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Come continuare ciò che è giusto? Dal genocidio di Srebrenica a Gaza

lapidi di commemorazione del di commemorazione delle vittime del genocidio di Srebrenica

Nei giorni in cui si discute intorno alla parola genocidio, con un inutile accanimento semantico, le ultime parole di Alexander Langer ci richiamano alla necessità di fare. La sfida, sempre di più, è quella di educare alla pace, con ostinazione, impegno e coraggio.

Nell'immagine di copertina: lapidi al Potočari Memorial Center, il luogo di commemorazione delle vittime del genocidio di Srebrenica. Crediti: Michael Büker/Wikimedia Commons. Licenza: CC BY-SA 3.0

Ai primi di luglio 1995 se ne andò Alexander Langer, salutandoci con «Non siate tristi. Continuate in ciò che è giusto». Goffredo Fofi, suo amico dagli anni ’60, ne ripercorre la vicenda politica e umana, poco prima di salutarci anche lui, a metà luglio 2025.

Isole di calore e la sfida per le città: l'esempio di Milano

Uno studio del Politecnico di Milano ha quantificato l’effetto delle isole di calore urbano sulla temperatura della città e ha confermato attraverso modelli replicabili che la presenza del verde fornisce un effetto raffrescante e riduce le temperature superficiali: un incremento del 10% della copertura a verde (su aree di 0,25 km²) può ridurre in media di 0,26 °C la temperatura superficiale del suolo. 

Nell'immagine di copertina: una mappa di tre aree rappresentative di Milano, caratterizzate da differenti coperture del suolo, con confronto tra valori attesi e osservati di temperatura per le stagioni estive dal 2010 al 2022. Da Morgese S et al, Meteorol Appl (2025), DOI https://doi.org/10.1002/met.70069. Licenza: CC BY 4.0

Negli ultimi decenni, Milano ha vissuto una rapida urbanizzazione e una trasformazione costante del suolo, eredità dello sviluppo industriale dei secoli precedenti. 
L'urbanizzazione e l'industrializzazione accelerate, accompagnate dal contesto di cambiamento climatico, hanno generato nuove sfide per la città: Milano si trova oggi a dover affrontare problematiche legate alla sostenibilità ambientale, all'inquinamento atmosferico e al crescente consumo di suolo. 

Per un'Europa di pace, scienza e cultura

Negli ultimi mesi, la crisi della ricerca negli Stati Uniti ha spinto molti scienziati a cercare nuove opportunità altrove. Per l’Europa, questa può essere l’occasione storica di attrarre questi talenti e rilanciare l’innovazione sul continente. Ma per farlo servono investimenti condivisi, strategie unitarie e politiche lungimiranti, capaci di trasformare la fuga dei cervelli in un nuovo Rinascimento scientifico europeo.

Negli ultimi mesi, sulla scia delle politiche intraprese da Donald Trump contro scienza e università, molti paesi, come Canada, Cina, Regno Unito, hanno preso iniziative mirate ad attrarre i migliori scienziati in fuga dagli USA. Un sondaggio di Nature ha stimato che tre quarti degli intervistati considerano seriamente la possibilità di lasciare gli USA. Si apre quindi la possibilità di accogliere in Europa menti capaci di innovazione, con un’inversione della tendenza che nell’ultimo secolo ha fatto la forza degli USA e indebolito il vecchio continente.

Femminicidio, una legge senza fondi: prevenzione o solo punizione?

scarpe rosse su sfondo scuro

Il Senato ha approvato all’unanimità il reato penale di femminicidio. Ma senza risorse per prevenzione, formazione e accoglienza, la nuova norma rischia di rimanere un simbolo più che uno strumento efficace. Le esperienze internazionali dimostrano che la sola punibilità non basta: serve un cambiamento strutturale. La legge segna davvero un progresso o è solo un’operazione di facciata?

Che impatto avrà nella lotta alla violenza di genere e al contrasto dei femminicidi l’introduzione del reato penale di femminicidio approvato recentemente e all’unanimità dal Senato nel disegno di legge 1433? Siamo di fronte a un passo in avanti o, come direbbe Catharine MacKinnon, a una strategia storicamente determinata di contrasto ai retaggi patriarcali senza contrastarli realmente?

West Nile, perché non è un’emergenza (anche se va presa sul serio)

Nonostante il clamore mediatico e l’aumento recente di casi, non c'è motivo di allarme: il virus del West Nile è endemico in Italia dal 2008. Nella stragrande maggioranza dei casi, l’infezione da West Nile passa inosservata o provoca solo sintomi lievi. Numeri, strategie operative e ricerca sul campo: facciamo il punto, con l'aiuto di Fabrizio Montarsi, responsabile del Laboratorio di entomologia sanitaria dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e Fausto Baldanti, direttore dell'Unità di microbiologia e virologia del Policlinico San Matteo di Pavia.

Crediti immagine: National Institute of Allergy and Infectious Diseases/Unsplash

Da settimane, la presenza del virus West Nile nelle cronache italiane è cresciuta sensibilmente, complici i nuovi casi segnalati in regioni finora parzialmente risparmiate dal fenomeno. L’ultimo bollettino pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità, che monitora costantemente la circolazione del virus, conta 89 casi umani confermati. Nove, invece, i decessi, con recente prevalenza in alcune aree del Centro e del Sud.

Ossa di drago: un viaggio tra i fossili prima della paleontologia

dettaglio di un fossile di mollusco

Dalle ossa di drago ai pesci di pietra, l’umanità ha cercato per secoli di dare un senso ai fossili. Con rigore e ironia, Diego Sala racconta in "Ossa di drago, lingue di pietra e altri abbagli" una storia fatta di intuizioni geniali, errori epici e serendipità: la storia della paleontologia prima della paleontologia.

Oggi i draghi rimangono nelle fiabe per i bambini e nei giochi di ruolo di persone un po’ meno bambine (anche decisamente adulte). Un tempo, popolavano il pianeta. Insieme a rondini di pietra, a cavalli del tuono che scendevano sulla Terra durante i temporali, a unicorni privi delle zampe posteriori, ai giganti: creature immaginate da frammenti d’ossa e impronte fossilizzate che hanno catturato tanto la curiosità quanto la fantasia dei nostri antenati. Tenendoli impegnati a cogitare per secoli.

Urbanistica cancellata: trent’anni di deroghe e devastazioni urbane

veduta di Milano

Dai villini di Roma alle torri di Milano, passando per le coste cementificate e i centri commerciali nelle periferie, l’Italia ha vissuto trent’anni di interventi edilizi fuori da ogni logica urbanistica. La stagione della deregulation, avviata negli anni ’90 con Berlusconi, ha favorito speculazioni, deroghe e aumenti di volumetria a scapito del paesaggio e dei diritti collettivi. Ora si impone un cambiamento e uno scatto di dignità dell'urbanistica. Anticipiamo un articolo di Paolo Berdini in uscita sul Bollettino nazionale di Italia Nostra.

Le inchieste e i numerosi sequestri dei cantieri milanesi decisi dalla Magistratura chiudono definitivamente il trentennio della cancellazione dell’urbanistica in Italia.

Il BBB di Trump: 7 miliardi di tonnellate di emissioni in più

disegno di trump

L’approvazione del Big Beautiful Bill di Trump causerà verosimilmente una decelerazione della riduzione delle emissioni di gas serra americani a una sostanziale stagnazione. 7 miliardi di tonnellate in più nel 2030 sul 2005 rispetto agli Accordi di Parigi.

Immagine: Foto di Max Letek su Unsplash

Dal 1980 al 2024, gli Stati Uniti hanno subito poco più di 400 eventi classificati come disastri climatici e meteorologici. Solo dal punto di vista economico, questo ha avuto un costo di oltre 2900 trilioni di dollari, secondo i National Centers for Environmental Information della NOAA.

Vaccini: i nodi che pesano sulla fiducia

persona che si vaccina

Uno studio danese conferma la sicurezza dell’alluminio nei vaccini. In Italia la fiducia verso la vaccinazione cresce, ma resta fragile a causa di comunicazioni confuse e le scelte politiche rischiano di alimentare lo scetticismo verso le istituzioni sovranazionali

L’alluminio contenuto nei vaccini pediatrici è sicuro e non aumenta il rischio di malattie autoimmuni, del neurosviluppo o allergie. A fornire una nuova evidenza sulla questione è uno studio condotto in Danimarca, pubblicato sull'Annals of Internal Medicine, che ha analizzato i dati di circa 1,2 milioni di bambini nati tra il 1997 e il 2018.  

AI: distinguere le informazioni sintetizzate per distinguere la verità

un paesaggio realistico che sfuma in astratto

L'AI generativa sta trasformando radicalmente il modo in cui produciamo, diffondiamo e percepiamo le informazioni. Per affrontare i rischi di disinformazione e manipolazione, iniziano a emergere misure di tracciabilità dei contenuti sintetici, tra etica, politica e geopolitica.

L’intelligenza artificiale generativa sta rivoluzionando profondamente il modo in cui creiamo e utilizziamo le informazioni. Dai testi alle immagini, dai video agli avatar digitali, oggi le macchine sono in grado di generare contenuti simili a quelli prodotti dagli umani, aprendo scenari ricchi di opportunità ma anche di sfide complesse. Tra le più urgenti c’è quella di distinguere i contenuti «sintetizzati» dall’AI.