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Antivirali contro SARS-CoV-2: come funzionano e come sono stati scoperti

Immagine da Max Pixel (Public Domain).

Il primo ciclo del farmaco antivirale Paxlovid, sviluppato dalla multinazionale statunitense Pfizer contro Covid-19, è stato somministrato la scorsa settimana all’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma a un uomo di 54 anni con patologie cardiovascolari che lo esponevano a un rischio aumentato di andare incontro alle forme più gravi dell’infezione.

Sidereus Nuncius 2.0, i messaggeri celesti per scoprire l'Universo

Sidereus Nuncius 2.0. I messaggeri celesti della nuova astronomia (Mondadori Università, 2021) è l'ultimo libro di Patrizia Caraveo, nel quale l'astrofisica racconta gli ultimi progressi scientifici alla scoperta dell'Universo. La recensione di Giovanni Peres.

Crediti immagine: Jeremy Thomas/Unsplash

Puntando per la prima volta un telescopio verso gli oggetti celesti, Galileo scoprì una realtà insospettata e così, con il suo Sidereus Nuncius fornì una visione innovativa e rivoluzionaria dell’Universo. Il piccolo, piacevole libro scritto da Patrizia Caraveo (Sidereus Nuncius 2.0, Mondadori Università 2021), vuole già nel titolo collegarsi alla rivoluzione dell’astronomia dovuta a Galileo: da diversi anni (argomenta l’autrice) è in corso una nuova rivoluzione nel mondo dell’astronomia e della scienza grazie a nuovi “messaggeri celesti”.

ERC Starting grant 2021. Male l'Italia, bene gli italiani

Sono stati pubblicati i dati dei finanziamenti al bando ERC Starting Grant 2021 rivolti ai giovani ricercatori.

Come al solito le prestazioni dei ricercatori italiani sono migliori di quelle delle istituzioni che però sono state più competitive rispetto al passato. Nel 2021 su un totale di 397 grant gli enti italiani ne hanno vinti 28 (il 7% del totale), invece nel 2020 di 436 progetti finanziati solo 20 (il 5%) erano di base in Italia.

Sclerosi multipla e altre relazioni pericolose degli herpes virus

Uno studio appena pubblicato su Science riaccende i riflettori sulle infezioni da virus latenti, suggerendo il ruolo del virus di Epstein-Barr come causa principale della sclerosi multipla. Il lavoro è una pietra miliare nella conoscenza degli effetti a distanza dell’infezione da virus latenti e apre la strada a diverse considerazioni circa la possibile interazione tra “vecchi” virus e il nuovo coronavirus.

Nell'immagine: virioni di virus di Epstein-Barr al microscopio elettronico. Crediti: Wikimedia Commons. Licenza: CC BY 2.5

Dopo tanto parlare solo di coronavirus, uno studio appena pubblicato su Science dal gruppo della Harvard T.H. Chan School of Public Health guidato dall’epidemiologo Alberto Ascherio riaccende i riflettori sulle infezioni da virus latenti.

Omicron e l’endemizzazione del Covid-19

Street art, Bryne, Norvegia.Photo by Gottfried Fjeldså on Unsplash.

Sembra sempre più chiaro che la nostra capacità di instaurare una convinvenza se non pacifica almeno tollerata con il virus dipenderà esclusivamente da due fattori: da un lato dalle nostre risorse scientifiche (vaccini, farmaci) o tecnologiche (sistemi di sorveglianza, areazione); dall’ altro - e largamente - dal virus stesso, o meglio dalle varianti che seguiranno nei prossimi anni. Noi manteniamo totale padronanza, almeno in principio, sulle prime (scienza e tecnologia) ma abbiamo perso completamente il controllo sulla evoluzione virale che riceviamo molto passivamente.