Darwin e la rivincita della bellezza

L’orologiaio cieco animato da geni egoisti non esaurisce l’intero spettro della vita, in natura c’è spazio per il piacere, il lussureggiare e finanche per il gusto fine a se stesso. Per i darwinisti è giunto il momento di recitare una grande mea culpa, e il bello (è il caso di dirlo) è che il primo interlocutore cui i darwinisti devono porgere le scuse è proprio lui, Charles Darwin. Recensione de L’evoluzione della bellezza, di Richard O. Prum, edizione Adelphi.
Crediti immagine: Nick Athanas/Flickr. Licenza: CC BY-NC-SA 2.0
Bellezza è verità. Questo solo sulla Terra sapete, ed è quanto basta








