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I farmaci omeopatici avranno la «patente»?
CERN: l'LHC funziona
Dopo 14 mesi di forzata inattività il Large Hadron Collider del CERN di Ginevra, l’acceleratore più potente del mondo, ha ripreso a funzionare. Da ieri sera alle 22 i fasci di particelle hanno ricominciato a circolare in senso orario nell’enorme macchina, che l’anno scorso un guasto aveva messo fuori servizio dopo solo nove giorni dall’inizio della sua attività.
“Portare l’energia del Sole sulla Terra”
Si parla tanto di nucleare, pro e contro, favorevoli o contrari. Ma di che nucleare stiamo parlando? Quasi sempre ci riferiamo alle centrali a fissione, quelle così discusse per le scorie altamente radioattive. Raramente prendiamo in considerazione un’altra reazione, la fusione nucleare, come fonte di energia.
di LAURA FEDRIZZI
Buchi neri di mezza taglia
Da anni gli astronomi possiedono prove più che sufficienti dell'esistenza sia dei buchi neri supermassicci nascosti al centro delle galassie che di quelli di piccola massa di origine stellare. Ci sono invece grosse difficoltà a ottenere indizi conclusivi sui buchi neri di taglia intermedia, la cui massa spazia da un centinaio a diecimila volte quella del nostro Sole.
On line sul sito
Diretta web
Rischio antropogenico
Il museo su smartphone
Chi l'ha detto che il mondo dei musei è polveroso? Una delle più note case-museo italiane - il Poldi Pezzoli di Milano - ha stretto un accordo con la Fondazione IBM Italia per realizzare una versione per smartphone del sito del museo (già in passato realizzato in collaborazione con la fondazione), in modo da poterlo utilizzare come audioguida personale scaricando gratuitamente i contenuti mp3 che il Museo e Acousticguide mettono a disposizione dei visitatori.
In volo senza offsetting
La società americana "Responsible Travel" era stata la prima a dare l'opzione ai viaggiatori di pagare 4 dollari per controbilanciare la CO2 emessa col proprio volo, destinando la quota a progetti compensativi (es. piantare alberi in Africa). Questa pratica, cosiddetta di carbon offsetting, è stata poi seguita da altre compagnie aeree, hotel e operatori turistici.
Peer review per meritarsi i fondi
Mentre si toglono 80 milioni di euro alla ricerca in Italia, con l'altra si stabilisce che "almeno il 7% del fondo ordinario per la ricerca" verrà assegnato su basi meritocratiche, misurando cioè le performance scientifiche. Tutto ciò dal 2011 perché si sa, non è il caso di correre... Tommaso Maccacaro, Giovanni Dosi e Pier Mannuccio Mannucci (del Gruppo 2003) commentano variamente la misura, sottolineando che in altri sistemi il finanziamento su basi di merito (affidandosi quindi alla peer-review delle pubblicazioni) riguarda il 100% del fondo.