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Ragazzi, leggete Primo Levi!

Talvolta, il ricordo di alcuni libri può rimanere strettamente legato alle circostanze in cui li abbiamo letti. Nelle prime settimane di quarantena, quando l’appuntamento più atteso era quello delle ore 18 con la Protezione Civile per avere notizie sull’avanzare della pandemia, chi scrive ha avuto tra le mani “Primo Levi. La chimica delle parole” di Paolo Di Paolo (La Nuova Frontiera, 2019).

Equivoci virali

Alberto Zangrillo, San Raffaele di Milano.

Mi è successo nella mia casa in campagna: entravano delle formiche da una trave del tetto nella stanza da bagno e per più giorni ho cercato di bloccarle con dell’insetticida. Giorno dopo giorno, si stavano diradando tanto da farmi credere di essere sparite e quindi che ormai fosse il caso di smettere con l’insetticida. Al ritorno dopo due weekend, ahimè, la brutta sorpresa: il bagno ne era totalmente invaso e ho dovuto fare un intervento ben più radicale nel sottotetto.

Lezioni di una pandemia: note per la ripartenza e il cambiamento

Didascalia: Sigmund Freud, David Černy, Praga. Foto di Renata Tinini.

La fase 2 della pandemia Covid-19 sta gradualmente, e faticosamente, procedendo in Italia. Nello stesso tempo, sta riprendendo l’attività dei servizi sanitari. Man mano risulta evidente la perdita di salute che ha colpito, e colpirà come effetto collaterale, la popolazione più fragile.

I polmoni dopo l’uragano Covid

Tutti i mezzi di comunicazione hanno dato grande rilievo all’intervento di sostituzione polmonare magistralmente e pionieristicamente effettuato su un ragazzo diciottenne (quindi, fortunatamente, su un organismo in partenza sano) dall’equipe di Chirurgia toracica e Trapianti di polmone del Policlinico di Milano, diretta da Mario Nosotti; un intervento del genere è stato tentato solo in pochi altri casi in Cina e in un singolo caso a Vienna, la scorsa settimana.

La promozione della salute è cruciale per la fase 2

Antonella Bena raccoglie e analizza alcuni degli aspetti più importanti da considerare per avere un efficace coinvolgimento delle comunità nella fase 2, una delle condizioni individuate come fondamentali dall'OMS.
Crediti immagine: MetsikGarden/Pixabay. Licenza: Pixabay License

Tra le condizioni necessarie per sostenere la fase 2, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) individua il pieno coinvolgimento delle comunità. Le persone dovrebbero comprendere cosa significa passare dal rilevamento e trattamento dei casi gravi al rilevamento e isolamento di tutti i casi. La fase 2 rappresenta una “nuova normalità” nella quale le misure di prevenzione devono essere mantenute e tutti gli individui della comunità hanno un ruolo importante nel realizzarne e facilitarne l’attuazione.

Anche la ricerca scientifica ha bisogno di una "ripartenza"

Prenzlauerberg, Berlino. Foto di Renata Tinini.

Ora che si "riparte", diventa importante farlo con il piede giusto. Anche nel campo della ricerca scientifica, che in questo periodo di Covid-19 si è mostrata così cruciale. Anche a laboratori chiusi, i ricercatori di tutto il mondo hanno contribuito con una inaspettata quantità di lavori scientifici sul nuovo coronavirus.

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Epidemiologi, giuristi e avvocati alla prova della pandemia

La lettera sottoscritta da un gruppo di giuristi e avvocati e rivolta al Presidente del Consiglio solleva ancora una volta alcuni temi che sono stati ripetutamente discussi nelle ultime settimane, e cioè presunte gravi violazioni dei diritti costituzionali da parte del governo. Pensiamo che sia importante replicare per evitare che anche questa polemica si trasformi in un “sentire comune” di parte dell’opinione pubblica e che vanifichi le indispensabili iniziative volte a contenere l’epidemia.

Con la quarantena non si arriva a emissioni zero

Uno studio pubblicato su Nature Climate Change ha stimato una possibile riduzione delle emissioni di CO2 tra gennaio e aprile 2020, correlata alla chiusura da Covid-19; un contributo però ben poco significativo alla lotta alle emissioni, se non affiancato da un solido piano di decarbonizzazione.
Crediti immagine: Paolo Chieselli/Pixabay. Licenza: Pixabay License

Quanto ha contribuito la chiusura forzata causata da Covid-19 alla riduzione delle emissioni di CO2? Non sappiamo monitorare le emissioni di biossido di carbonio in tempo reale, a differenza della concentrazione dei vari inquinanti atmosferici; spesso, le emissioni di CO2 annuali sono riportate anche a molti mesi di distanza dalla fine dell’anno in questione.

Anche l'immunità risente dell'età

Salvo rare eccezioni, i bambini rispondono meglio degli adulti all'infezione da SARS-CoV-2. Quest'osservazione ha dei precedenti nei casi di SARS e MERS; ma da cosa potrebbe dipendere la diversa risposta dei bambini? In che modo l'età influenza il nostro sistema immunitario?
Crediti immagine: Myo Min Kyaw/Pixabay. Licenza: Pixabay License

Si è visto che anche in Italia, come nel resto del mondo, i bambini, salvo rare eccezioni, rispondono all’infezione da virus SARS-CoV-2 meglio degli adulti (i quali, a loro volta, sviluppano meno degli anziani forme letali di Covid-19). Secondo l’analisi di Epicentro basata su un campione di 31.096 pazienti positivi deceduti, l’età media di chi è morto è 80 anni, di quasi 20 anni più alta del totale di quelli diagnosticati infetti (62 anni).