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Come si forma il consenso nella scienza del clima: il caso dell'IPCC

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Tempo di lettura: 1 min

Partendo dal caso dell’IPCC cercheremo di capire come si forma il consenso tra esperti all'interno della scienza del clima e quali siano i suoi risvolti comunicativi e politici. Lo facciamo insiema a Sandro Fuzzi, associato di Ricerca dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Bologna e Antonio Navarra, presidente del CMCC (il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici) e professore ordinario all’Università di Bologna presso il Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali.

Interviste e montaggio: Benjamin Cucchi. Sigla: Jacopo Mengarelli.
Fonti e crediti
The Consensus Handbook. Why the scientific consensus on climate change is important, John Cook, Sander van der Linden, Edward Maibach e Stephan Lewandowsky
The sound of skeptics, Jeremy Hoffman
The Evolution of Communicating the Uncertainty of Climate Change to Policymakers. A Study of IPCC Synthesis Reports, Tomas Molin e Ernest Abadal
Reliable Knowledge. An Exploration of the Grounds for Belief in Science, John Ziman
Tried to tell you, The Weather Station
Climate Change Debate: Last Week Tonight with John Oliver
Climate Quest, Earth Games
Deal: A Green New Election, Earth Games
Is the IPCC Government Approval Process Broken?, Robert Stavin
IPCC authors discuss how science meets politics in the latest summary for policymakers, Roz Pidcock
The tragedy of climate change science, Bruce Glavovic, Timothy Smith e Iain White

 


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La Valle dei dinosauri ritrovata nel Parco dello Stelvio

parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

Prima della formazione delle Alpi, qui esisteva un paesaggio incredibilmente differente. Immaginate una distesa tropicale pianeggiante, lambita dalle acque di un oceano poco profondo e ormai scomparso che oggi chiamiamo Tetide, con un clima che non aveva nulla a che vedere con le vette gelide di oggi. Proprio in questo luogo tanto diverso dall’attualità, 210 milioni di anni fa, il fango soffice ha registrato il passaggio di svariati giganti: si trattava di prosauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, che si muovevano in branchi lungo le rive di un'antica piattaforma carbonatica.