La brutta fine di una cattiva legge
Il 22 maggio la Corte Costituzionale non ha dichiarato illegittima la norma che vieta qualsiasi forma di fecondazione eterologa in Italia. Alla luce di altre sentenze che, negli anni passati, hanno demolito uno dopo l’altro i pilastri della legge 40, la decisione sembrava poter andare nella direzione opposta. E tuttavia la Consulta non poteva agire diversamente, perché fra il ricorso delle coppie l’avevano interpellata e la conclusione del procedimento è intervenuta una sentenza della corte di Strasburgo, che, modificando un precedente