fbpx All | Page 79 | Scienza in rete

All

Riconoscere i numeri, un’abilità innata

Uno studio pubblicato su PNAS e guidato da Giorgio Vallortigara, neuroscienziato dell’Università di Trento, dimostra la presenza dei neuroni del numero, deputati a riconoscere specifiche quantità, già nei pulcini di pochi giorni di vita: la loro presenza in animali così giovani, in precedenza era stata osservata solo nei primati e nei corvi adulti, suggerisce che la capacità di riconoscere i numeri non sia frutto di apprendimento ed esperienza bensì rappresenti un’abilità innata.

All’inizio del ‘900, Hans “il cavallo intelligente” stupiva il pubblico per la sua abilità con i calcoli aritmetici. Abilità che si rivelò in seguito non collegata a particolari doti matematiche, bensì alla grande sensibilità di Hans nell’interpretare e rispondere a involontari segnali umani che gli indicavano se stava dando la risposta corretta. Se la storia di Hans non ha potuto dimostrare nulla sul rapporto degli animali con i numeri, numerose ricerche successive hanno invece potuto fornirci molte informazioni.

Il declino della resilienza delle foreste a livello globale

Un recente studio, basato sull’analisi di dati satellitari e su tecniche di machine learning, mostra come le foreste del pianeta siano diventate più fragili nel corso degli ultimi vent’anni e che oltre il 20% delle foreste intatte mostra già di trovarsi in uno stato critico, di grave fragilità. Questa diminuita resilienza è correlata alla variabilità climatica, come le oscillazioni in termini di precipitazioni e temperatura. Sono dati che rendono più che mai urgente mettere a punto strategie di mitigazione e adattamento per far fronte a questa accresciuta fragilità delle foreste ed evitare di comprometterne la funzionalità.

Crediti immagine: Andrew Coelho/Unsplash

Le foreste hanno un ruolo fondamentale per la vita sul pianeta e offrono molti e importanti servizi ecosistemici. In alcune aree, Europa compresa, la loro estensione è anche aumentata nel corso degli ultimi trent’anni circa. Ma se, nel frattempo, le foreste fossero anche diventate più fragili?

L'estetica dell'Antropocene

Esistono influencer anche nel mondo animale, sebbene inconsapevoli: le specie considerate più belle e carismatiche sono quelle più conosciute e con un maggior supporto alla conservazione. Eppure la crisi della biodiversità che stiamo attraversando richiede un approccio più olistico che vada al di là delle apparenze e il contributo di scienziati e umanisti.
Photo by Diogo Hungria /Unsplash

Quanto conta l’aspetto esteriore per un pesce? Molto, e non (solo) per la scelta del partner: i pesci più belli agli occhi umani sono quelli più studiati e anche maggiormente tutelati. A suggerirlo uno studio sui pesci delle barriere coralline, habitat di cruciale importanza ecologica che ospita animali e vegetali di ogni forma e colore e protegge le coste dall’erosione, ma tormentato dal riscaldamento climatico e dall’inquinamento dei mari.

Cosa possiamo imparare dagli incidenti con i robot

Immagine di Pavel Danilyuk.

Domenica scorsa il Guardian ha diffuso il video di un incidente avvenuto durante il Moscow Chess Open, famoso torneo di scacchi in Russia. Nel video, inizialmente condiviso sul canale Telegram Baza, si vede un braccio robotico posto al centro di una pedana mentre gioca contemporaneamente tre partite dimostrative contro tre bambini, tutti sotto i nove anni.

Giornali e televisioni non parlano quasi mai di crisi climatica e quando lo fanno lo fanno male

Uno studio commissionato da Greenpeace Italia e interamente condotto dall’Osservatorio di Pavia, istituto di ricerca specializzato nell’analisi della comunicazione, ha rilevato che, per i primi quattro mesi del 2022, sui principali quotidiani, telegiornali e programmi di approfondimento televisivi, la crisi climatica è trattata marginalmente e, quando lo è, non si fa quasi mai riferimento esplicito alle cause: l'uso dei combustibili fossili.

Immagine: Pixabay

Giornali e televisioni non parlano quasi mai di crisi climatica e quando lo fanno lo fanno male. Questo può essere il riassunto degli studi commissionati da Greenpeace Italia e condotti dall’Osservatorio di Pavia, istituto di ricerca specializzato nell’analisi della comunicazione.

Luigi Naldini: immunoterapia genica contro il glioblastoma multiforme

Un gruppo di ricerca dell’Istituto San Raffaele-Telethon per la terapia genica ha messo a punto una strategia per raggiungere in modo mirato uno dei tumori cerebrali più diffusi negli adulti, il glioblastoma multiforme, e attivare al suo interno la risposta del sistema immunitario dell’ospite. La strategia si basa su modifiche genetiche delle cellule staminali del paziente, e può essere attivata o interrotta secondo le necessità: i dati ottenuti dai topi hanno mostrato come non solo si riesca così a diminuire la massa tumorale e aumentare la sopravvivenza ma, in alcuni casi, il glioblastoma possa sparire del tutto. Condividiamo l'intervista a Luigi Naldini, direttore di SR-Tiget, pubblicata su Research4Life

Una terapia in grado di raggiungere il tumore, attivandosi in modo selettivo una volta che vi è penetrato, e che può essere “spenta” quando necessario: sono queste le principali caratteristiche dell’immunoterapia messa a punto dal gruppo di ricerca dell’Istituto San Raffaele-Telethon per la terapia genica (SR-Tiget) grazie a un finanziamento della Fondazione AIRC e recentemente descritta sulle pagine di Science T

L’impazienza finanziaria è un comportamento umano globale

Nel campo dell’economia comportamentale, confrontare ricompense future con ricompense presenti è noto come problema della "scelta intertemporale". I ricercatori concordano che in genere preferiamo una somma di denaro più piccola nell'immediato rispetto a una più grande nel futuro. Saremmo insomma affetti da una sorta di “impazienza finanziaria”. «Gli economisti chiamano questo effetto “sconto temporale”, mentre gli psicologi lo definiscono “bias del presente”», commenta Enrico Rubaltelli, psicologo dell'Università di Padova dove dirige il Judgement and Decision Making Lab.

NFT: l’opera d’arte nell’epoca della sua immaterialità

Beeple (b. 1981). EVERYDAYS: THE FIRST 5000 DAYS (Christie's)

A Firenze, a Palazzo Strozzi, dal 18 maggio al 31 luglio è possibile visitare la mostra "Let’s Get Digital! - NFT e nuove realtà dell’arte digitale". La mostra immerge il visitatore nella rivoluzione dell’arte degli NFT e delle nuove frontiere fra reale e digitale.  L’NFT, acronimo di Non-Fungible Token, è un certificato di autenticità digitale, che attesta le caratteristiche, l’originalità e la proprietà di un bene materiale o digitale.