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June 2025

PNRR e precariato: una lettera aperta per salvare la ricerca

disegno di un laboratorio abbandonato

Pubblichiamo l'appello urgente che ricercatori e ricercatrici PNRR lanciano alle istituzioni per evitare l’espulsione di massa dal sistema universitario: serve un piano straordinario di reclutamento per garantire continuità, valorizzare le competenze e tutelare il futuro della ricerca pubblica.

Onorevole Ministro Bernini,
Onorevole Presidente del Consiglio Meloni,
Onorevoli Membri della 7ª Commissione permanente (Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport) della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica,
Onorevoli Parlamentari della Repubblica Italiana,

Visti negati: come le politiche migratorie minano la sanità USA (e non solo)

un passaporto e uno stetoscopio su un tavolo

Il caso Harvard, con la revoca della certificazione SEVP voluta dall’amministrazione Trump, ha messo in luce la vulnerabilità del sistema sanitario statunitense, che dipende in modo cruciale da medici e infermieri stranieri. Una fragilità che riguarda anche l’Italia e altri paesi d’Europa, alle prese con carenze di personale e ostacoli all’integrazione dei professionisti immigrati

Un articolo pubblicato questo mese su JAMA e firmato da Jeremy W. Jacobs, immunologo della Vanderbilt University e da Allison P.

Ricerca negli USA: il valore della collaborazione internazionale

una fila di laureati statunitensi di schiena

È periodo di cerimonie di laurea negli Stati Uniti, che però rischiano di perdere la loro leadership nella ricerca biomedica. I tagli ai fondi e il clima politico ostile minacciano un modello fondato sull'inclusione e sull’eccellenza globale, con effetti che potrebbero essere incalcolabili, tanto per la scienza (e quella autentica non ha frontiere) quanto per la società.

È tempo di cerimonie di laurea, qui negli Stati Uniti. Università pubbliche e private in tutto il paese celebrano i propri neo-laureati, laureati magistrali e dottori di ricerca (Philosophiae Doctor o PhD, il titolo di studio più avanzato). Chiunque partecipi a una di queste cerimonie può constatare che sia studenti sia docenti provengono da paesi di tutto il mondo. Circa la metà dei PhD e il 29% dei medici che conducono attività di ricerca negli Stati Uniti sono immigrati.

Test d’ingresso a medicina: dal caos al disastro, cronaca di una riforma

immagine di un quiz che si sgretola

Il nuovo test d’ingresso a medicina, presentato come la fine del numero chiuso, mantiene invece molte delle criticità passate e ne aggiunge di nuove: selezione nozionistica, guerra tra studenti e percorsi stressanti. È una riforma che rischia di compromettere la qualità della formazione medica e la salute pubblica.

Erano numerosi i colleghi che, come il sottoscritto, pensavano non sarebbe stata fatta. Era troppo improbabile e dannoso il piano del governo per riformare le procedure di reclutamento degli studenti di medicina, che percolava nei canali mediatici. E invece eccola, in tutta la sua assurdità e perversione, la riforma dell’ingresso a medicina voluta da una classe politica che conosce un solo principio, quello del marchese del Grillo: «Io sono io e voi non siete un c…o». 

Premio giovani ricercatrici e ricercatori edizione 2025 (bando)

Bando del Premio giovani ricercatrici e ricercatori 2025

Il Gruppo 2003 per la ricerca scientifica indice la quarta edizione del “Premio giovani ricercatrici e ricercatori edizione 2025” per promuovere l’attività di ricerca e richiamare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sulle nuove generazioni di scienziate e scienziati, risorsa preziosa per il futuro del nostro Paese. 

Difendiamo le università dagli assalti trumpiani, ma ripensiamo il loro ruolo sociale

I provvedimenti dell’amministrazione Trump contro il sistema universitario e della ricerca sono una inaccettabile violazione della libertà di ricerca e insegnamento. Ma c’è da chiedersi perché queste politiche abbiano un ampio consenso in una parte rilevante dell’opinione pubblica americana: una ragione profonda ha a che vedere con la crescente polarizzazione sociale della società americana e vede nelle università, soprattutto quelle più prestigiose, uno dei fattori che hanno ad essa contribuito. 

Inizio con una premessa fondamentale: i provvedimenti dell’amministrazione Trump contro il sistema universitario e della ricerca sono un'inaccettabile violazione della libertà di ricerca e insegnamento, una grave minaccia alla libera circolazione delle idee, e sono anche una manifestazione di miope stupidità di un’amministrazione che sembra non comprendere il ruolo che queste università (anche e soprattutto grazie alla loro apertura internazionale) hanno avuto nella costruzione della potenza tecnologica, economica, militare e culturale degli Stati Uniti.

La mirabolante avventura dell’anatomia umana: viaggio alla scoperta di chi siamo

Rembrandt, Lezione di anatomia del dottor Nicolaes Tulp

Dalla dissezione alle cere anatomiche, dalla Grecia antica all'Oriente: "La mirabolante avventura dell’anatomia umana" (edizioni Dedalo) racconta una storia affascinante e complessa, in cui medicina e arte si intrecciano per rivelare i segreti del corpo e della nostra umanità

Nonostante per alcune persone la dissezione umana sia una pratica che incute timore, è stata fondamentale per comprendere il funzionamento del nostro corpo e per imparare a curarlo. Le conoscenze dell’anatomia umana sono state un terreno fertile da cui hanno attinto le discipline mediche ma anche numerose discipline artistiche, rivelando come questa materia affronti aspetti interiori importanti.

Consiglio superiore di sanità: chi sono i nuovi membri e cosa manca

la sede del Ministero della Salute

Dopo mesi di attesa è stata nominata la nuova composizione del Consiglio superiore di sanità. Un’occasione per riflettere su priorità e criticità della sanità pubblica italiana: tra esclusioni, squilibri di genere e territoriali, e l’urgenza di affrontare disuguaglianze e diritti dimenticati.

In copertina: la sede del Ministero della Salute. Fonte: Captain Raju/Wikimedia Commons. Licenza: CC BY SA 4.0

Dopo due proroghe e un’attesa durata qualche mese, il Ministero della Salute ha rilasciato finalmente la lista dei 30 membri non di diritto nominati a far parte del 21° Consiglio superiore di sanità (CSS). Il CSS è l’organo consultivo del ministro della Salute: un attore istituzionale, quindi, che può avere un peso importante nell’orientare le scelte per la salute del Paese. Un attore con una lunga storia.

Emissioni di gas serra: un'altra buona ragione per non farsi la guerra

aerei in volo

Le emissioni del settore militare potrebbero rappresentare circa il 5,5% delle emissioni globali, ma le stime sono imprecise perché i dati militari sono coperti da segreto o comunicati con diffidenza. In ogni caso, i numeri sono preoccupanti, solo il riarmo della NATO rilascerebbe in atmosfera 200 milioni di tonnellate all’anno.

Immagine: Foto di Montil su Unsplash

Il Guardian ha dato notizia di una recente analisi a cura del Conflict and Environment Observatory (CEOBS) sulle emissioni legate al settore militare.

Tutti i diritti per tutti. L'impegno di quattro utopisti latinoamericani

I corpi sanguinanti e straziati, le distruzioni, la malnutrizione, sono la quotidianità in oltre 50 nazioni in cui sono in corso conflitti. Sono le “vene aperte” dello scrittore Eduardo Galeano. I valori di libertà, uguaglianza e fraternità, importanti ed essenziali, sinora non sono risultati sufficienti per garantire un futuro di pace e in cui il diritto internazionale sia garante di vita e non di morte. Per ottenere tutti i diritti per tutti si sono impegnate durante la propria vita, quattro persone scomparse nelle ultime settimane: Vargas Llosa, papa Francesco, “Pepe” Mujica e Sebastião Salgado. Tutte e quattro latino americane, tutte e quattro utopiste?

Nell'immagine copertina: Vargas Llosa (power axle/Wikimedia Commons/CC BY 2.0), papa Francesco (Quirinale.it/Wikimedia Commons), Pepe Mujica (Pablo Valadares/Câmara dos Deputados/Wikimedia Commons/CC BY 3.0), Sebastião Salgado (José Cruz/ABr - Agência Brasil/CC BY 3.0 Brazil)

Si è concluso il Giro d’Italia 2025, edizione numero 108, e il ventunenne messicano Isaac Del Toro, della squadra più forte e più ricca in corsa, non ne è stato il vincitore. Ha perso ingenuamente la maglia rosa sugli ultimi chilometri del percorso, facendo scaramucce con l’ecuadoriano Richard Carapaz secondo in classifica. Rivalità e campanilismi, anche tra latinoamericani, di cui ha beneficiato (meritatamente) il britannico Simon Yates. I conquistadores europei portano sotto il loro controllo il nuovo mondo del pedale (almeno fino al Tour de France).