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Energia pulita: c’è speranza grazie a rinnovabili e accumulo

pannelli fotovoltaici tetto

Due sono le buone notizie recenti per la transizione energetica: la Cina potrebbe aver raggiunto il picco di emissioni grazie alle rinnovabili e la California sta dimostrando che l’accumulo funziona. I risultati si iniziano a toccare con mano, ma il mondo deve fare di più: ogni decimo di grado conta. E forse una terza buona notizia è che la spesa per i combustibili fossili scenderà per la prima volta dalla pandemia.

Foto di Scott Webb su Unsplash

Una notizia brutta e due belle. Quella brutta è che l’Organizzazione mondiale della meteorologia ha detto che è abbastanza probabile (al 70%) che la media della temperatura globale dei prossimi 5 anni sia superiore di 1,5°C rispetto al periodo preindustriale. Cioè quello che invece dovrebbe verificarsi nel 2100 e non nel 2030, secondo gli accordi climatici internazionali.

La catena forte che tiene legati gli esseri umani: la gentilezza

due mani che ne tengono una terza

Contro la violenza serve aumentare le pene? O è più utile insegnare la gentilezza? Gli interventi legislativi che hanno inasprito le pene contro chi aggredisce sanitari e insegnanti non sembrano aver avuto alcun effetto. La sola logica repressiva che ispira il decreto sicurezza e altri provvedimenti legislativi rischiano di essere solo causa di ulteriore violenza. Proviamo a cambiare rotta e cominciamo a promuovere la gentilezza, anche con leggi nuove e diverse.

C’è in Italia un clima malato, un clima di odio crescente che trova il suo terreno preferito nei social. Come si fa a combattere l’odio? Serve solo la repressione?

Con la recente approvazione del decreto legge 48, il cosiddetto decreto sicurezza, ci sono nel nostro Paese 14 nuovi reati e 9 aggravanti. Serviranno?

Cosa resta del DOGE: l’impatto di Trump e Musk sulla ricerca scientifica

Musk agita una motosega

Dopo quattro mesi di attività, Elon Musk ha abbandonato il suo ruolo di capo del Department of Government Efficiency (DOGE), avendo fallito nel trovare anche solo una frazione dei 2.000 miliardi di dollari di risparmi originariamente promessi: al momento sul sito DOGE si elencano risparmi per 180 miliardi di dollari, molti dei quali sono ancora in fase di proposta o negoziazione congressuale (o al vaglio dei giudici).

Neuroprotesi tra scienza ed etica: intervista a Michele Giugliano

disegno di un cervello

Dispositivi impiantabili capaci di dialogare con il cervello: sono le neuroprotesi, ormai una realtà in molti campi e pronte ad aprire nuove prospettive terapeutiche. Ma che sollevano anche interrogativi su identità, privacy e disuguaglianze.

Le neuroprotesi non sono più solo un’ipotesi da laboratorio né un tema da fantascienza: stanno entrando a pieno titolo nella pratica clinica e nella riflessione bioetica. Si tratta di dispositivi impiantabili capaci di ristabilire funzioni neurologiche compromesse o, in prospettiva, di potenziare alcune capacità cognitive. Ma cosa sappiamo davvero del loro funzionamento? Quali sono i rischi, i limiti e le implicazioni identitarie di queste tecnologie? 

Scienza ed economia: alleate per l’ambiente

rigenerare il pianeta

Roberto Danovaro e Mauro Gallegati hanno scritto un libro sulla crisi climatica vista dal punto di vista economico e ambientale fusi insieme. Un utile testo per ripercorrere tutti i dati e le sfide che ci attendono: "Rigenerare il pianeta. L’alleanza necessaria tra scienza ed economia", per Laterza (2025).

Immagine Pixabay

Il nuovo libro di Mauro Gallegati (economista) e Roberto Danovaro (ecologo) torna a ricordarci come scienza ed economia non possano che allearsi per affrontare la crisi climatica. Titolo e sottotitolo sono chiari: Rigenerare il pianeta. L’alleanza necessaria tra scienza ed economia (ed. Laterza).

Risorse e diritti per il rilancio di università e ricerca

una bilancia con il contratto di ricerca su un piatto e dei soldi sull'altro

Mentre cresce la confusione sul futuro del pre-ruolo universitario, Giuseppe Mattioli e Francesco Verducci chiariscono gli effetti reali della legge 79/2022, evidenziando le criticità applicative e proponendo correttivi utili, a partire dai diritti dei giovani ricercatori.

Interveniamo nel dibattito sul pre-ruolo universitario con un contributo che vuole cercare di riportare su binari di maggiore correttezza l’informazione sull’impatto che la legge 79/2022 ha avuto sul sistema nazionale dell’università e della ricerca pubblica, contrastando la proliferazione di informazioni false o ambigue, e sui correttivi che sarebbe realmente necessario introdurre per migliorarne l’applicabilità.

Il marketing ingannevole di big tobacco: cosa (non) dice davvero l’industria

disegno di un uomo che si toglie la maschera con dietro prodotti a base di nicotina

Giù la maschera, ecco i trucchi dell’industria: il tema della giornata mondiale senza tabacco di quest’anno si concentra sulla disinformazione sistematica messa in atto dalle aziende. Dalle sigarette elettroniche alle bustine alla nicotina, il nuovo marketing tende ad accreditarli come prodotti che riducono il rischio e il consumo. Ma le cose non stanno così, come dimostra l’analisi di Silvano Gallus, ricercatore al Mario Negri e tra i fondatori dell’associazione Alleanza per un’Italia senza tabacco.

Il 2 maggio 2025, la BBC ha pubblicato un articolo che analizza l’impatto dei prodotti a tabacco riscaldato sulla salute umana. Per l’occasione, l’emittente ha intervistato esperti indipendenti privi di conflitti di interesse con l’industria del tabacco, inclusi rappresentanti dell’Organizzazione mondiale della sanità. Ne è emerso un messaggio

Un CERN per l’intelligenza artificiale: siamo già in ritardo?

Sigla Eurovisione 1965

L'iniziativa InvestAI punta a riportare l'Unione Europea al passo nello sviluppo dell'intelligenza artificiale, ma ha grosse criticità. Ne parliamo con Giuseppe Attardi, già ordinario di Informatica dell'Università di Pisa e proponente di un "CERN per l'IA".

L'Europa del secondo dopoguerra aveva un problema: i principali centri di ricerca in fisica si trovavano negli Stati Uniti, dove i talenti avevano accesso a fondi e strumenti per portare avanti esperimenti anche piuttosto costosi. Un tipo di risorse che i singoli stati europei non erano in grado di offrire, ma che un ente internazionale avrebbe potuto mettere insieme. Un'idea che la delegazione francese alle Nazioni Unite aveva già sollevato nel 1946, in un'escalation politica che porterà alla nascita dell'odierno CERN.