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Come si scelgono i nomi per comete, pianeti e pianetini

La cometa di Halley fotografata dalla sonda Giotto nel 1986, NASA/ESA/Giotto Project.

Il 21 novembre, il gruppo di lavoro dell’Unione Astronomica Internazionale responsabile di dare un nome ai corpi minori del Sistema solare, cioè minor planet e comete, ha pubblicato un nuovo bollettino che indica i nomi delle comete assegnati di recente e la numerazione delle comete periodiche.

COP 15: un terzo del pianeta per la biodiversità

A Montreal, nel corso della COP 15 è stato approvato il Global Biodiversity Framework, la nuova strategia per la biodiversità. Un piano ambizioso che punta a una vita in armonia con la natura per il 2050, con obiettivi da attuare entro il 2030

Crediti foto: Alenka Skvarc su Unsplash

Fermare la perdita di biodiversità e invertire l’attuale andamento negativo entro il 2030. Questo l’obiettivo generale dell’accordo siglato al termine della COP15, la Conferenza delle Parti della Convenzione sulla Diversità Biologica, che si è svolta nelle prime due settimane di dicembre a Montreal. Il Kunning-Montreal Global Biodiversity framework è stato approvato il 19 febbraio, chiudendo una intensa e travagliata serie di riunioni che hanno coinvolto tecnici e scienziati.

"Non abbiamo fatto un buon lavoro nello spiegare quanto la biologia possa essere flessibile", intervista a Frans de Waal

Eva Benelli e Anna Romano intervistano Fran de Waal sul suo ultimo libro, Diversi. Le questioni di genere viste con gli occhi di un primatologo.

Foto di Catherine Marin

Dopo aver recensito Diversi. Le questioni di genere viste con gli occhi di un primatologo, abbiamo voluto scambiare quattro chiacchiere con l'autore, il primatologo Frans de Waal, per sapere cosa lo ha spinto a occuparsi delle questioni di genere e avere un suo parere sulla ricerca in questo e in altri campi dell'etologia. Ecco la nostra intervista.

Diversi: quando un primatologo affronta il tema del genere

In Diversi. Le questioni di genere viste con gli occhi di un primatologo (Raffaello Cortina Editore, 2022), il primatologo Frans de Waal tratta i temi del sesso e del genere raccontando quanto avviene nei nostri parenti più stretti, gli scimpanzé e i bonobo. Fornendo, così, spunti di riflessione affascianti per iniziare a superare, in modo il più possibile consapevole, i pregiudizi e le diseguaglianze.

Crediti imagine: Lluís Ribes Mateu/Flickr. Licenza: CC BY-NC 2.0

Sesso e genere: succede spesso di affrontarli in modo puramente culturale, come fossero frutto esclusivo della nostra società, in una data area del mondo e in un certo momento storico.

Razzismo, xenofobia, discriminazione e salute: gli impegni del Lancet per inclusione e rispetto

Il numero 400 di Lancet raccoglie gli articoli le analisi più approfondite sulla definizione di razzismo, xenofobia e discriminazione e sulla loro relazione con la salute a livello globale. E vuole essere l'inizio di un percorso virtuoso che, dal riconoscimento autocritico dei danni operati dal contenuto storico della rivista, vuole rispettare gli impegni per l'inclusione e il rispetto della diversità nell'editoria, incoraggiando i contributi sugli effetti del razzismo sulla salute e una corretta rappresentazione di geografia, genere ed etnia in autori e revisori.

Illustrazione della serie di Lancet su razzismo, xenofobia e discriminazione.

Il numero 400 del dicembre 2022 di Lancet dedicato a Racism, Xenophobia, Discrimination, and Health rimarrà nella storia della medicina: ideato da Delan Devakumar dell'Institute for Global Health dell'University College di Londra con la collaborazione di scienziati di tutto il mondo, riunisce in una serie di articoli le analisi più approfondite sulla definizione di razzismo, xenofobia e discriminazione e sulla loro relazione con la salute a livello globale.

La salute disuguale figlia della guerra

Foto: ministero dell'Interno, Ucraina.

La guerra in Ucraina (e altrove) e il militarismo ostacolano la giustizia sociale attraverso diversi meccanismi: il drenaggio di risorse per spese militari, la maggiore esposizione delle fasce sociali svantaggiate agli effetti diretti e indiretti dei conflitti, l’impatto in scala mondiale sui sistemi alimentare, energetico e finanziario che colpiscono in maniera sproporzionata il sud globale e le fasce sociali meno abbienti.

Appello a ministra Bernini: cogliere le opportunità del PNRR per la ricerca

108 società scientifiche italiane scrivono alla ministra MUR Anna Maria Bernini perché difenda le misure PNRR rivolte al potenziamento della ricerca italiana, e perché vengano implementate le misure suggerite lo scorso luglio dal "Tavolo tecnico per la Strategia italiana in tema di ricerca fondamentale". È possibile aderire alla lettera come società scientifica mandando la propria adesione a: [email protected] (Per agevolare la verifica dell'adesione si raccomanda di inviare la mail da un indirizzo dell'associazione)

Il nuovo governo trovi il tempo di occuparsi di ricerca, sfruttando appieno le opportunità di finanziamento presenti nel PNRR: è l'appello urgente che 108 società scientifiche italiane mandano alla ministra del MUR Anna Maria Bernini.

Greenwishing, la natura non può compensare i nostri ritardi nella mitigazione climatica

Riusciremo a stabilizzare il riscaldamento medio globale a 1,5°C? La missione è ormai quasi impossibile, ma non per questo bisogna demordere, perché ogni frazione di grado in più comporterà conseguenze nefaste per noi e l'ambiente. C'è però chi questo obiettivo se l'è già messo dietro alle spalle, convinto che le emissioni che non siamo riusciti a evitare potranno essere compensate con tecnologie quali la cattura e il sequestro del carbonio, con l'uso delle biomasse (BECCS), oppure con le cosiddette "soluzioni basate sulla natura" (forestazione, ripristino degli ecosistemi, ecc.), volte ad aumentare l'assorbimento di carbonio da parte dei suoli. Ma si tratta di una pericolosa illusione: le tecnologie "a emissioni negative", infatti, sono ancora in fase di studio, e se anche si rivelassero efficaci necessiterebbero di grandi quantità di energia per farle funzionare. Mentre la ri-naturalizzazione dei suoli entra in competizione con altre necessità, come la sicurezza alimentare, e non può garantire l'assorbimento del carbonio al di sopra di una certa quota oltre quella già assicurata dai suoli. L'illusione di compensare le emissioni che non siamo capaci di ridurre la si potrebbe chiamare Greenwishing, una variante del più sfacciato Greenwashing. Ecco come ce lo racconta il ricercatore Alessandro Gimona.
Immagine di Olena Sergienko on Unsplash. Traduzione dall'inglese di Luca Carra.

Alla COP27 i governi non hanno fatto alcun progresso reale sulla riduzione delle emissioni, pur ribadendo che 1,5°C di riscaldamento dovrebbe essere una linea rossa. Non è chiaro come si possano conciliare questi due fatti, ma si può ipotizzare che le compensazioni e la rimozione di CO2 dall'atmosfera avranno un ruolo di primo piano, per lo meno nelle intenzioni.

Citizen science per la tutela del barbagianni

In alcuni territori, la popolazione del barbagianni è in calo: per tutelare la specie, il progetto Monitoraggio e Conservazione dei Barbagianni in Italia coinvolge i cittadini per installare cassette nido che ne favoriscono la nidificazione.

Nell'immagine: il barbagianni si differenzia da tutti gli altri rapaci notturni per il suo colore bianco. In tutto il mondo mantiene una base chiara che può cambiare attraverso variazioni cromatiche leggere secondo la zona geografica in cui si trova e la sottospecie presente. Foto da fototrappola di Gabriele Stanisci.

Nell’autunno 2021 è stato avviato un progetto di Monitoraggio e Conservazione dei Barbagianni in Italia (MCBI), nato dalla necessità di incrementare la presenza di questo rapace attraverso l’installazione di cassette nido che favoriscono la sua nidificazione. «Il barbagianni è una specie che ha subito un netto calo dagli anni Ottanta in alcuni territori, soprattutto nel Nord del nostro Paese», spiega Gabriele Stanisci, fondatore del progetto. Le cause sono diverse: frammentazione degli habitat, uso eccessivo di rodenticidi, impatto con i veicoli e assenza di siti adatti alla nidificazione.