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Le ritrattazioni degli articoli scientifici sono un problema in continua crescita

Anche a causa del contributo dell'intelligenza artificiale, il problema degli articoli scientifici clonati, o costruiti su dati fasulli, è in continua crescita.

Crediti immagine: Tim Wildsmith/Unsplash

Nel nostro mondo accademico molto competitivo, dove chi vuole avere delle possibilità di fare carriera deve mostrare di avere prodotto molte pubblicazioni, sta diventando sempre più macroscopica la presenza di articoli costruiti su dati fasulli, oppure cloni di altri articoli, magari degli stessi autori.

Le scienziate raccontate con un gioco: un libro bello anche da regalare

Pensato per bambine e bambini, ma in fondo godibile anche per gli adulti, La scienza? Un gioco da ragazze! dà voce a 27 scienziate che raccontano in modo divertente, e anche emozionante, la loro storia. Per ognuna di loro una scheda offre spiegazioni e spunti di approfondimento (libri, film o podcast) sulla materia che hanno studiato, oltre a spazio per la creatività, invitando le piccole lettrici e i piccoli lettori a scrivere o disegnare sul libro stesso, personalizzandolo. In più, insieme al libro ci sono 54 carte per un “memory game” tutto in chiave femminile.

Ipazia, che ha sempre avuto la passione per osservare il cielo notturno. Maria Gaetana Agnesi, che si annoia con le bambole e ama la matematica. Ada Lovelace, che immagina il codice oggi utilizzato per programmare i computer. Mary Anning, che scopre fossili sulle scogliere. Eva Mameli, che parla con le piante ed è la prima donna a ottenere una cattedra di Botanica (oltre che la mamma di Italo Calvino, lo scrittore che ha trasformato la scienza in poesia).

Di chi è lo spazio?

In vigore fin dal 1967, il trattato sullo spazio extra-atmosferico è il quadro normativo di riferimento del diritto aerospaziale. A fine novembre, è stato il protagonista della UN Conference on Space Law and Policy - The Outer Space Treaty for the 21st Century, durante la quale i primi 12 articoli sono stati approfonditi per gli aspetti sia tecnici sia politici ed economici. Per esempio, cosa significa rivendicare la proprietà di risorse nello spazio?

Crediti immagine: NASA/Unsplash

Il 25 giugno 1967, negli EMI Studios di Londra, i Beatles cantavano per la prima volta All You Need Is Love durante Our World, il primo programma televisivo trasmesso in mondovisione. Poco tempo prima era uscito il loro ottavo album, Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, considerato uno dei più importanti della storia del rock. Lo stesso anno, la prima missione con equipaggio del programma Apollo, destinato a portare i primi due uomini sulla Luna, si concludeva nel peggiore dei modi.

Ma 1,5 gradi è ancora un obiettivo realistico? 

Nella foto: Simon Stiell, Executive Secretary di UNFCCC (UNclimatechange, CC BY-NC-SA 2.0 DEED)

Keep 1.5 within reach, “tenere gli 1,5 gradi a portata di mano”. Questo lo slogan con cui si è aperta la COP28, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si è appena conclusa a Dubai. La fattibilità di questo obiettivo, però, oggi pare incerta più che mai, anche se molti consideravano questo proposito troppo ambizioso fin dalla prima proposta.

COP28: tocca al petroliere dire addio ai fossili

Fonte: UNFCCC.

Doveva essere un petroliere a dire addio ai fossili, come il tabagista a spegnere l’ultima sigaretta e l’alcolista a rinunciare al Negroni. E così è stato: per la prima volta in una Conferenza delle parti delle Nazioni unite sul clima, dichiariamo nero su bianco di voler abbandonare carbone gas e petrolio. La COP28 si è tenuta Dubai in uno dei Paesi più dipendenti dalle fonti fossili, ed è stata coordinata dal peraltro abilissimo Sultan al-Jaber, presidente della più grande compagnia petrolifera, la ADNOC.

Sanità più sostenibile: cinque raccomandazioni per i medici di medicina generale

Un piattino pieno di compresse di un farmaco bianco tra due foglie verdi

Incoraggiare scelte mediche appropriate non solo perché basate sulle evidenze scientifiche, ma anche perché il più possibile sostenibili per l’ambiente. Sono uscite quest’anno cinque raccomandazioni per i medici di medicina generale, stilate dall’ISDE. Il contesto è l’iniziativa Green Choosing Wisely Italy, che focalizza la ormai consolidata riflessione sulle scelte mediche dello storico progetto Choosing Wisely sugli aspetti più legati alla sostenibilità ambientale. 
Crediti immagine: The tonik/Unsplash

Da quest’anno il progetto Fare di più non significa fare meglio - Choosing Wisely Italy di Slow Medicine ha scelto di focalizzare l’attenzione sul tema della sostenibilità ambientale, per una sanità più sostenibile per il Pianeta, lanciando Green Choosing Wisely Italy, in collaborazione con l’ISDE – Associazione medici per l’ambiente.

"Io le patate le bollo vive", il saggio dedicato alla sperimentazione animale

Un saggio tanto conciso quanto completo sulla realtà italiana ed europea della sperimentazione animale: Io le patate le bollo vive (Giulio Einaudi editore, 2023), di Roberto Sitia e Giuliano Grignaschi, offre una panoramica sull’uso degli animali nella ricerca, non solo trattandone per esempio gli aspetti scientifici e normativi ma guidandoci anche in una riflessione etica.

Crediti immagine: 7768740/Pixabay

Quello della sperimentazione animale è un tema che non solo genera tutt’oggi dibattito ma che rimane al cuore della ricerca scientifica. Infatti, gli animali sono ancora fondamentali per lo studio di meccanismi e dinamiche fisiologiche e patologiche, ma non per questo a ricercatori e ricercatrici “fa piacere” usarli. Capire come ridurne l’impiego, e anche come riuscire a valutare sempre meglio se la procedura in corso sta causando sofferenza e stress all’animale sono due aspetti oggi cruciali quando si parla di sperimentazione animale.

L’economia globale deve diventare più democratica

Partendo da quanto indicato nel rapporto Time for Global Public Investment, percorriamo le modifiche che si dovrebbero apportare all'economia mondiale per maggiori benefici diffusi. Dall'unione fiscale globale a una tassa sui patrimoni, da una struttura più partecipata a investimenti pubblici più massicci.

Foto di Aedrian su Unsplash

Con l’avvio della COP28, tornano sotto i riflettori i temi della finanza climatica e dell’economia globale. Esistono tra le varie cose una serie di fondi internazionali per coprire questa o quella spesa, dal Green Climate Fund al Loss and Damage e altri. Oggi spendiamo circa 1100 miliardi di dollari all’anno per il clima. Dovremmo spenderne tre volte tanto, secondo le stime internazionali, come scrive Carlo Carraro su Foresight.