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Strategia e libertà

"Non esiste strategia senza libertà, senza che vengano dati gli strumenti per poterla costruire": come abbiamo fatto per Marta Cartabia, presidentessa della Corte Costituzionale, pubblichiamo anche il discorso di Elio Franzini, rettore dell'Università Statale di Milano in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico

Signora Presidente della Corte costituzionale, Signora Ministro Bonetti, signor Presidente della Regione, signor Sindaco, signor Prefetto, autorità civili, militari e religiose tutte, cari rettori, docenti, dirigenti, personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, cari studenti, cari ospiti, grazie per essere qui, vicini alla nostra Università. Un grazie particolare a tutti coloro che in Unimi hanno reso possibile questa giornata e che ogni giorno tengono in piedi la nostra istituzione: li vedo qui tra le quinte e sono coloro che non si siedono mai.

Serve la genetica per prevenire il razzismo a scuola

Come si potrebbe usare la scienza per disinnescare le percezioni intuitive, che nel caso del razzismo producono ben più danni di una percezione geocentrica? Uno studio pubblicato di recente su Science Education mostra come se si insegna bene la variabilità biologica e la sua origine/funzione evolutiva agli studenti, e se li si guida a capire davvero le modalità attraverso cui geni e contesto ambientale concorrono a costruire il fenotipo, questi smettono spontaneamente di credere alle razze e controllano i bias razzisti. L'ipotesi è, quindi, che l’insegnamento della biologia e della genetica possa disinnescare il bias cognitivo essenzialista

Chi ha studiato l’abc della genetica sa che le razze non esistono nella specie umana. Chi ha studiato l’abc delle neuroscienze cognitive sa che il razzismo però esiste, come predisposizione grosso modo innata a discriminare chi non fa parte del gruppo di riferimento. Per riprende un esempio usato anche da Guido Barbuiani, noi sappiamo studiando l’astronomia che la Terra gira intorno al Sole, ma quando guardiamo verso il cielo, vediamo il contrario. E non ci serve quello che sappiamo per cambiare la nostra percezione.

Nelle forme e nei limiti della Costituzione (art.1 Cost.)

Marta Cartabia

Pubblichiamo il testo integrale del discorso pronunciato da Marta Cartabia, presidente della Corte Costituzionale, durante l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università statale di Milano. Video dell'evento a questo link: Elio Franzini (rettore dell'Università statale) dal minuto 00:26:00; Marta Cartabia dal minuto 01:07:00.

Democrazia e questione educativa

Una parola sulla scelta del tema: «nelle forme e nei limiti della costituzione» è un frammento del primo articolo della Costituzione italiana che, dopo aver definito l’Italia come repubblica democratica, afferma che «La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione».

Coronavirus e salute umana. Dalla SARS al nuovo virus di Wuhan

Coronavirus

L’ultima emergenza globale che riempie i notiziari e le pagine dei quotidiani è una malattia respiratoria, in alcuni casi grave e anche mortale, causata da un nuovo Coronavirus (CoV) definito “2019-nCoV” scaturito dalla città di Wuhan, in Cina. Come le altre epidemie da CoV pericolose per la salute umana, causando la SARS e la MERS, anche quest’ultima è quasi sicuramente una zoonosi, ovvero una patologia innescata dal “salto di specie” di un virus da un serbatoio animale all’uomo. E’ da sottolineare che prima della SARS questa famiglia di virus era considerata di scarsa rilevanza per la salute umana causando principalmente il banale raffreddore (Immagine: coronavirus, 1975; crediti:  Centers for Disease Control and Prevention's Public Health Image Library).

SARS-CoV

Il microbioma ingegnerizzato che protegge le api

L'acaro Varroa destructor è un parassita delle api che causa grandi danni agli apicoltori. Oltre a danneggiare direttamente gli insetti, li rende suscettibili a, ed è vettore di, diversi virus. In un articolo pubblicato su Science, un gruppo di ricercatori ha descritto un approccio per contrastare l'infezione basato su batteri del microbioma intestinale delle api, ingegnerizzati in modo da poter rispondere all'infezione dell'acaro e di uno dei virus che può trasmettere.
Nell'immagine: un'ape infestata da un acaro Varroa destructor. Crediti: Alex Wild/University of Texas at Austin

La produzione di miele (e propoli, e pappa reale...) e il ruolo d'impollinatrice di molte specie agricole ha reso l'ape europea (Apis mellifera) di enorme valore economico per la nostra specie. Tanto da essere uno dei pochi invertebrati domestici (un altro con una lunga storia di domesticazione è ad esempio il Bombyx mori, la cui larva è il baco da seta). Dunque, l'attenzione sulle minacce a questa specie è sempre molto alta.

Manuel Castells, un intellettuale al ministero dell’università

Manuel Castells, direttore della cattedra Wallis Annenberg all’Università of Southern California, è stato nominato ministro delle università nel nuovo governo spagnolo. Fra i maggiori studiosi al mondo di come la tecnologia dell'informazione e dei media influisce sulla società, Castells è autore di oltre 30 libri, tra cui la trilogia "La società dell'informazione". Tra i molti riconoscimenti, ha ricevuto il Premio Holberg 2012 dalla Norvegia, che lo ha elogiato per aver definito "la nostra comprensione delle dinamiche politiche delle economie urbane e globali nella società della rete". Dedichiamo a Castells un ritratto intellettuale curato dal suo studioso italiano Agostino Petrillo.

Nel nuovo governo spagnolo c’è una presenza che salta all’occhio: quella del grande sociologo Manuel Castells ministro dell’Università. La coalizione Socialisti-Podemos ha infatti deciso di istituire tre ministeri rispettivamente per istruzione, università e ricerca. Ma chi è Manuel Castells, noto in Italia più per i suoi libri che per il suo impegno politico?

Proteste e salute mentale: il caso di Hong Kong

Secondo un'indagine pubblicata su The Lancet, l’11,2% degli adulti di Hong Kong soffre di sintomi depressivi e il 31,6% manifesta i sintomi del disturbo da stress post-traumatico. L’analisi prende in esame il decennio 2009-19, evidenziando la diversa prevalenza di sintomi depressivi e di PTSD in periodo di pace e durante due ondate di proteste (2014 e 2019) e combinando i risultati con i dati sull’età, l’istruzione e il livello socio-economico del campione.
Nell'immagine: manifestazione del 9 giugno 2019 a Hong Kong. Crediti: Hf9631/Wikimedia Commons. Licenza: CC BY-SA 4.0

Un’indagine sulla salute mentale della popolazione di Hong Kong nel decennio 2009-2019, pubblicata su The Lancet, ha analizzato la salute mentale dei cittadini e i fattori di rischio associati allo sviluppo di sintomi depressivi e di disturbo da stress post-traumatico (PTSD). Il quadro che emerge è che a oggi, nell’isola cinese, l’11,2% degli adulti soffre di sintomi depressivi e il 31,6% manifesta i sintomi del disturbo da stress post-traumatico.

Perché il Consiglio di Stato sbaglia a sospendere LightUp

Nell'immagine, il messaggio (con pallottola) inviato a Marco Tamietto, ricercatore del progetto europeo Light-Up.
Qui sotto, pubblichiamo la lettera aperta del Gruppo 2003 per la ricerca sulla sospensione cautelare della sperimentazione Light-Up da parte del Consiglio di Stato. La lettera, firmata da Bellomo, Garattini, Rizzolatti, Di Chiara, è stata inviata ai presidenti del Consiglio di Stato, Consiglio Superiore della Magistratura, Consiglio Superiore di sanità, European Research Council, e ai ministri della salute, e dell'Università e della Ricerca.

Ribaltando una precedente decisione del TAR, nei giorni scorsi la Terza Sezione del Consiglio di Stato ha deciso di sospendere la sperimentazione su sei macachi del progetto Light Up su deficit visivi (Università di Torino e di Parma), premiato da un prestigioso bando ERC europeo. La richiesta proviene dagli animalisti della LAV.

La sinfonia n° 13 di Šostakovič

L'annientamento della popolazione ebraica sul posto, al di fuori dei campi di sterminio, che i nazisti perpetrarono nella loro avanzata verso est dal mar Baltico al mar Nero, copre numericamente quasi la metà della Shoah. Babij Jar è un burrone non lontano da Kiev che, quando i tedeschi occuparono la città ucraina nel settembre del 1941, divenne la tomba della popolazione ebraica residente. E di intellettuali, partigiani ucraini, soldati prigionieri, addirittura calciatori della Dinamo che non si erano voluti far battere dalla squadra delle Forze Armate tedesche, ladri comuni, decine di migliaia di rom. A questo luogo, o meglio a ciò che rappresenta, Evgenij A. Evtušenko dedicò un poema, i cui versi sono stati immortalati dalla loro inclusione nella sinfonia n° 13 di Dmitrij D. Šostakovič. Poiché la sua intenzione era di rendere omaggio alle vittime innocenti non solo del nazismo, ma anche dello stalinismo, Šostakovič chiese poi a Evtušenko altri testi da introdurre nella sinfonia, che furono poi modificati su pressione di Nikita Chruščëv: “Vorrei scrivere una sinfonia per ciascuna delle vittime, ma è impossibile ed è per questo che dedico a tutte loro la mia musica”.
L'articolo di Simonetta Pagliani in occasione del Giorno della Memoria.
Crediti immagine: armenanno/Pixabay. Licenza: Pixabay License

Se il lupo riporta la palla

La capacità dei cani d'interpretare i segnali di comunicazione umani, come l'incitamento a riportare un oggetto, è solitamente considerata un effetto della domesticazione. Uno studio recentemente pubblicato su iScience, però, riporta che anche i cuccioli di lupo possono (seppur di rado) decidere di riportare una pallina da tennis che viene loro lanciata. I risultati del lavoro suggeriscono che questa capacità sia già presente nei lupi e abbia rappresentato un target per la pressione selettiva durante il corso del processo di domesticazione.
Crediti immagine: Christina Hansen Wheat

"Dai, su, riportala qui!": tutti ogni tanto proviamo a lanciare una pallina (o un bastoncino, o un peluche...) a un cane. C'è chi la ignora, magari perché ha di meglio da fare, chi le corre dietro ma poi non la riporta, e chi invece torna soddisfatto dal suo essere umano, stringendo in bocca l'oggetto del gioco.