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Nuove sfide linguistiche: dalle interiezioni al linguaggio inclusivo

un fumetto contenente una schwa

Dalle interiezioni al linguaggio inclusivo: Simonetta Pagliani riflette di come la lingua evolve per costruire relazioni, rappresentare le diversità e negoziare nuovi equilibri sociali, tra resistenze e innovazioni.

A volte, una serie di letture che focalizzano l'interesse del lettore su un certo argomento lo porta poi a divagare e ad approdare a quello per un altro: è successo a chi ora ne scrive, complice il webinar Confronto sul linguaggio inclusivo organizzato da Zadig il 16 aprile us.

Sanità più sostenibile: le raccomandazioni SIAARTI per una anestesia green

Immagine di una sala operatoria con un anestesista e un paziente addormentato sullo sfondo di elementi vegetali

Nel contesto della campagna Green Choosing Wisely, sostenuta da Slow Medicine, con la finalità di rendere i sistemi sanitari più sostenibili, la Società italiana di anestesia ha pubblicato le cinque raccomandazioni per rendere le attività legate all’anestesia e all’analgesia meno impattanti sull’ambiente. A partire dalla scelta dei gas utilizzati per addormentare i pazienti, di cui alcuni hanno un effetto serra che supera di migliaia di volte quello della CO2.

Ne abbiamo già parlato in diverse occasioni: il 5% circa delle immissioni in atmosfera di gas clima-alteranti di origine antropica è riconducibile ai servizi sanitari, un valore equivalente a circa il doppio delle immissioni legate all’intero trasporto aereo mondiale (si veda, per questi dati, il Lancet).

“Considera gli animali”: un saggio di etica, scelte e convivenza tra specie

un acquarello di mucca su sfondo uniforme

Edito da Laterza, il nuovo saggio del filosofo Simone Pollo invita a riflettere sul nostro rapporto con gli animali: tra allevamenti, emozioni, sperimentazione e possibilità di scegliere un'altra strada.

Dall’alimentazione fino alla ricerca scientifica, non c’è quasi settore economico che, in qualche modo, non faccia uso di animali. Considera gli animali (Laterza, 2025), il nuovo saggio di Simone Pollo, filosofo e professore alla Sapienza Università di Roma, racconta molte cose che gli animalisti dovrebbero già sapere (si spera), ma oltre a quelle offre degli ottimi spunti di meditazione anche a loro.

Terre rare: l’oro di Pechino che tutti vogliono

miniera californiana di Mountain Pass

Il trattato USA-Ucraina appena sancito rivela quanto urgente sia la necessità di dotarsi di minerali critici, fra cui le 17 terre rare, per la transizione digitale ed elettrica. In realtà tutti sono all'inseguimento della Cina, che produce il 70% di questi metalli e l'85% degli impianti di raffinazione e purificazione. Questo spiega una serie di ordini esecutivi di Trump e le nuove politiche di Giappone, Australia ed Europa, e forse anche la guerra in Ucraina. Non più tanto le fonti fossili quanto le terre rare sono diventate materia di sicurezza nazionale. Ovunque si riaprono miniere, anche in Italia. Ma essendo difficili da estrarre e purificare si punta anche al riciclo e alla ricerca per mettere a punto le tecnologie di recupero più economiche e sostenibili. Ma come ha fatto la Cina ad acquisire una tale supremazia? E che cosa stanno facendo gli altri?

Nell'immagine la storica miniera californiana di Mountain Pass, TMY350/WIKIMEDIA COMMONS (CC BY-SA 4.0)

C’era una volta, negli anni Novanta del secolo scorso, un mondo con due potenze in sostanziale equilibrio nella produzione di terre rare: Stati Uniti (33%) e Cina (38%), seguiti da Australia (12%), India a e Malesia per il 5% ciascuna e le briciole ad altri paesi. Ora non è più così.

Blackout in Spagna e Portogallo: ecco cosa è successo

Il 28 aprile 2025 un blackout ha paralizzato Spagna, Portogallo e parte della Francia. Le indagini escludono un attacco informatico e puntano a uno squilibrio nella rete elettrica, forse amplificato dall’alta produzione da fonti rinnovabili. Un evento che mostra quanto la transizione energetica, pur necessaria, richieda strumenti avanzati per garantire sicurezza e continuità.

Il 28 aprile 2025 un blackout elettrico ha messo in ginocchio Spagna, Portogallo e parte della Francia, con danni e perdite economiche ancora da valutare. Le cause non sono ancora del tutto chiare. Escludendo, come sembra, attacchi informatici, restano sul tavolo diverse ipotesi tecniche. Potrebbe essersi trattato di un guasto locale alla rete che si è propagato rapidamente creando sbilanciamenti che non sono stati gestiti adeguatamente. È anche probabile che le fonti rinnovabili, per loro natura non programmabili, abbiano contribuito a mandare in tilt il sistema.

Le tasse si pagano, soprattutto se hai molti soldi

Il pagamento del tributo di Masaccio

Serve recuperare molto di più da chi aggira il fisco, legalmente o no, per pagare meno tasse. Sono soprattutto le multinazionali e i “super-ricchi” a minare di più la stabilità sociale e democratica globali indebolendo le casse statali. Il primo passo può venire dall’ONU.

Immagine: Pagamento del tributo, Masaccio (Wikimedia)

I dati sull’evasione fiscale nuda e cruda sono piuttosto difficili da trovare, non tutti i paesi condividono i loro ed è complicato coprire un periodo temporale uniforme per ogni paese del mondo.

Tra scienza e diritto: chi ha paura della procreazione assistita?

la grafica di una donna incinta

Oggi in Italia le donne single e le coppie lesbiche non hanno accesso alla procreazione medicalmente assistita (PMA). A giorni, però, le carte in tavola potrebbero cambiare, rivoluzionando le prospettive di migliaia di persone.

Nell’estate del 2024 una donna torinese, E., ha chiesto a un centro medico toscano di ricorrere a un trattamento di procreazione medicalmente assistita (PMA). Il trattamento consiste nel prelevare gli ovuli della paziente, fecondarli in vitro con spermatozoi provenienti da donazioni, e reimpiantare in utero un primissimo stadio di sviluppo dell’embrione. Quando è emerso che E. non aveva un marito né un compagno, a malincuore il centro ha dovuto rigettare la richiesta.

L’Europa della libertà di ricerca: 100 miliardi di euro per ReBrain Europe

Una rivisitazione dell'immagine dello zio Sam con la scritta "I want you" e il volto di Ursula von der Leyen

Un programma europeo può attrarre un contro-esodo di talenti scientifici dagli Stati Uniti, con un rinnovamento delle nostre istituzioni di ricerca. Di fronte al conflitto tra l’amministrazione Trump e le università americane, e alle opportunità che si aprono per l’Europa, è importante un’operazione di grande respiro, politico e culturale, con un adeguato investimento di risorse. ReBrain Europa è un’occasione che non dobbiamo mancare.

Negli anni 30 le scellerate politiche nazi-fasciste hanno indotto un esodo senza precedenti di almeno 15.000 intellettuali – scienziati e artisti, ebrei e no – verso gli Stati Uniti (si veda la ricostruzione storica in Adorno, Fleming, & Bailyn, The Intellectual Migration. Europe and America, 1930–1960, Harvard University Press, 1969; e in Claus-Dieter Krohn, Emigration 1933–1945/1950, Europaische Geschichte Online, 2011).

Lo sguardo altrove: Adolescence e i verbi dimenticati della genitorialità

Il passaggio dall’adolescenza all’età adulta avviene per tutti, ma spesso gli adulti se lo dimenticano. La discussa serie "Adolescence" ci indica il rischio che i genitori non sappiano come costruire una rete educativa relazionale, culturale ed emotiva. Una rete non per contenere, ma per osservare e sostenere, condividere e guidare. I verbi della genitorialità.

Nell'immagine: un momento della miniserie "Adolescence"

Dopo una distribuzione limitatamente statunitense è nelle sale italiane Lee Miller, film del 2023 diretto da Ellen Kuras, un biopic sulla celebre modella americana, fotografa di moda e musa dell'artista surrealista Man Ray. Famosa fotografa e reporter di guerra, per la rivista Vogue documentò il bombardamento strategico della battaglia d'Inghilterra, la battaglia di Normandia, la liberazione di Parigi, i campi di concentramento di Buchenwald e di Dachau.

Ricerca pubblica: un piano ventennale per un’Europa più equa e competitiva

Immagine di uno scienziato al microscopio con pile di monete e il simbolo dell'Unione europea sullo sfondo

Se la leadership statunitense non pare più credere nella ricerca, tanto da indurre molti ricercatori a pensare seriamente di abbandonare il Paese, forse è arrivato il momento per l'Europa di rafforzare finalmente la sua competitività nel campo della ricerca e dello sviluppo, finora oscurata da Stati Uniti e Cina. Un gruppo di scienziati europei di primo piano – Ugo Amaldi, Roberto Antonelli, Luciano Maiani e Giorgio Parisi – ha proposto recentemente un Programma ventennale per la ricerca pubblica europea (2026–2045), con l’obiettivo di portare tutti i paesi membri a investire almeno lo 0,75% del proprio PIL in ricerca pubblica.

Se la leadership statunitense non pare più credere nella ricerca, tanto da indurre molti ricercatori a pensare seriamente di abbandonare il Paese, forse è arrivato il momento per l'Europa di rafforzare finalmente la sua competitività nel campo della ricerca e dello sviluppo, finora oscurata da Stati Uniti e Cina. A dire il vero è da molto tempo che l'Europa accarezza l'idea di una società basata sulla conoscenza.