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Buone idee per il futuro

Si è concluso venerdì 10 febbraio, presso l’Auditorium Levi dell'Università Statale di Milano, Future Recoded, programma voluto da Microsoft e Fondazione Cariplo e coordinato da Fondazione Filarete, finalizzato a stimolare le competenze scientifiche, tecnologiche e digitali degli studenti delle Università e scuole medie superiori.

La gerarchia di Ackermann

Ancora una volta, è uno scienziato il protagonista di questo romanzo di Giuseppe O. Longo (La gerarchia di Ackermann, Jouvence, Milano, 2016, pagg. 365, € 20,00),1 come già accadeva in Di alcune orme sopra la neve2 e L’acrobata.3 Ma qui il giovane fisico e il matematico nel pieno dell’attività scientifica lasciano il posto a una figura dolente e problematica di scienziato di mezz'età, spinto dagli eventi a gettare uno sguardo intenso sul passato e a tentarne un bilancio.

Galassie col vento nei capelli

Confessiamolo: in barba a ogni divieto, tutti noi almeno una volta ci siamo affacciati al finestrino di un treno in movimento e abbiamo sperimentato sul volto la potente azione dell’aria dovuta alla velocità. Si tratta di un fenomeno tutto sommato abituale, che possiamo sperimentare anche durante una corsa o una pedalata. In fisica viene definito ram pressure e lo si spiega chiamando in causa il fatto che il nostro moto non avviene nel vuoto, ma deve fare i conti con il gas atmosferico.

I test PISA fanno male alla scuola?

Che cos’è la scuola? La più grande risorsa per un Paese, l’investimento per il futuro della specie umana, un fenomeno sociale difficile da modellizzare e del quale è impossibile prevedere gli sviluppi futuri. La sua complessità impedisce di capire quale sarà l’impatto di una modifica seppur apparentemente superficiale, nel lungo periodo. In particolare alcuni docenti delle più influenti e importanti università del mondo si sono interrogati sugli effetti potenzialmente dannosi nel tempo dei test PISA (Programme for International Student Assessment).

L'antro dei disguidi

A Cuma c'è un luogo straordinario. Un tunnel scavato nel tufo lungo 130 metri alto cinque e largo due e mezzo. Ha forma trapezoidale, un accorgimento antisismico pensato dai primi colonizzatori greci in Italia che avviarono quest'opera circa 2600 anni fa.

Planimetria del cosiddetto Antro della Sibilla. Clicca sull'immagine per ingrandire.

Darwin Day Milano in diretta

Programma venerdì 10 febbraio

9.30 Tutti insieme appassionatamente
Maurizio Casiraghi, Università degli Studi di Milano-Bicocca, SIBE Marco Ferraguti, Università degli Studi di Milano, SIBE

L'Aquila riparte dal Gran Sasso Science Institute

Tra le 10.25 e le 11.25 di mercoledì 18 gennaio la terra ha tremato ancora nel centro Italia. Si sono susseguite tre scosse di magnitudo superiore a 5, con epicentro a 9 chilometri di profondità tra le province di Rieti e L’Aquila (i paesi più vicini sono Montereale, Capitignano e Amatrice). Le scosse sono state avvertite anche dai ricercatori del Gran Sasso Science Institute (GSSI) a L’Aquila, ma non sono stati presi dal panico.