, affettuoso, libro scritto da una donna, per altre donne (ma non solo) e che racconta storie di donne. Donne di scienza: in particolare donne che si sono dedicate all’astronomia. Dunque donne e cielo: forse un accostamento naturale ma non per questo scontato o banale, come ci racconta il fisico Gabriella Bernardi, a sua volta donna di scienza con la passione per la divulgazione scientifica.
Il prossimo mese di novembre il CNR, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, compie 90 anni. Lunedì 30 settembre presso la sede centrale a Roma, il Presidente, Luigi Nicolais, ingegnere chimico e membro del Gruppo 2003, ha voluto festeggiare il compleanno del nostro massimo Ente pubblico di ricerca con una cerimonia essenziale, ma molto significativa. La festa di compleanno si è risolta infatti nella presentazione di due opere di “comunicazione pubblica della scienza”, rivolte al grande pubblico.
Diceva Albert Einstein “La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Senza crisi non ci sono sfide e non c’è merito. Lavoriamo duro e finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla” (1).
Due aspetti generali su cui noi tutti, scienziati partecipanti al monumentale lavoro di preparazione del 5° Rapporto IPCC, abbiamo convenuto sono che il riscaldamento globale è “inequivocabile” (certezza >99%) e che è “estremamente probabile” (certezza >95%) che le attività umane siano le principali responsabili dell’aumenti della temperatura media osservata dal 1950 ad oggi (+ 0.89 °C).
La prima parte del V Rapporto dell'IPCC (nome in codice: WGI AR5) uscirà questa settimana. E' frutto del lavoro di 259 esperti, tra autori e revisori di 39 Paesi diversi, che hanno raccolto, analizzato e valutato più di 9200 pubblicazioni sulle basi fisiche della scienza del clima. In sostanza, la sintesi più completa di quello che in futuro potrà accadere nell'atmosfera e sulla superficie terrestre, negli oceani, ai ghiacciai e alle calotte polari.
L'ultimo giorno di FisMat2013, a conclusione delle cinque giornate dedicate alla fisica della materia condensata, ha registrato numeri che tracciano il quadro di un successo: circa un migliaio d’iscritti in rappresentanza di quaranta istituzioni, tra università ed enti, e tremila ricercatori (la comunità dei fisici della materia, riuniti a congresso dopo la diaspora del 2004 - leggi qui, Pietro Greco su S
Negli ultimi quindici anni le imprese europee e gli enti pubblici sono stati sempre più sollecitati a investire in attività di comunicazione, con l’obiettivo di prevenire i conflitti e garantire ai cittadini l’accesso alle informazioni ambientali. Le normative europee concedono agevolazioni e premialità alle organizzazioni che, su base volontaria, dimostrano l’impegno al miglioramento delle loro performance ambientali.
Internet ci può far male? L’unica risposta sensata è “dipende”. Da chi siamo, da come lo usiamo, dagli strumenti cognitivi e dalle competenze emozionali che abbiamo a disposizione. Più facile rispondere ad una seconda domanda: internet ci cambia? Certamente sì. Ecco perché questo saggio, apparentemente un manuale per addetti ai lavori, è una lettura utile non solo per i professionisti cui si rivolge – psichiatri, psicologi, educatori -ma per chiunque di noi si interessi alla realtà che ci circonda.
Sabato 14 settembre, nell'ambito del Festival MITO SettembreMusica, il Teatro Franco Parenti di Milano ospiterà con Musica & Cervello la giornata Oltre la musicoterapia: curare il disagio, organizzata dal Festival in collaborazione con Esagramma, il Politecnico di Milano, la Fondazione IRCSS, l'Ospedale Niguarda Ca'Granda e l’Istituto Neurologico Carlo Besta, dedicato al rapporto tra musica e cervello.
Da martedì 17 a giovedì 19 settembre, presso l’aula magna della Facoltà di Economia dell’Università di Ferrara, nello splendido palazzo Bevilacqua-Costabili nel centro della città si terrà l’ottavo congresso nazionale sugli oggetti compatti: “CNOC8”.
Qualche tempo fa, mentre sfogliavo un settimanale, un titolo ha catturato la mia attenzione: “Le verità scadono” (Internazionale n. 985, p. 51, 2013. Qui una trascrizione).
Parliamo di ghiaccio secco: di sicuro molti di voi si sono imbattuti nel ghiaccio secco anche se magari non lo sanno. Il ghiaccio secco è quello che serve per creare quel fumo spettacolare, spesso illuminato di fantasmagorici e cangianti colori, negli spettacoli rock e non solo (ho in mente i Queen, vista la mia età, ma se ne possono ricordare tanti). Si usa molto in campo medico, o anche, ho scoperto, per la conservazione di frutta e verdura durante il trasporto. Ebbene, che cos'è?
Una convinzione profondamente radicata in tutti noi è che siamo liberi e che decidiamo liberamente che cosa fare. Questa nostra convinzione non è determinata dalla ragione, che ci dice che liberi non possiamo essere (Laplace, A Phylosophical Essay on Probabilities, 1840), ma dall’esperienza che nella vita di tutti i giorni alcune decisioni su come agire nascono in noi, altre ci sono imposte. Il vero contrasto quindi con libertà è costrizione.
Lo scorso mese di marzo un gruppo di ricercatori tedeschi ha pubblicato sulla rivista Genes Genomes Genetics la sequenza completa del Dna ricavato dalla linea cellulare HeLa, una linea modello a sua volta ricavata da cellule prelevate a Henrietta Lacks, una donna americana nata nel 1920 e morta ad appena 31 anni, nel 1951.
Dal 22 al 27 agosto, si è tenuto a Milano il XV Congresso Internazionale di Immunologia, promosso e organizzato dall’International Union of Immunological Societies (IUIS) e dalla Società Italiana di Immunologia, Immunologia Clinica e Allergologia (SIICA).
La “Guida alla redazione degli atti amministrativi. Regole e suggerimenti” messa a disposizione da un gruppo di lavoro coordinato dai ricercatori dell'Istituto di teoria e tecniche dell'informazione giuridica del CNR (ITTIG) e dell'Accademia della Crusca, ha ormai compiuto due anni, dopo la presentazione della pubblicazione a un convegno nazionale presso l'Accademia della Crusca, l'11 febbraio 2011.
“La formula Nimby è dannosa e dovrebbe essere sostituita nel linguaggio comune, in quello giornalistico e, soprattutto, in quello della classe dirigente”.
Nel suo ‘Scienza’ Gilberto Corbellini analizza le matrici culturali delle principali accuse mosse contro la scienza, quelle di cui si avverte l’eco nelle polemiche di cronaca su OGM, “metodo Stamina”, “prevedibilità” dei terremoti, ecc.
L'influenza aviaria torna al centro dell'attenzione, dopo il recente caso dell'allevamento di galline colpite dall'influenza aviaria a Ferrara e il primo caso, riportato da uno studio pubblicato dal British Medical Journal, di probabile passaggio da uomo a uomo del virus H7N9 che ha colpito la Cina, causando finora 44 morti su 135 casi accertati. Si tratta di un sotto
“Il formichiere è veramente feroce e pericoloso, in quanto si erge sulle zampe posteriori e con gli unghioni di cui sono armate le zampe anteriori assalta il suo nemico e può squarciarlo molto facilmente. E di questa ferocia ha dato prova dopo la trasmissione, quando si è trattato di rimetterlo nella sua cassetta, non che abbia squarciato nessuno…” racconta Bianca Maria Piccinino aprendo una puntata di L’amico degli animali, uno dei primi programmi televisivi italiani a tema scientifico, andato in onda dal 1956 al 1964.
I parte
La fusione fredda torna a far parlare di sé. Il protagonista degli ultimi risvolti della vicenda di Andrea Rossi e Sergio Focardi (scomparso di recente) si chiama R5: é il prototipo di un reattore analogo all'E-Cat di Rossi, non altrettanto popolare ma con il quale condivide un percorso comune. Per capire di cosa stiamo parlando è utile però fare qualche passo indietro.
Da Fleishmann a Rossi
Negli ultimi anni ho avuto la possibilità di osservare da vicino il fare scienza in un laboratorio leader in Italia (e sul piano internazionale) che opera nel campo della biologia cellulare e molecolare, con particolare riferimento a una malattia neurodegenerativa. Lo stesso laboratorio da anni porta avanti, anche in collaborazione con altri laboratori europei e americani, progetti di ricerca legati all’uso delle staminali per la produzione dei neuroni che si ammalano nella malattia.
Anche quest’anno, le temperature estive elevate hanno portato le polemiche sui toni allarmistici usati da alcuni media che dall’allarme meteorologico traggono visibilità e profitti.
The development of models and tools for greater and more effective data sharing is currently one of the main objectives of researchers. The pooling of data and knowledge will certainly foster progress and help promote more rigorous and and transparent scientific practices. And not only that! Everyone, from individual citizens to institutions, can benefit from the advantages offered by this revolution.
Despite these advantages and potential developments, there are, however, some important yet unanswered questions
Lo sviluppo di modelli e strumenti per una maggiore e più efficace condivisione dei dati rappresenta attualmente uno degli obiettivi prioritari per il mondo della ricerca. Mettere in comune dati e conoscenze non può che essere un fattore di progresso e un elemento in grado di favorire pratiche scientifiche più rigorose e trasparenti. E non solo! Tutti, dai singoli cittadini alle istituzioni, possono beneficiare dei vantaggi offerti da questa rivoluzione.
A fronte di vantaggi e potenzialità, alcuni importanti interrogativi devono, tuttavia, trovare una risposta:
Nell'ultimo articolo di Giuseppe Remuzzi pubblicato su Scienzainrete, "Ma cosa c'entra Cure Alliance con Vannoni?", ai commenti di Camillo Ricordi e Franc
Non è facile riprendere le fila di una discussione razionale sul cosiddetto metodo Stamina: dopo che il caso è arrivato sulle prime pagine dei giornali, è diventato oggetto di programmi televisivi di intrattenimento, ha spinto Governo e Parlamento a intervenire e ha suscitato un interesse internazionale. La rivista Nature,[1] insieme a numerosi ricercatori italiani e stranieri, mette l’Italia sotto accusa per le deroghe nei requisiti nella produzione di cellule e nella somministrazione nella persona che sono prefigurati nell’intervento legislativo.
L'Agenzia delle Entrate ha recentemente reso noti i dati del 5x1000 alla ricerca scientifica, relativi alla dichiarazione dei redditi 2011.
E’ forse la foto spaziale più significativa di tutte. Non è la più bella o colorata e neppure la più appariscente o la più tecnologica. Venne scattata nel 1990 dal Voyager 1 - in quel momento a 6 miliardi di chilometri di distanza dalla Terra - e ci mostra il nostro Pianeta perso nel buio del Cosmo. Un piccolo puntino azzurro grande neppure un pixel che si scorge a malapena su quel fondo di velluto scuro, attraversato da bande più chiare. Siamo sinceri, dal punto di vista fotografico è tutt’altro che un capolavoro.
La popolazione italiana percepisce un'intensificazione dell'attività sismica nel nostro Paese, in particolare in aree che nonostante siano classificate sulla mappa della pericolosità sismica, non registravano terremoti da lungo tempo. L’Aquila (Aprile ‘09 – M 6,3; prof 8,0Km), l’Emilia (Maggio ‘12 – M 5,9; prof 6,3Km) la Garfagnana (Gennaio ‘13 – M 4,8; prof 15,5Km) la Lunigiana (Giugno ‘13 – M 5,2; prof. 5,1Km) sono, per esempio, i luoghi in cui negli ultimi anni si sono verificate scosse di terremoto di magnitudo (M) vicine o superiori a 5.
La rivista Query, a firma di Andy Lewis, riporta una storia inquietante di cui protagonista è Edzard Ernst, Cattedratico di Medicina Complementare all’Univeristà di Exeter (UK). La cattedra fu istituita nel 1993 da Sir Maurice Laing allo scopo di verificare senza preconcetti l’efficacia in primis dell’omeopatia mediante protocolli clinici rigorosi.
Open access. Libertà di accesso all’informazione scientifica. A chiederle e a proporre un “piano d’azione” per ottenerle sono stati i dirigenti di 70 organizzazioni di ricerca di tutto il mondo, oltre che di scienziati autorevoli, di manager della ricerca e di politici della ricerca nel corso dell’Annual Global Meeting del Global Research Council che si è tenuto a Berlino dal 27 al 30 maggio scorso.
Margherita Hack è morta. La Signora delle Stelle se n’è andata in punta di piedi, senza chiasso, com’era suo costume; lei che era avvezza al clamore di folle plaudenti. Se n’è andata lasciando l’astronomia orfana del suo cantore più ascoltato. Se n’è andata portandoci via, ora che maggiormente ci servivano, il suo buon senso e la sua palese rettitudine, il suo pacato coraggio e la sua semplicità.
Sono intervenuto al convegno ospitato dal centro MaCSIS dell'Università Milano-Bicocca, L’Aquila: il racconto oltre la sentenza, con una relazione dal titolo “L’aquila e il trauma mediatico”, nel tentativo di indagare un aspetto che ritengo chiave.
La libertà di ricerca e la comunicazione necessaria per affermarla come valore democratico assoluto: sono questi i messaggi forti che Pro-Test Italia – una giovane comunità di scienziati, docenti e studenti che hanno l’obiettivo di «creare un punto di contatto tra la realtà della sperimentazione animale e quella della gente comune» ritenuta «spesso ignara o malamente informata a riguardo» – si propone di lanciare domani, 8 giugno, con Italia unita per la corret
Il prossimo sabato, 8 giugno 2013, si terrà in diverse città italiane un evento ideato per promuovere un dialogo più diretto tra il mondo della ricerca scientifica e il grande pubblico, discutendo di temi di attualità, dalla sperimentazione animale agli OGM, che risentono di un'informazione scientifica troppo spesso inquinata dall'emotività e dalla diffidenza nei confronti di chi si occupa di scienza.
La sentenza dell’Aquila che ha condannato, nel primo grado di giudizio, i membri della “Commissione Grandi Rischi” (Commissione Nazionale per la Previsione e Prevenzione dei Grandi Rischi) che hanno partecipato alla riunione del 31 marzo 2009 ha fatto discutere la comunità scientifica e l’opinione pubblica di tutto il mondo.
“Veleno. Il veleno funziona attraverso un meccanismo chimico, sai? Tutto dipende dalla dose. In natura praticamente ogni sostanza può essere tossica per un organismo vivente, ma è la dose che provoca il danno.”
Ancora oggi i malati di cancro sono mal informati sulle cure che ricevono. Secondo due studi americani indipendenti, la maggioranza delle persone con una neoplasia incurabile sottoposte a chemioterapia o a radioterapia a scopo palliativo, è convinta di effettuare una terapia attiva in grado di modificare il decorso della malattia.
…In questi tempi difficili è preferibile tenersi lontani, il più lontano possibile da gente di quel tipo, pensava. L’uomo non deve mettersi in pericolo. Beato l’uomo che ha sempre paura, è scritto.
IJ Singer, La famiglia Karnowsky
Vivere di cultura? Il mondo lo fa da sempre, e oggi più ieri. E’ questa l’ardita “provocazione” che Bruno Arpaia e Pietro Greco lanciano con il loro libro “La cultura si mangia!”: un ricco e complesso racconto traboccante di dati e riferimenti fattuali, che ci mostra come il motore dello sviluppo sia la cultura e non, come vorrebbero farci credere, la finanza.
Sempre più diffuse, sempre più discusse: le medicine alternative incontrano il favore del pubblico, mentre il mondo della ricerca segnala la scarsa validità scientifica di rimedi e trattamenti. Come orientarsi nel mare di terapie genericamente definite “alternative”? È il tema della giornata organizzata dal MaCSIS - Master in Comunicazione della Scienza e dell’Innovazione Sostenibile dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Esami di fine anno? Salvia, origano, melissa e rosmarino regalano concentrazione; ginseng e caffè per le notti sui libri e, nel caso di eccessi, passiflora e valeriana possono concedere un po’ di riposo…
Maria Sybilla Merian era un’ottima artista. A vantaggio della sua professione di naturalista, perché nell’Europa del XVIII secolo, in cui il fermento e la curiosità portavano i pionieri della curiosità scientifica a solcare mari e attraversare deserti sconosciuti, carta e penna erano l’arma dei naturalisti.
Martedì 23 aprile – dalle 17:30 alle 19:30 – presso l'Università Bocconi di Milano si terrà il primo incontro pubblico interdisciplinare organizzato dal Gruppo 2003, “Prendere le Decisioni o Subire Le Decisioni. Processi decisionali e dinamiche dei sistemi socio-economici”.
Cosa c'entra il più grande giornale di medicina del mondo, il New England Journal of Medicine (ha appena celebrato i 200 anni dalla sua fondazione) con la rivoluzione americana? C'entra, ed è per via di un dottore molto speciale, Joseph Warren, un uomo elegante, brillante e anche molto bello. Si laurea a diciott’anni e a neppure trenta è già famoso per saper curare il vaiolo.
Il 58,4% della popolazione italiana accede a internet. Se si raffronta questo dato con gli altri Paesi europei, la cui media è del 73%, si vede che l’Italia precede Cipro (57,7), Portogallo (55,2), Grecia (53) e Romania (44,1). L’indice di penetrazione più elevato (90% circa) è detenuto dai Paesi scandinavi, i Paesi Bassi e il Lussemburgo, mentre la Germania si attesta all’83% (Fonte: Internetworldstats).
In un'intervista di sei anni fa il grande cantante racconta a modo suo la sua formazione e la sua esperienza da medico, prima in ospedale, inseguendo il sogno dei trapianti, poi come umanissimo "medico della mutua".
È
così ovvio, da apparire persino banale. La Città della Scienza deve essere
ricostruita subito, lì dove è nata. Lì dove qualcuno è riuscito a distruggere
in parte la struttura materiale, ma – come ha detto Vittorio Silvestrini – non
certo l’idea.
Le ragioni ovvie, persino banali, che
ci inducono – che ci impongono – di ricostruire Città della Scienza lì dove è
nata sono almeno due. E sono di natura affatto diversa.
Solo dal 2009 ad oggi si contano in Italia più di 10 eventi critici, con un bilancio di oltre 70 morti e danni alle infrastrutture dell’ordine delle centinaia di milioni di euro. Dal futuro, per effetto degli impatti del cambiamento climatico, ci si dovrà aspettare probabilmente un aumento della frequenza e dell’intensità di questi eventi che non sarà neanche più scontato definire “estremi”, se per estremo s’intende “fuori dalla norma”.
«Ricostruire».
È questa la parola che va ripetendo il fisico Vittorio Silvestrini, fondatore
di quella Città della Scienza, a Napoli, che ieri notte è per larga parte
bruciata. Un incendio rapido e intenso ha mandato in poche ore in fumo il Museo
Vivo, il Planetario e altri due ambienti pieni di uffici
e di oggetti.
“Non si può certo fotografare l’immagine di un treno che
passa a tutta velocità, se, nel frattempo, cambia anche forma”.
Sembra una metafora attinta da antica saggezza popolare, simile a quanto
sentiamo spesso dire le ultime settimane. Ma si tratta, in realtà, della
formula scelta dal team di Voices from the
Blog per descrivere il loro progetto scientifico.
La biologia dell’evoluzione si nutre di due fonti diverse: le osservazioni puntuali o comparate, e la formulazione di teorie e modelli generali atti a spiegarle. Nei due giorni dell’Evolution Day al Museo di Storia Naturale di Milano abbiamo avuto grandi lezioni di entrambi questi aspetti.
Il Convegno del 12 febbraio al Piccolo Eliseo segna un passaggio importante per tutto il settore della ricerca e dell’innovazione tecnologica nel nostro Paese.
“Crowd”, ovvero gente, e “outsourcing”, cioè l’esternalizzazione di un’attività, accessibile attraverso la fruizione di dati: il crowdsourcing altro non è che una forma di progetto condiviso in una comunità virtuale – wikipedia è l’esempio più popolare di una simile attività opensource. Se il progetto prevede poi anche una mappa – una crowdmap, in questo caso - i dati e le informazioni, oltre che open, diventano di più immediata e facile intuizione.
La decima edizione dell’Evolution Day, che si terrà al Museo Civico di Storia Naturale di Milano dall’8 al 10 febbraio 2013, cade nel centenario della morte di Alfred Russel Wallace (1823-1913) il grande naturalista ed esploratore britannico.
A protestare sono state, soprattutto, le Mamme Vulcaniche. Per il metodo e per il merito. La visita in Campania del Ministro della Salute, Renato Balduzzi, si è conclusa lo scorso 8 gennaio ad Aversa in maniera forse inattesa, con una doppia contestazione.
Berlino è povera, ma sexy. Klaus Wowereit, sindaco dal 2001, ha descritto così la capitale tedesca. È vero, la città-Stato deve fare i conti con un debito elevatissimo che potrebbe aumentare, secondo le previsioni, sino a circa 65 miliardi di euro entro la fine del 2015. Tuttavia, la metropoli costituisce uno tra i più grandi e più moderni centri scientifici di tutta Europa, essendo sede di quattro università, sette accademie tecniche e 70 istituti di ricerca.
La prima puntata è andata in onda il 6 gennaio 2003. L’argomento era L’anno dei genomi; l’ospite il biologo e genetista Edoardo Boncinelli. Dopo 2.600 puntate e più di 3mila ospiti, fra i quali 23 premi Nobel, Radio3scienza festeggia quest’anno il suo primo compleanno a due cifre.
La comunicazione pubblica è un’attività da cui gli scienziati non possono più prescindere: quasi l’80% dei fisici italiani dichiara, infatti, di aver avuto negli ultimi tre anni almeno un’esperienza di comunicazione rivolta a vari tipi di pubblico, con diversificate modalità e grado di coinvolgimento. E’ quanto risulta da un’indagine svolta dal Gruppo di ricerca del CNR “Comunicazione della scienza ed Educazione” (COMeSE) coordinata dall’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Soci
Perché una giornata studio sui Musei di Chimica proprio a Castiglioncello? La risposta è tutta nel messaggio di chiusura del Sindaco del Comune di Rosignano Marittimo (Livorno), Alessandro Franchi, che ha fortemente voluto questo evento. Oltre un anno fa, infatti, l’amministrazione comunale aveva affidato al Professor Nicola Bellini dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, uno studio su "Prospettive e scenari di sviluppo per il territorio di Rosignano Marittimo".
Matematico, crittografo, filosofo, biologo, padre del calcolo computazionale alla base dei moderni computer, Alan Turing nasce in Inghilterra nel 1912 e muore, suicida, 41 anni dopo. La sua vita, geniale e drammatica, è ricordata nel centenario della nascita attraverso una serie di manifestazioni e con uno spettacolo multimediale nato dall’incontro della regista, Maria Elisabetta Marelli, con il maestro Massimo Marchi di AGON.
Stiamo forse vivendo un periodo di emergenza terremoti?
Nella storia della fisica moderna, il neutrino è una delle particelle elementari che ha prodotto il maggior numero di ipotesi teoriche ed esperimenti controversi, a partire dalla misura della sua massa fino al problema dei neutrini solari. Nel settembre del 2011, nel corso dell’esperimento OPERA, il neutrino è stato protagonista ancora una volta di un risultato in apparenza inspiegabile.
Maneggiare e il DNA e dar vita a creature immaginarie, protagoniste dei miti dell'uomo, frutto di parti di diversi animali è un'esperienza insolita, ma il festival di Genova consente di avvicinarsi anche ai segreti della genetica e della clonazione. Nell'ambito del progetto Orientascienza del festival, c'è un laboratorio dove si possono capire i processi fondamentali per la vita, ovvero la trascrizione e la traduzione del codice genetico.
Grazie all'app del Festival della Scienza 2012 (a Genova dal 25 ottobre al 4 novembre) è possibile effettuare ricerche nel programma e conoscere le eventuali variazioni, trovare gli eventi più vicini e calcolare i percorso per raggiungerli, leggere le news e guardare i video per restare sempre in contatto con il Festival.
La ricerca nel programma può essere fatta per data, luogo o tipologia di evento.
Una delle più grandi conquiste democratiche dei nostri costituenti è certamente l'articolo 21 della Costituzione italiana, che dichiara la libertà di stampa e disciplina il diritto di cronaca e il diritto di critica. Un'opportunità preziosa, ma anche uno strumento delicato, soprattutto se esercitato durante la comunicazione del rischio, scrivendo, per esempio, di salute, farmaci o alimenti.
In relazione alla condanna inflitta ai membri della Commissione Grandi Rischi dal Tribunale de L'Aquila, esprimiamo la nostra solidarietà ai ricercatori della Commissione. Si tratta infatti di una condanna che attribuisce alla Commissione responsabilità che non poteva avere né dal punto di vista istituzionale, essendo la sua funzione puramente consultiva e quindi priva di poteri decisionali, spettanti agli amministratori locali, né dal punto di vista scientifico.
Dal gennaio 2014 il 90% delle pubblicazioni scientifiche nel campo della fisica delle alte energie sarà liberamente disponibile a chiunque possieda una connessione internet.
Ilaria Capua, la strong lady della ricerca scientifica, come l'ha definita il Wall Street Journal, il primo scienziato sotto i 60 anni a vincere il premio Penn Vet World Leadership Award, ha deciso di stupirci ancora. Questa volta non per chiedere che le sequenze genetiche dei virus siano depositate in banche dati accessibili a tutti o per la presentazione di nuove tecniche per contrastare i virus influenzali, bensì per la pubblicazione di un libro.
Quasi tutte le 800 famiglie di malati rari che hanno partecipato all’indagine sui comportamenti online dell’UNIAMO-FIMR hanno in casa un computer collegato a internet. Poco meno dell’85 per cento dei familiari (per lo più mamme) che hanno compilato il questionario, ancora disponibile sul sito Orphanet, va in rete almeno una volta al giorno, e solo l’1,5 per cento non lo fa mai.
Grazie all'applicazione ufficiale della X edizione di BergamoScienza, a Bergamo dal 5 al 21 ottobre 2011, è possibile avere sul proprio smartphone il programma aggiornato in tempo reale, il calendario completo della manifestazione, la descrizione dettagliata delle conferenze, delle mostre, dei laboratori e di tutte le iniziative del festival.
Nell'app sono inoltre contenute informazioni per organizzare la propria visita a Bergamo, prenotare gli eventi e navigare tra i contenuti multimediali del festival.
A credere alla gran parte degli organi d’informazione che in questi giorni hanno rilanciato la ricerca di Seralini e coautori (tra cui la microscopista elettronicaitaliana Manuela Malatesta) la ricerca pubblicata su Food and Chemical Toxicology è la pistola fumante che prova la colpevolezza degli OGM.
Secondo indiscrezioni il cosiddetto “decretone” sulla Sanità che dovrebbe approdare mercoledì 5 settembre al Consiglio dei Ministri, non conterrà più la norma sulla tassazione delle bevande gassate. La veemente reazione delle parti interessate sembra averne avuto ragione. Il dibattito in proposito ha visto affermazioni lapidarie sulla scarsa fondatezza di questo tipo di interventi per contrastare il rischio crescente di sovrappeso e obesità, problema importante per la salute che riguarda adulti e soprattutto bambini di tutti i Paesi più ricchi.
Secondo lo State of the Climate Global Analysis recentemente pubblicato dal NOAA - National Atmosphere and Ocean Administration - la temperatura media globale della superficie terrestre per il mese di Maggio 2012 è stato la più calda di mai registrata, con 1.21°C (2.18°F) al di sopra della media (fig.1). Ha anche battuto il record quale il maggio più caldo nell'emisfero del nord, collocandosi subito dopo il record globale di maggio 2010.
La verità estatica
Nel corso degli ultimi mesi si sono verificati nella comunità scientifica internazionale alcuni eventi epistemologicamente preoccupanti. Il primo riguardava il divieto di pubblicare i metodi sperimentali relativi alla modificazione del virus N5H1, il secondo aveva a che fare con la pubblicazione di articoli scientifici in cui i dati erano totalmente o parzialmente non divulgati, mentre il terzo riguardava un passo indietro nelle politiche di libertà di accesso alle pubblicazioni scientifiche.
Davanti al GIP di Taranto, Patrizia Todisco, gli otto ex-dirigenti
dell’Ilva della città dei due mari si sono avvalsi tutti della facoltà di non
rispondere. In questa delicata fase dell’inchiesta sull'inquinamento causato
dal Siderurgico e sull’ipotesi di relativo disastro ambientale, si scontrano
attenzione mediatica da un lato, silenzio dei principali indagati dall'altro.
Un silenzio non solo pesante, ma significativo.
dal sogno industriale alla percezione del rischio
I costi sarebbero alti, ma non proibitivi: circa 60 milioni di sterline ogni anno. Ma in compenso gli scienziati di sua Maestà Britannica avrebbero un sistema di comunicazione on line con peer review totalmente open access: in rete, libero e gratuito. I vantaggi sarebbero enormi. In termini logistici: non ci sarebbero più spazi fisici da cercare.
La cronaca quotidiana continua a proporci problemi di più o meno facile soluzione: la crisi economica, l’approvvigionamento energetico, i mutamenti climatici, le disgrazie naturali e la capacità di prevederle, …
«È il giorno più bello della mia vita», dice, forse esagerando un po’, una bambina quando esce, dopo alcune ore di visita divertita, dalla grande porta della Città della Scienza. «Io sono contenta che il sindaco leggerà anche la mia opinione», incalza, pronta, una sua amichetta. Siamo a Napoli in un giorno qualsiasi della tarda primavera. E un gruppo di alunni dell’Istituto comprensivo Bovio Colletta ha appena finito di partecipare a Respiriamolacittà, il progetto pilota di un inedito esperimento scientifico. E culturale.
“Non potrebbe essere una buona idea costruire un luogo, virtuale, dove far incontrare chi produce idee innovative?”
Il 13 e 14 giugno a Parigi la Rete ERA-ENVHEALTH promuove la Conferenza ‘sharing a vision for environment and health research in Europe’. Negli ultimi quattro anni una rete di 16 partner di dieci paesi hanno condiviso le conoscenze e la progettualità in materia di ambiente e salute, finanziando anche progetti su ambiente e salute nei paesi aderenti, che si sono aggiunti a quelli della UE.
L'avvincente libro di Tomaso Montanari prende spunto dal noto episodio della vendita allo Stato di un crocifisso ligneo erroneamente attribuito a Michelangelo e pertanto largamente sovrastimato, con la complicità di un antiquario, di alcuni storici dell'arte e del Ministro Bondi. Il libro si presta ad almeno quattro chiavi interpretative.
L’uccello più diffuso sia per scopi di laboratorio che culinari è il pollo. Perché non potremmo prendere un embrione di pollo e dargli qualche spintarella biochimica in questa e quella direzione, fino a ottenere alla schiusa non più un pollo, ma un piccolo dinosauro con denti, zampe anteriori con artigli e la coda? (...)
Con un piccolo convegno che si terrà il prossimo 24 maggio a
Pisa, organizzato da La Limonaia Scienza Viva, con relazioni di Pietro Greco
(Il “cucciolo” nel secolo breve) e di Simone Turchetti (Il caso Pontecorvo), si
avviano di fatto le iniziative per festeggiare i cento anni dalla nascita di
Bruno Pontecorvo, il più giovane dei “ragazzi di via Panisperna” che fecero di
Roma, tra il 1934 e il 1938, la capitale mondiale della fisica nucleare.
La conferenza Rio+20 verterà su temi, legati alla sostenibilità, potenzialmente di grande impatto anche sull’opinione pubblica. Acqua, energia, città sostenibili, alimentazione – per citarne alcuni – toccano, infatti, l’interesse dei singoli individui in modo diretto, oltre che attraverso le iniziative di governance che già si preparano in previsione della Conferenza. Diventa interessante verificare l’effettiva popolarità di questi temi.
Quando abbiamo iniziato a pensare di fare, in Bicocca, un’iniziativa per ricordare Steve Jobs, abbiamo deciso subito due cose: evitare un discorso tutto emotivo in cui rendere omaggio ad uno dei geni riconosciuti di questi tempi e fare un ragionamento in cui il nostro paese fosse l’orizzonte con cui confrontarsi.
Alla parola innovazione, si associa spesso l’idea di una novità tecnologica con impegnative responsabilità di rivoluzione. La straordinaria mutazione, nell'ultimo decennio, dello scenario legato agli strumenti di comunicazione ha indubbiamente offerto una vasta scelta di stagionali feticci rivoluzionari. Rivoluzionario però, può essere innanzitutto il modo di ripensare la realtà. Gli anni della digitalizzazione globale hanno in buona parte stabilito una frattura col passato, in questo senso.
Se è vero che la scrittura scientifica può essere intesa come possibilità di realizzare in modo sufficientemente compiuto e controllato una rappresentazione avanzata del mondo, di una parte del mondo con la quale intendiamo confrontarci e che vogliamo conoscere, anche la letteratura può essere mossa dallo stesso interesse.
Ha preso ieri il via, a Firenze, la dodicesima conferenza internazionale del PCST (Public Communication of Science and Technology). Il PCST è un network di persone provenienti da tutto il mondo, il cui scopo è lo studio e la promozione di nuove dinamiche di comunicazione della scienza.
Sarà esposta fino al 1 aprile 2012 alla Triennale di Milano la mostra “Da ZERO a CENTO, le nuove età della vita. Una mostra di arte + scienza”, produzione della Fondazione Marino Golinelli. La mostra, a cura di Giovanni Carrada e Cristiana Perrella, si propone come riflessione sul cambiamento che la scienza ha indotto negli ultimi secoli sull’umanità, e sul rapporto tra l’umanità e il tempo.
La nostra comunità si è costituita dieci anni fa (il Gruppo 2003) intorno ai valori della scienza e della ricerca, ben consapevole di vivere in un Paese in cui questi valori sono avvertiti da pochi e sono ignorati dai più. La storia degli ultimi cent'anni documenta che la parola scienza è di regola stata pronunciata dalla nostra classe dirigente solo per lavarsi la coscienza in pubblico, per poi essere relegata in fondo all’agenda politica e delle cose da fare.
Quando si parla di laboratori e scienziati, la fervida immaginazione dei bambini - ma anche di qualche adulto- non può che sfiorare l’immagine dello “scienziato pazzo”, davanti ai nostri occhi prende vita l’immagine di un giovane medico che rileggendo gli appunti del nonno il barone Viktor Von Frankestein, considerato da lui stesso un folle per le sue teorie, si rende conto che invece è possibile creare una creatura assemblando pezzi vari di altri esseri.
Sempre più utenti si affidano a Facebook, Twitter, blog, reti di annunci come Craiglist non solo per rintracciare amici, mantenersi in contatto, cercare informazioni e condividere esperienze, ma anche per trovare soluzioni pratiche ai propri problemi di salute o addirittura per salvarsi la vita. È il caso di messaggi postati sulla bacheca online di persone in attesa di un trapianto di rene; donne e uomini che dipendono da anni dalla dialisi e la cui cerchia non virtuale di amici e parenti non annovera candidati compatibili o disponibili alla donazione da vivente.
La collaborazione e la condivisione delle idee sono da sempre valori sui quali è incentrata la professione del ricercatore. D’altra parte non bisogna dimenticare che Internet e il web sono nati come progetti accademici e a lungo sono stati strumenti a disposizione dei ricercatori prima di vedere il loro uso esteso al pubblico.
«Più veloce della luce?» è il titolo dell’intera giornata che Futuro Remoto, l’annuale manifestazione che si tiene alla Città della Scienza di Napoli, dedicherà sabato prossimo, 12 novembre, ai neutrini e all’inattesa misura della velocità, superluminale appunto, con cui sembra abbiano viaggiato tra il CERN di Ginevra e i Laboratori Nazionali del Gran Sasso.
Siamo abituati a pensare al Medioevo come all’epoca in cui la ragione era offuscata da leziose dispute teologiche, avulse da qualunque tentativo di conoscenza della natura. Ma chi si occupa di scienza e si imbatte nel percorso della Divina Commedia scopre che Dante dimostra una sorprendente attenzione alla descrizione dei fenomeni naturali, dal movimento degli astri alle macchie della luna, dai fenomeni geologici al comportamento degli animali, dal moto relativo alle molteplici manifestazioni associate alla luce.
“L’immagine elettronica lo conferma: una civiltà in preda all’incubo della memoria visiva non ha più bisogno del cinema” osservava Paolo Cherchi Usai nel 1999 (L’ultimo spettatore. Sulla distruzione del cinema), constatando l’inesorabile destino di estinzione della pellicola ad opera dei supporti digitali.
Per quasi due giorni la fonte più consultata del web è rimasta chiusa per la protesta degli utenti italiani. Un'iniziativa senza precedenti. Chi sono i wikipediani e come hanno fatto a costruire quest'opera gigantesca?
Maledizione, non riesco più a leggere un libro intero. In compenso leggo molti inizi. E dire che fino a poco tempo fa ero un lettore tosto, di quelli che vanno dritti dalla prima all’ultima pagina. Voglio dire, ho letto da capo a fondo la Recherche e L’uomo senza qualità. Non per vantarmi, ma solo per fare un esempio, per dire che non sono un lettore costituzionalmente deboluccio. Però da un po’ di tempo leggo solo degli inizi. Devo essere stato risucchiato nella logica deliziosa e perversa di Se una notte d’inverno un viaggiatore di Calvino.
L’intervento di Rino Falcone su queste pagine è relativo al disegno di legge in materia di Lingua Italiana dei Segni (LIS), richiama giustamente l’attenzione sui rischi di una approvazione parlamentare di un testo che, come conclude Falcone, “rischia di assumere...la paradossale descrizione dei limiti in cui la politica italiana sta restringendo la propria capacità di comprensione del mondo.”
E’ partenopeo l’unico progetto di ricerca europeo scelto per la competizione lanciata dall’Autorità Garante americana (FCC) sulla “Open Internet”. Si chiama BISMark, e a lavoro c’è un gruppo di ingeneri dell’Ateneo Federiciano insieme a un team dell’Università d’Atlanta. “Internet – dicono – è come l’aria: tutti abbiamo gli stessi diritti di usarla”.
Si può presumere che in epoche preistoriche il contatto tra uomo e ambiente fosse ampio e diretto: passava per tutti i sensi senza essere filtrato, se non forse in minima parte, dalla mediazione della parola. Il corpo, con i suoi organi, costituiva un'interfaccia multimediale ante litteram. Invece nella nostra cultura il linguaggio verbale ha progressivamente occupato una posizione di assoluta preminenza, e rappresenta lo strumento principe della comunicazione e quindi dell’intelligenza.
Il computer sta rivelando la sua vera vocazione: collegare tra loro gli umani, venendo incontro al loro desiderio ancestrale di sentirsi vicini tra loro. In cambio di questa protezione uterina, la tecnologia esige una delega sempre più spinta di funzioni, attività e capacità e una resa ai suoi allettamenti: tale è la gratificazione offerta che in nessun caso la tribù tecnologica rinuncia alla connessione, alla rapidità e alla moltiplicazione senza pari dei contatti. Si va in vacanza, ma non da Internet.
Siamo entrati nell'era digitale ed è nata una generazione di giovani che, formatisi sulle nuove tecnologie - computer, videogiochi, telefonini, internet - , le usano con grande disinvoltura e insieme con profonda indifferenza per i loro meccanismi profondi, attenti solo all’utilizzo opportunistico.
I giovani della generazione digitale usano gli strumenti tecnologici con abilità e disinvoltura, ma questa confidente manipolazione si accompagna a una profonda incomprensione del mondo tecnologico: quasi tutti usano mezzi, sistemi e dispositivi di cui non conoscono affatto il funzionamento intimo, né vogliono conoscerlo, adottando così un atteggiamento di tipo “magico”.
Con una metafora audace ma fondata, si può affermare che la scuola è l’organo di riproduzione della società, poiché ne replica il sapere e le conoscenze. Essa tende a formare le nuove generazioni sulla falsariga di quelle precedenti, quindi, come tutti gli organi di riproduzione, la scuola è tendenzialmente conservatrice.
Da tempi antichissimi l'uomo descrive e interpreta il mondo servendosi della lingua, e tale è la suggestione di questo strumento che le sono stati conferiti attributi divini: nella tradizione giudaico-cristiana è con la parola che Dio crea il mondo. Si è finito col credere che la parola fosse più importante di ciò che dovrebbe descrivere: il segno ha preso il posto della cosa. Anzi, gli universi simbolici e rappresentativi creati dall'uomo tramite il linguaggio costituiscono un diaframma rispetto all'ambiente, dal quale ci siamo irrimediabilmente allontanati.
Nel suo nuovo numero, la Rivista Informatica e diritto tratta il tema di grande attualità “Diritti di libertà nel mondo virtuale della rete”. La rivista semestrale d'informatica giuridica e di diritto dell'informatica ha dato il seguito naturale della call indetta tre mesi orsono dal suo comitato scientifico, al fine di approfondire tematiche inerenti ai diritti di libertà nel mondo virtuale della rete, alla quale, hanno risposto firme autorevoli del mondo scientifico.
E’ importante chiarire che ogni tecnologia è un filtro, che potenzia certe capacità umane e ne indebolisce altre. L’azione di filtro della tecnologia è evidentissima quando si ha a che fare con le macchine della mente e di fatto comporta un mutamento nella natura della comunicazione umana. La vasta gamma dei nostri strumenti comunicativi, sviluppati nel corso dell'evoluzione biologica e poi culturale, deve venire a patti con la relativa rigidità dei calcolatori e delle reti.
L'intelligenza umana e il suo rispecchiamento verbale sono fenomeni contestuali, sistemici e diacronici: ciò significa che l'intelligenza è legata alla comunicazione e che il suo raggio d'azione si estende ben oltre i limiti costituiti dall'epidermide individuale; in più è sottoposta alle vicende dell'evoluzione, che la rendono una caratteristica mutevole nei modi e nelle forme.
L'ingresso nell'era digitale si accompagna a due transizioni importanti. In primo luogo vi è il passaggio sempre più evidente dall'evoluzione biologica, retta dai meccanismi darwiniani di mutazione e selezione, all'evoluzione bioculturale, e in particolare biotecnologica, dove ai meccanismi precedenti si affianca anche il meccanismo lamarckiano dell'ereditarietà dei caratteri (culturali) acquisiti.
Negli ultimi anni gli scambi comunicativi mediati dai dispositivi tecnologici hanno subito un incremento impressionante, tanto che alcuni paventano un intasamento dei sistemi di trasmissione. Le cause principali di questo vero e proprio surriscaldamento comunicativo sono: l'aumento dell'efficienza tecnica, la diminuzione radicale dei costi e l'indebolimento dei filtri che in passato limitavano la diffusione dell'informazione.
Un pensatore non accademico americano, Peter Sandman, ha escogitato una formuletta che spiega bene i danni della cattiva comunicazione del rischio: R = H + O, dove R è il rischio percepito, H il rischio misurabile (hazard) e O è l'outrage, cioè il senso di offesa, oltraggio, ingiustizia patita che il pubblico prova ogniqualvolta non viene informato adeguatamente di un rischio.
Un pamphlet per certi versi amaro e tragico come recita il titolo, e per altri versi pervaso da un afflato pedagogico maieutico come s’intravede nel sottotitolo. Stiamo parlando dell’ultimo libro di Carlo Bernardini pubblicato di recente da Laterza, che lui stesso definisce nella quarta di copertina come “l’invettiva di uno scienziato che si sente fuori dal coro”.
L’umanità si confronta oggi con grandi sfide, complesse e interdipendenti, che trascendono le frontiere: riscaldamento globale, cambiamenti climatici, rarefazione e ripartizione equa delle risorse, scelte energetiche, gestione dei rifiuti, OGM ...
Come può un giovane non rimanere disorientato, ma anzi trovare la propria identità di cittadino sensibile alle questioni della società e coinvolto nella progettazione del mondo di domani?
Venerdì prossimo, 2 luglio, si apre a Torino ESOF 2010, la quarta edizione dell’EuroScience Open Forum: l’incontro dedicato alla ricerca e sull’innovazione tecnologica ideata da Euroscience, un’associazione europea impegnata nella promozione della scienza e della tecnologia.
La XXI Conferenza Annuale dell'organizzazione che rappresenta science centre e musei scientifici di tutta Europa, ECSITE – svoltasi presso il DASA di Dortmund dal 3 al 5 giugno scorsi – si è conclusa da qualche giorno. È quindi possibile, a caldo ma avendone metabolizzato gli spunti di discussione, trarne un bilancio.
Come Scienzainrete aveva già annunciato, il 15 maggio scorso a Gijon (Asturie, Spagna) si è svolta la prima edizione delle Conversazioni Scientifiche del Sabato, un incontro promosso dal Centro Europeo per il Soft Computing (ECSC) in collaborazione con CajAstur.
Lo scopo dell’incontro è catalizzare la creazione di nuove idee per il mondo del Soft Computing, e per farlo propone una forma di comunicazione innovativa ma radicata nella tradizione: le conversazioni.
“Non esiste scienza senza comunicazione”.
Se una persona di media cultura, mossa dalla curiosità di conoscere le “ultime notizie” intorno ai progressi della ricerca, ricorresse oggi a una rivista scientifica, rinuncerebbe probabilmente al suo intento dopo poche pagine. La specializzazione sempre più spinta dei contenuti, il linguaggio sintetico, gergale o astruso, il proliferare di sigle incomprensibili, i continui rimandi e sottintesi, scoraggiano chiunque (scienziati compresi) non si occupi degli stessi argomenti di cui tratta l’autore.
In Science Truth and Democracy, Philip Kitcher analizza i punti critici del rapporto tra scienza e società democratica. In particolare, Kitcher propone un modello di scienza ben ordinata (well-ordered science); un modello di scienza, cioè, che, pur non rinunciando alle esigenze epistemiche proprie di ciascuna disciplina, sia anche in grado di prendere in considerazione le aspettative e le esigenze dei cittadini.
Da più di un secolo la matematica si pone il problema di esplorare la struttura dei testi letterari. E’ solo da meno di vent'anni, però, che idee fino a poco tempo fa rimaste solo teoriche vengono sperimentate, e in modo sistematico e approfondito, grazie alla diffusione degli strumenti informatici e alla digitalizzazione dei testi.
Nel volgere di appena un ventennio l’ECSITE – la rete europea dei musei scientifici e dei science centre – ha consolidato visibilmente le proprie strutture e il proprio ruolo, nel panorama europeo e globale, passando dalla dimensione di una piccola e quasi carbonara rete di esperti, alla realtà di una associazione che raccoglie centinaia di istituzioni di tutto il mondo in rappresentanza di milioni di visitatori.