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February 2021

L’inquietudine dei dottorandi al tempo di Covid-19

La pandemia ha interrotto molte attività, e mentre le scuole (con l'eccezione delle superiori) hanno dovuto affrontare un intervallo relativamente breve, le università hanno subito chiusure particolarmente pervasive. I dottorandi sono tra quelli a maggiore rischio di vedere alterata, spesso in modo peggiorativo, la propria carriera professionale. Cosa può fare l'università per superare le difficoltà?

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La pandemia di Covid-19 ha bruscamente interrotto molte delle attività formative in tutto il mondo. Mentre le scuole materne, primarie e secondarie di primo grado hanno avuto interruzioni relativamente brevi, il sistema scolastico superiore e le università hanno subito il lockdown in modo pervasivo, pagando un prezzo particolarmente alto. Se da un lato politiche restrittive sono necessarie a mitigare la pandemia, la velocità con cui queste sono state attivate e la loro assolutezza hanno avuto conseguenze sul percorso di studio di molti, con conseguenze sia sul morale sia sulle finanze.

One Health: un approccio e un metodo non più rinviabili

Una sola salute per gli umani, gli animali e l'ambiente: è questo il senso dell'approccio One Health, che ora più che mai è urgente adottare: la sfida è metterlo in pratica attraverso una vera governance per la protezione e promozione della salute non più confinate in modo miope solo sulla salute umana

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La pandemia da SARS-CoV-2 è il più grande shock a livello globale degli ultimi decenni. Uno tsunami che ha causato milioni di vittime e ha devastato l’economia. Ma c’è almeno una lezione che possiamo trarre da questo annus horribilis?

Energie rinnovabili: nuovo affare o rivoluzione?

Secondo Our World in Data, le energie rinnovabili sono sempre meno costose, ma nonostante questo l'energia proviene ancora da carbone, petrolio e gas.

Quanto costa l’ambiente? Benché abbia un valore inestimabile, paragonabile a quello della sopravvivenza della nostra specie, in un articolo pubblicato lo scorso 1° dicembre Our World in Data viene riportata un’analisi sulla sostenibilità, non solo ambientale ma anche economica, delle energie rinnovabili rispetto a quelle da combustibili fossili (carbone, petrolio e gas), che ad oggi rappresentano circa il 79% della produzione energetica mondiale e circa l'87% delle emissioni totali di CO2.

Anticorpi monoclonali, un po' come l'acqua di Lourdes

Il 3 febbraio, la Commissione tecnico scientifica dell'AIFA ha dato il via libera condizionale a due tipi di anticorpi monoclonali contro Covid-19. Ma cosa sono esattamente gli anticorpi monoclonali e cosa sappiamo della loro efficacia contro il virus?

Si chiamano monoclonali gli anticorpi prodotti con tecniche di DNA ricombinante a partire da un unico tipo di linfociti prelevato dal plasma di un soggetto guarito da Covid-19. Così ingegnerizzati, gli anticorpi si specializzano su quel particolare tipo di antigene (la proteina spike), dando una risposta immunitaria molto forte (passiva e non attiva come col vaccino) verso il patogeno che la veicola. La protezione può durare settimane o anche mesi.

Gli effetti del ciclo mestruale svelati dai big data

Foto di Monica Kozub via Unsplash.

Se Homo sapiens ha trovato mille espedienti per proteggersi dal freddo, dalla fame, dalla malattia o dagli incerti della natura, se ha saputo esplorare e colonizzare tutte le terre, viaggiare nell’universo e inventare armi sofisticate per uccidere i suoi simili, è inevitabile constatare che le mestruazioni pertengono ancora all’irrazionale. Nonostante la sua banalità, il ciclo resta un fenomeno misterioso, circondato da leggende, superstizioni, reticenze e stereotipi la cui persistenza non può che stupire.

Un anno da (non) dimenticare. Non solo per la pandemia

Oltre alla pandemia, c'è un altro aspetto del 2020 da ricordare: a livello globale è stato infatti l’anno più caldo da quando esistono le misure (insieme al 2016) e costellato da numerosi eventi meteorologici estremi in ogni parte del globo. Carlo Cafaro, ricercatore all'Università di Reading (UK) ne passa in rassegna alcuni, evidenziandone le caratteristiche eccezionali e spiegando i possibili collegamenti con i cambiamenti climatici.

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L’anno appena concluso rimarrà indubbiamente nella storia. La pandemia da SARS-CoV-2, dichiarata tale dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) nel marzo 2020, sta ancora, purtroppo, mettendo a repentaglio la vita della popolazione mondiale. L’attenzione mediatica che giustamente ha ricevuto questa emergenza sanitaria sta rischiando purtroppo di far passare inosservato un altro importante motivo per il quale il 2020 è stato eccezionale.

Un metodo per lo studio dell’andamento provinciale dell’epidemia

Roberto Battiston propone un metodo per lo studio dell'andamento dell'epidemia da Covid-19 nelle province italiane.

La recente polemica sull’affidabilità del dato tramesso all’Istituto Superiore di Sanità da parte della regione Lombardia, dato utilizzato dalla Fondazione Bruno Kessler per calcolare l’indice $R(t)$, solleva la questione molto importante sulla qualità dei dati a disposizione per analizzare l’andamento dell’epidemia COVID-19.

In ricordo di Pietro Greco: riflessioni su conoscenza, informazione e comunicazione della scienza

Aldo Zollo ricorda Pietro Greco e il suo impegno per realizzare una società democratica fondata sulla conoscenza.

Immagine: Pixabay License.

Ho conosciuto Pietro durante un lungo ventennio di frequentazioni intorno alle attività di Città della Scienza di cui Pietro è stato un socio fondatore, e altri momenti di collaborazione come giornalista scientifico, tra cui le testate di Scienza in Rete e Radio3 Scienza.

Una pandemia di plastica

Mascherine, guanti, imballaggi e dispositivi monouso: così il Covid-19 riporta alla ribalta una ben nota questione ambientale. E le cose potrebbero persino peggiorare.

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“Protection vs pollution” è il titolo di una delle immagini scientifiche più belle del 2020, secondo il team artistico della rivista Nature. La foto è stata scattata dal fotografo Mohd Rasfan in Malesia e ritrae due scimmiette che tengono tra le mani una mascherina chirurgica.