fbpx August 2019 | Scienza in rete

August 2019

Sabin, per non dimenticare perché si vaccina

Il vaccino sviluppato da Sabin si assume per via orale, e può essere messo su una zolletta di zucchero per renderlo più appetibile ai bambini. Crediti: Wellcome Images/Wikimedia Commons. Licenza: CC BY 4.0

Albert Bruce Sabin, padre dell'omonimo vaccino contro la poliomielite, è nato 113 anni fa. Simonetta Pagliani ne ripercorre la storia della vita e degli studi, studi che hanno portato a una delle armi grazie alle quali il virus è stato eradicato in molti Paesi - e che resta consigliata nei Paesi ancora a rischio di epidemie. Per consentirne la massima diffusione possibile, Sabin non volle brevettare il suo vaccino: rinunciò ad arricchirsi per mantenerne il prezzo accessibile, contribuendo a salvare un enorme numero di vite

Corvidi, il controllo volontario della vocalizzazione

Una cornacchia nera (Corvus corone) mentre emette una vocalizzazione. Crediti: Tobias Macht

Un nuovo studio indaga la capacità dei corvidi di controllare volontariamente la vocalizzazione, che in questi uccelli è estremamente elaborata e ha un ruolo fondamentale nella comunicazione. I ricercatori hanno addestrato alcune cornacchie nere a emettere una vocalizzazione in risposta a uno stimolo visivo, dimostrando che è sotto il controllo volontario: tale risultato, oltre a confermare quanto sia sofisticato il sistema cognitivo dei corvidi, permette di comprendere meglio l'evoluzione del controllo vocale

Progetto Lightup, il Gruppo 2003 per la ricerca scientifica esprime solidarietà ai colleghi minacciati dagli animalisti

Roma, 26 agosto 2019 – Il Gruppo 2003 per la ricerca esprime la sua solidarietà ai ricercatori Marco Tamietto, Luca Bonini e agli altri colleghi periodicamente minacciati dagli animalisti per sperimentazioni del tutto legittime e cruciali, come il progetto Lightup, finanziato dall’European Research Council.

Il Gruppo 2003 ribadisce la necessità di ricorrere ove utile alla sperimentazione animale, penalizzata in ogni modo in Italia sia per la modalità in cui è stata recepita la direttiva europea 63/2010, sia per il carico di burocrazia e gabelle tese a scoraggiarla.

L'uso dei bot nel dibattito sui migranti

Crediti: geralt/Pixabay. Licenza: Pixabay License

I social media sono oggi il canale privilegiato per la diffusione di informazioni e gli account automatizzati, noti anche come social bot, o semplicemente bot, contribuiscono sempre di più a questo processo. Utilizzando Twitter come punto di riferimento, abbiamo analizzato il traffico scambiato, nell'arco di un mese di osservazione, sul tema del flusso migratorio dal Nord Africa all'Italia. L’analisi evidenzia come proprio i bot giochino un ruolo importante nello scambio di contenuti significativi: nodi cosiddetti hub (cioè in prima approssimazione gli account con più connessioni uscenti) hanno tra i loro follower un alto numero di bot. Inoltre, è emerso che alcuni degli hub, ai quali può essere assegnata la stessa tendenza politica, condividono diversi bot come follower: gli hub e le loro squadre di bot si uniscono per aumentare la visibilità e l’impatto dei loro messaggi

La ricerca scientifica per un sistema sanitario intelligente

La sanità è ormai in grado di raccogliere i frutti della rivoluzione della medicina molecolare e dell’intelligenza artificiale per migliorare efficacia e precisione della pratica clinica. Negli Stati Uniti questa rivoluzione digitale della sanità è già in corso, con esiti che saranno importanti sia nel campo della assistenza sia in quello della ricerca. E in Italia? Luigi Tavazzi, cardiologo e scientific advisor del GVM Care and Research analizza, in questo capitolo del Libro Bianco, la situazione della digital health, della medicina personalizzata e di precisione

Nel futuro della fibrosi cistica: rendere la medicina di precisione medicina personalizzata

Crediti: HeungSoon/Pixabay. Licenza: Pixabay License

Come mettere insieme medicina di precisione e medicina personalizzata? Un esempio lo fornisce un recente articolo di Science che sottolinea la pleiotropia del gene CFTR, il gene che causa la fibrosi cistica. Lo stesso gene, cioè, manifesta effetti multipli a seconda dell’individuo, che vanno curati personalizzando le terapie rivolte al gene o alla proteina difettosa che codifica.

Il caso della dinamica delle folle

Crediti: Free-Photos/Pixabay. Licenza: Pixabay License

Diversi esempi negli ultimi anni hanno testimoniato come a volte la dinamica delle folle possa sfuggire al controllo degli addetti alle situazioni di crisi. Per limitare il rischio, è necessario uno studio scientifico e rigoroso della dinamica di molti soggetti interagenti, dove i comportamenti individuali conducono a dinamiche collettive non immediatamente prevedibili. I modelli matematici hanno un ruolo importante in questi studi: a loro si chiede di prevedere la densità numerica della folla, il numero di soggetti per metro quadrato, tenendo conto sia della geometria sia della qualità dei percorsi che possono variare molto nel tentativo di raggiungere le vie di fuga; inoltre, è necessario tener conto di come il livello di stress si propaghi nella folla e modifichi il comportamento degli individui, considerando che livelli elevati di stress agiscono contro la sicurezza fisica, in quanto favoriscono il crearsi di zone a elevata densità

La costante problematica

Splendida immagine della Nebulosa di Andromeda (M31). Nel 1925 Edwin Hubble identificò in questa galassia una stella variabile della classe delle Cefeidi e riuscì a determinarne la distanza. La scoperta pose fine al grande dibattito sulla natura delle galassie e indicò che l’Universo era molto più grande della Via Lattea. La cosmologia osservativa muoveva i primi passi. Crediti: Adam Evans

La costante di Hubble descrive la velocità d'espansione dell'Universo e, dunque, dice quanto a ritroso nel tempo si debba andare per arrivare all’Universo tutto racchiuso in quello che Lemaître, astronomo gesuita belga, amava definire “atomo primigenio”. Il problema è che differenti e indipendenti metodi di stima della costante di Hubble conducono a valori diversi, e il divario oggi è tale da non poter essere considerato frutto del caso. Claudio Elidoro ne parla con il cosmologo e divulgatore Amadeo Balbi.

Ricerca e innovazione in Italia

Crediti: mwooten/Pixabay. Licenza: Pixabay License

Ricerca e innovazione in Italia sono a un punto di svolta: si sono aggravate le debolezze tradizionali, quali la bassa intensità di ricerca e sviluppo o la scarsa presenza nei settori dell'alta tecnologia, e gli effetti della crisi hanno introdotto ulteriori fragilità. Leopoldo Nascia e Mario Pianta, in questo capitolo del Libro Bianco, analizzano la situazione

Editing genomico: maneggiare con cura

Crediti: Elias Sch./Pixabay. Licenza: Pixabay License

Le considerazioni finali di Ernesto Carafoli ed Enrico Bucci sulle tecniche di gene editing, e in particolare sull'uso di CRISPR nel caso delle gemelle cinesi. Moratorie o regolamenti repressivi, concludono, non saranno efficaci: se qualcosa è scientificamente realizzabile, prima o poi qualcuno la realizzerà. Occorrerà, con molta umiltà e molta pazienza, lavorare, lavorare, e ancora lavorare sul genoma per comprenderne appieno il funzionamento; e solo allora passare alla pratica, avendo però ben presente che gli effetti inaspettati sono sempre in agguato