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Integrità nella ricerca: sfide e necessità di riforma nell'ambiente accademico italiano

scienziato che ricerca

Image by goonerua on Freepik

Nel contesto accademico italiano, recenti eventi hanno sollevato dubbi riguardo alla condotta scientifica di alcuni esponenti, tra cui l'attuale Ministro della Salute, Orazio Schillaci. Schillaci e i suoi co-autori sono stati accusati di "manipolazione di immagini" in pubblicazioni scientifiche.

La citizen science in Italia e in Europa

Il 2024 è un anno di traguardi importanti per il mondo della citizen science: ripercorriamo in questo articolo gli obiettivi, i traguardi e gli eventi delle due principali associazioni di riferimento a livello nazionale ed europeo.

Nell'immagine di copertina: il convegno di Citizen Science Italia, tenutosi a Pisa a novembre 2023. Crediti immagine: Citizen Science Italia ETS

Quali azioni posso mettere in campo per monitorare lo stato di salute di un fiume o per la diffusione di malattie come la dengue? Quali specie di formiche vivono in città? Come possiamo organizzarci per cercare frammenti di meteore a terra? Dal monitoraggio della biodiversità, alla qualità dell’aria e dell’acqua, alla salute pubblica, fino al campo astronomico; sono davvero tanti i settori delle scienze dove i progetti di citizen science prendono forma.

Il dubbio e il desiderio

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Copertura sanitaria per gli universitari extra Ue: come fargliela pagare cara

Dal 1 gennaio 2024, il contributo richiesto agli studenti stranieri per l’iscrizione al Servizio sanitario nazionale è passato da 149,97 all’anno a 700 euro, che diventano 2000 € annui per la copertura di eventuali familiari a carico. Per chi soggiorna in Italia per un periodo superiore ai tre mesi e non rientri tra coloro che hanno diritto all’iscrizione obbligatoria al SSN, è fondamentale assicurarsi e avere così diritto alla scelta di un medico di medicina generale e a tutte le prestazioni erogate dal SSN sul territorio nazionale come per il cittadino italiano. A voler esser maliziosi, possiamo dedurne come anche nel nostro Paese si sia ritenuto strategico mettere a valore il processo di attrarre talenti dall’estero per il proseguimento degli studi negli atenei italiani.

Crediti immagine: Marek Studzinski/Unsplash

Il ritorno economico è un argomento sempre efficace quando si vuole convincere della bontà di un investimento. Prendiamo l’internazionalizzazione dell’università: il mondo accademico non ha dubbi sullo “straordinario successo della europeizzazione della formazione superiore nell’UE”, così come sull’importanza della “coopetizione” che gli atenei attivano per vincere le sfide di una domanda sempre più globale e qualificata di istruzione.

Scoprire il bioma domestico attraverso la citizen science

Il progetto AIDA, nato nel 2021 e guidato dal Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici, raccoglie le informazioni sul bioma domestico condivise dai partecipanti, con un approccio di citizen science. È un modo per vedere con occhi nuovi la propria abitazione, scoprendo le molte specie con le quali la condividiamo spesso senza accorgercene.

Crediti immagine: ragno saltatore del genere Leptorchestes. Foto di Giorgia Mocilnik

Quanti sono i coinquilini con cui dividiamo la casa, spesso senza neanche rendercene conto? Per indicare il mondo degli organismi che coabitano con noi all’interno delle mura domestiche è stata coniata appositamente un’espressione: indoor biome, bioma domestico. Un vero e proprio regno ecologico che comprende specie spesso innocue, invisibili, altre inaspettate o dall’aspetto bizzarro, fino a quelle solo di passaggio.

Intelligenza artificiale ed educazione: la ricerca di un incontro

Formazione ed educazione devono oggi fare i conti con l'IA, soprattutto con le intelligenze artificiali generative, algoritmi in grado di creare autonomamente testi, immagini e suoni, le cui implicazioni per la didattica sono immense. Ne parliamo con Paolo Bonafede, ricercatore in filosofia dell’educazione presso l’Università di Trento.

Crediti immagine: Kenny Eliason/Unsplash

Se ne parla forse troppo poco, almeno rispetto ad altri ambiti applicativi dell’intelligenza artificiale. Eppure, quello del rapporto fra AI ed educazione è forse il tema più trasversale all’intera società: non solo nell’apprendimento scolastico ma in ogni ambito, la formazione delle persone deve fare i conti con le possibilità aperte dall’IA.

Biodiversità urbana: com'è cambiata e come proteggerla

Anche le metropoli possono essere ambienti ricchi di specie: secondo un recente studio sono ben 51 le specie di mammiferi che vivono a Roma, alcune di esse sono specie rare e protette. Nel corso degli ultimi due secoli, però, molte specie sono scomparse, in particolare quelle legate alle zone umide, stagni, laghetti e paludi, habitat importantissimi per la biodiversità e altamente minacciati.

Nella foto: Parco degli Acquedotti, Roma. Crediti: Maurizio.sap5/Wikimedia Commons. Licenza: CC 4.0 DEED

Circa la metà della popolazione mondiale, vale a dire ben 4 miliardi di persone, oggi vive nelle città, un fenomeno che è andato via via intensificandosi nell’epoca moderna: nell’Unione Europea, per esempio, dal 1961 al 2018 c’è stato un costante abbandono delle zone rurali e una crescita dei cittadini, che oggi sono circa i

Una correlazione tra l’accumulo di plastica e il rischio cardiovascolare

Uno studio appena pubblicato sul New England Journal of Medicine evidenzia per la prima volta la presenza di micro- e nanoplastiche nelle placche aterosclerotiche di pazienti sottoposti a intervento chirurgico. Seguendo i pazienti per i 34 mesi successivi, il gruppo di ricerca ha potuto rilevare anche un maggior rischio di malattia cardiovascolare nei pazienti in cui erano state rilevate le microplastiche rispetto a coloro che invece non le avevano accumulate, e l’aumento di alcune molecole associate all’infiammazione

Che la plastica costituisca un enorme problema ambientale è ormai del tutto riconosciuto; così come sono riconosciuti i danni che causa a molte specie, soprattutto marine, che finiscono intrappolate da frammenti di reti, o i cui stomaci sono così pieni di rifiuti da impedire loro di alimentarsi.

30 all'ora per la vita: mettiamolo nel Codice della strada

limite di velocità

Il limite a 30km/h non è una fissazione antiautomobilistica da fricchettoni, scrive Silvia Bencivelli: a mostrarlo sono i numeri. Eppure, mentre l’Europa rallenta in nome della vivibilità e della sicurezza, sulle strade italiane il Codice della Strada permette di continuare a correre - non appena il traffico lo consente. Insomma, con il nuovo Codice, ora all'esame del Senato, abbiamo perso un'occasione per avere strade più sicure.

Crediti immagine: Markus Winkler/Unsplash

Le associazioni per la sicurezza stradale hanno tutte il nome di qualcuno. Lorenzo, Michele, Sonia, Matteo: persone che avrebbero preferito intestarsi altro, semmai, e invece sono morte sulla strada. Morte, perché qualcuno alla guida di un mezzo a motore le ha investite e uccise. Eppure noi quell’evento continuiamo a chiamarlo “incidente”, come se fosse inatteso, sorprendente: come se non fosse evidente che tra un pedone e un automobilista la responsabilità dello scontro è quasi sempre dell’automobilista e a morire è quasi sempre il pedone.

Editing epigenetico: modificare l'espressione genica senza alterare il DNA

Un articolo pubblicato su Nature e firmato dai ricercatori del San Raffaele TIGET descrive una nuova forma di editing del genoma, che non agisce sulla sequenza di DNA ma sfrutta i meccanismi epigenetici per silenziare i geni d'interesse. La tecnica, testata su modelli animali, ha il vantaggio di non modificare in modo permanente il genoma, e apre la strada a nuove prospettive di ricerca e, in futuro, applicazioni cliniche.

Silenziare un gene. Perché? E come farlo in pratica? Il perché è abbastanza semplice: se si trova il modo di spegnere un gene, se ne può esplorare la funzione. E poi, almeno in teoria, un gene difettoso che finirebbe per codificare per una proteina anomala può farci ammalare; e allora, togliamolo di mezzo. Tutto risolto dunque. Un po’, ma solo un po’. Per adesso le due tecniche impiegate per silenziare stabilmente un gene (l’interferenza a RNA e l’uso di nucleasi artificiali) funzionano bene, ma hanno grandi limiti.