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La decarbonizzazione del trasporto marittimo

La decarbonizzazione del trasporto marittimo

Nel 2022 il traffico marittimo internazionale è stato responsabile di circa il 2% delle emissioni globali di CO2. La strategia sulle emissioni di gas serra dell'Organizzazione marittima internazionale mira a raggiungere lo zero netto entro il 2050. Nel 2023 l’Unione Europea ha incluso il trasporto marittimo nel sistema ETS e ha lanciato l’iniziativa FuelEU Maritime. Negli Stati Uniti l’Inflation Reduction Act prevede un programma di finanziamenti per attrezzature o tecnologie portuali a emissioni zero. Sul fronte delle tecnologie per la decarbonizzazione un ruolo centrale lo ricoprono i biocarburanti e carburanti alternativi come ammoniaca e idrogeno, ma anche l’elettrico e l’eolico potranno avere un ruolo. Anche nei porti saranno necessarie nuove infrastrutture di rifornimento per consentire l’uso di carburanti alternativi.

Photo by Chris Pagan on Unsplash

Il 7 novembre 2022, durante la COP27, il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre e l’inviato speciale degli Stati Uniti per il clima John Kerry hanno lanciato la Green Shipping Challenge. L’iniziativa ha il fine di incoraggiare paesi, porti, aziende e altri attori nella catena del valore del trasporto marittimo a impegnarsi concretamente annunciando iniziative per la riduzione delle emissioni del settore.

Prevenire la violenza contro le donne è necessario già in adolescenza

Condividiamo l'articolo pubblicato su Percorsi di secondo welfare dedicato al report pubblicato da Fondazione Libellula, che analizza la violenza di genere nell'adolescenza e le possibili strategie d'intervento.

Crediti immagine: Mika Baumeister/Unsplash

“È violenza contro le donne ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà che avvenga nella vita pubblica o privata”. Così recita l’art. 1 della Dichiarazione ONU sull’eliminazione della violenza contro le donne.

Il più potente Gamma-Ray Burst cosmico mai registrato ha modificato l’alta ionosfera terrestre

Lo studio di un gruppo di ricerca italiano, pubblicato su Nature Communication, dimostra che esplosioni cosmiche possono temporaneamente danneggiare lo schermo naturale che ci protegge dalle radiazioni solari.

Crediti immagine: ESA/XMM-Newton/M. Rigoselli (INAF)

Il 9 ottobre 2022, alle 15:21, tutti gli osservatori spaziali di alta energia in orbita attorno alla Terra e nello spazio interplanetario hanno rivelato il più forte lampo di raggi gamma (GRB) mai osservato: era il risultato dell’esplosione di una supernova distante 1,9 miliardi di anni luce da noi. Questo evento, denominato dagli astrofisici GRB221009A, è risultato essere uno dei più brillanti arrivati sulla Terra negli ultimi 10.000 anni.

Premi Nobel e top-cited scientist: le donne sono ancora poche

Patrizia Caraveo indaga la disparità di genere tra le premiate Nobel e le top cited scientist: in entrambi i campi, il minor numero di donne rispetto agli uomini è ancora evidente, ma ci sono segnali di miglioramento.

Crediti immagine: Immagine di Freepik

Quando si parla della disparità di genere nella scienza salta immediatamente all’occhio la straordinaria esiguità del numero delle scienziate premiate con il Nobel. Questa semplicissima infografica riunisce i dati della presenza femminile tra i premi Nobel in Fisica, Chimica, Medicina Letteratura Pace ed Economia:

Quanto ne sanno gli italiani di cure palliative?

È sempre più diffusa, nell'opinione pubblica, la consapevolezza sul significato di cure palliative e sugli obiettivi di intervento. Tuttavia, evidenzia un'indagine commissionata a Ipsos dall'associazione Vidas, serve aumentare ulteriormente il livello di conoscenza nella popolazione così come nel personale medico. 

Immagine di copertina creata con DALL E

Quando il quadro clinico di Pelé, la leggenda brasiliana del calcio, ha iniziato a peggiorare in maniera irreversibile, anche sui motori di ricerca si è assistito a un crescente interesse verso l’argomento “cure palliative”: a favorire la curiosità dei media internazionali ha contribuito il misterioso dettaglio della notizia lanciata a inizio dicembre 2022 da un quotidiano di San Paolo, secondo cui l’ex calciatore sarebbe stato posto a cure palliative in quanto non

Instagram parla meglio di clima, ma non è immune dal negazionismo climatico

Il nuovo aggiornamento dell'Osservatorio di Pavia sui media e il clima relativo al quadrimestre maggio-agosto 2023. Si parla più di crisi climatica, probabilmente a causa delle alluvioni, incendi, ondate di calore dell'estate, e di altre notizie a sfondo ambientale. Però aumenta anche il negazionismo. Anche Instagram, che pare performare meglio dei quotidiani e dei telegiornali, non ne è immune.

Immagine: elaborazione dell'autore da immagini Pixabay

Gli eventi riconducibili alla crisi climatica avvenuti in estate hanno fatto crescere l’attenzione mediatica verso il tema. Il cambiamento climatico è senza dubbio la sfida del secolo, visti gli impatti che ha sul benessere umano globale: ci mancherebbe che non se ne parli. Però, nonostante l’alluvione in Emilia-Romagna, le varie ondate di calore, gli incendi in Sicilia e le notizie sui record globali di temperatura e simili, il mondo dell’informazione non è ancora sufficientemente attrezzato per parlare adeguatamente di clima.

Azione per il clima: i piani vanno piano

Now later

Secondo l’ultimo report UNFCCC, i piani nazionali di azione per il clima rimangono insufficienti per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi Celsius e raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi.  La Corte dei conti europea riferendosi agli obiettivi climatici ed energetici fissati per il 2030 parla di “poche indicazioni sul fatto che le azioni per raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici del 2030 saranno sufficienti”. Anche sul fronte dell’adattamento si registrano rallentamenti, come spiega l’Adaptation Gap Report 2023, il fabbisogno di finanziamenti per l’adattamento nei paesi in via di sviluppo è da 10 a 18 volte superiore agli attuali finanziamenti pubblici internazionali.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Secondo l’ultimo report UNFCCC, pubblicato il 14 novembre, i piani nazionali di azione per il clima rimangono insufficienti per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi Celsius e raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi.

Undici anni di scritti per Scienza in rete a firma Pietro Greco: l’e-book

Una libreria di libri antichi

Undici anni di scritti per Scienza in rete, a firma Pietro Greco. Questo e-book raccoglie 240 dei suoi migliori articoli, dall'ambiente alla fisica, dalle biografie di scienziati al rapporto tra scienza e società, dall’epistemologia alla politica della ricerca. Greco è stato un giornalista scientifico che ha contribuito più di altri alla promozione del concetto di «società della conoscenza», cercando di accrescere l’interesse per la scienza in un'Italia non sempre attenta ai bisogni e all’importanza della ricerca.

Immagine Pixabay

Pietro Greco ha scritto per Scienza in rete oltre 350 articoli, dall’anno della sua fondazione nel 2009. Dopo la sua scomparsa a dicembre 2020, su idea di Luca Carra ed Eva Benelli, abbiamo deciso di raccoglierne alcuni in un libro. Il lungo processo di selezione e confronto ha portato a circa 240 articoli.

La pillola per chi, la pillola perché

Dopo sei mesi persi per confermare quello che già si sapeva e cioè che offrire la pillola anticoncezionale in forma gratuita a tutte le donne è possibile e auspicabile, non sappiamo se questo succederà davvero, né quando. Perché quello che si è perso per strada è una politica capace di supportare una sessualità libera e felice che si possa coniugare con una genitorialità altrettanto felice e responsabile.

Immagine di copertina creata con DALL E

Tanto tuonò che piovve. Lo scorso 16 novembre, la Cts, la Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco, si è espressa infine sulla decisione se rendere gratuito l’accesso alla pillola anticoncezionale a tutte le donne in età fertile presenti sul territorio italiano. Lo ha fatto ribadendo che l’eventuale scelta della gratuità non può che essere di natura economica e politica, perché non esistono motivi tecnici o scientifici che lo impediscano.

PRISMA, una rete di monitoraggio di meteoriti con la citizen science

Il progetto PRISMA mira a creare una rete italiana di telecamere e coinvolgere licei, università, enti di ricerca, musei e associazioni astrofile per monitorare meteore brillanti e meteoriti per determinarne orbite e zone di caduta e studiare la loro composizione. 

Nell'immagine: meteorite Matera. Crediti: PRISMA/INAF

Da qualche anno in Italia è possibile, tramite la citizen science, entrare in contatto diretto con un corpo extraterrestre, non solo attraverso la sua osservazione ma andando a cercarlo in prima persona nella zona di caduta. Come? Grazie al progetto di ricerca Prima Rete Italiana per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera (PRISMA), coordinato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica con il supporto della Fondazione CRT.