Come continuare ciò che è giusto? Dal genocidio di Srebrenica a Gaza

Nei giorni in cui si discute intorno alla parola genocidio, con un inutile accanimento semantico, le ultime parole di Alexander Langer ci richiamano alla necessità di fare. La sfida, sempre di più, è quella di educare alla pace, con ostinazione, impegno e coraggio.
Nell'immagine di copertina: lapidi al Potočari Memorial Center, il luogo di commemorazione delle vittime del genocidio di Srebrenica. Crediti: Michael Büker/Wikimedia Commons. Licenza: CC BY-SA 3.0
Ai primi di luglio 1995 se ne andò Alexander Langer, salutandoci con «Non siate tristi. Continuate in ciò che è giusto». Goffredo Fofi, suo amico dagli anni ’60, ne ripercorre la vicenda politica e umana, poco prima di salutarci anche lui, a metà luglio 2025.








