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September 2019

Xylella: qualche risposta per fare chiarezza

È vero che gli scienziati non sono ancora concordi nel ritenere Xylella responsabile del disseccamento rapido degli ulivi? Perché si parla di epidemia se le piante infette sono poche? Perché non si prendono in considerazione altri fattori per spiegare la malattia delle piante? Enrico Bucci risponde a otto domande ricorrenti su Xylella fastidiosa, un batterio che sta minacciando gli ulivi nei Paesi del Mediterraneo e sul quale è ancora molta la disinformazione

Giovani e innovazione, ma niente ricerca per la commissaria

Mariya Gabriel, politica bulgara, è la nuova Commissaria "per l'Innovazione e la Gioventù". Il riferimento diretto alla ricerca è sparito. Un segnale inquietante della tendenza europea a privilegiare la ricerca applicata e industriale su quella di base, probabilmente confidando che a quella penseranno gli Stati nazionali. Riempiangeremo Carlos Moedas? (Credit: Christian Creutz).

Mariya Gabriel subentrerà a Carlos Moedas e a Tibor Navracsics, commissari uscenti rispettivamente per “Ricerca, scienza e innovazione” e “Istruzione, cultura, giovani e sport”. Il titolo della nuova Commissaria è per "Innovazione e giovani": ma che fine ha fatto la ricerca? E i riferimenti a cultura e istruzione? Ci si può chiedere se si tratti di una svista, ma sono in molti, tra università, umanisti e scienziati, a dubitarne e a essere fortemente critici su questa scelta politica. Ammesso che il solo accorpamento di due deleghe in una significhi necessariamente una diminuzione sostanziale dei costi, rimane la questione che riguarda l'effettiva limitazione di contenuti non certo di poco conto. Anche perché già da tempo si sente parlare dei grandi obiettivi raggiungibili solo attraverso una stretta collaborazione tra il settore industriale e quello della ricerca scientifica, che pian piano si è ridotto alla sola ricerca applicata. Il rischio è che l'Europa si stia concentrando su una visione semplificata del nesso ricerca-sviluppo, mentre ci si aspetterebbe invece un rilancio di cultura, scienza e istruzione, motori senza i quali l'innovazione rischia di girare a vuoto

Politiche per il cambiamento climatico: serve una bussola

Pakistan, 6 ottobre 2018, un abitante della Urak Valley cammina sul fondale prosciugato del lago Hanna. (Photo by BANARAS KHAN / AFP)

Due rapporti valutano in modo molto diverso il ruolo dei Sustainable Developmental Goals (SDGs) dell'Agenda 2030 e sul ruolo della green economy, in particolare come strumento di lotta ai cambiamenti climatici. Il primo, originato dal Forum di Davos del 2016 e sottoscritto da imprese e governi, pur non negando l'urgenza della situazione, si mostra ottimista sull'impatto degli SDGs su occupazione ed economia; il secondo, dello European Environmental Bureau, è molto più negativo. Ma che conclusioni possiamo trarre da tale differenza di prospettive?

Animalismo e pallottole

La sperimentazione sugli animali è un tema fortemente divisivo da tempo, ma in questo periodo particolarmente sentita a causa del progetto torinese che impiega i macachi per studiare il blindsight. I ricercatori che conducono lo studio hanno subito insulti e minacce, tra cui una lettera accompagnata da un proiettile. Enrico Bucci e Gilberto Corbellini, che hanno riflettuto sulla vicenda in un articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore, rispondono ora alle critiche suscitate, e in particolare a quella del filosofo Leonardo Caffo, pubblicata dalla LAV. Ricordando che, in conclusione, nella sua massima parte la sperimentazione animale è ancora, purtroppo, irrinunciabile.

Conte bis si impegna sull'Agenzia nazionale per la ricerca

Il premier Giuseppe Conte nel discorso di oggi alla Camera si impegna sulla Agenzia Nazionale per la Ricerca. Vedremo come la intenderanno, ma sicuramente il Gruppo 2003 per la ricerca constata come la propria proposta abbia fatto breccia, e vigilerà perché vengano rispettati criteri di indipendenza, trasparenza e competenza. Guai se, invece di dare un indirizzo agli investimenti nella ricerca per garantire merito e giustizia, diventasse un inutile doppione del ministero.

Bolle di sapone, nubi e trasporto ottimale

Crediti: Adina Voicu/Pixabay. Licenza: Pixabay License

Nel suo intervento al XXI Congresso dell'Unione Matematica Italiana, la medaglia Fields Alessio Figalli ha mostrato a un pubblico di non specialisti la bellezza e l'utilità della matematica. Secondo lo studioso, la bellezza della matematica sta proprio nella possibilità di descrivere, anche se in termini semplificati, le sfide tipiche del mondo di oggi, dal riscaldamento globale all'intelligenza artificiale, nella possibilità di «prendere oggetti molto diversi, come bolle di sapone, ghiacciai e cristalli, e di studiarli con lo stesso metodo». Ed è proprio per i suoi contributi a questi problemi di ambiti apparentemente diversi che è stato insignito della medaglia Fields.

Due punti di vista sulla storia della tavola periodica degli elementi

Crediti: vubp/Pixabay. Licenza: Pixabay License

Si avvia pian piano alla conclusione l’Anno Internazionale della Tavola Periodica degli Elementi Chimici, che ha visto la comparsa di articoli e gadget, ma anche, nel nostro Paese, dell'uscita di due libri dedicati proprio alla storia del sistema periodico. Il primo è “L’avventura periodica”, del chimico e giornalista Gianno Fochi; il secondo “Il segreto degli elementi”, di Marco Ciardi. Marco Taddia li ha recensiti per noi

Quel brutto pasticcio del TMT

Nelle luci del tramonto hawaiiano, sulla sommità del Mauna Kea spiccano (da sinistra) la silhouette del Subaru Telescope, le cupole dei due telescopi gemelli del W.M. Keck Observatory e quella del NASA Infrared Telescope Facility. Sono solamente alcune delle strutture astronomiche presenti sulla montagna ritenuta sacra dalla popolazione locale. Crediti: Joe Parks/Flickr. Licenza: CC BY-NC 2.0

Lo scorso 15 luglio era tutto pronto perché i lavori per la costruzione del TMT, il telescopio di ultimissima generazione da 30 metri di apertura, potessero finalmente cominciare sul Manu Kalea, la vetta più alta delle Hawaii. Ma la partenza è stata da subito in salita, perché se, da un lato, vi è l’entusiasmo degli astronomi per l’eccezionalità del sito e degli amministratori per le positive ricadute in termini di prestigio e di sviluppo economico, dall’altro si è fatta sentire, fin dall’inizio, l’opposizione di una parte della popolazione. Gli ambientalisti erano preoccupati per le possibili minacce alla fauna e all’intero sistema ecologico, altri erano semplicemente dispiaciuti per l’impatto paesaggistico delle cupole che spuntavano come funghi sulla sommità del vulcano; accanto a questi vi è stato chi contesta soprattutto l’utilizzo di un’area che, da sempre, è considerata dalla tradizione locale un luogo sacro. A metà agosto, nel corso di un incontro che ha visto la partecipazione di Angel Víctor Torres (Governatore delle Canarie), di Rafael Rebolo (Direttore dell’Instituto de Astrofisica de Canarias) e di amministratori e responsabili della Comunità autonoma delle Isole Canarie, si è espresso l’appoggio unanime alla possibile decisione di trasferire il TMT a La Palma e l’intenzione di dedicare il massimo sforzo per facilitare l’installazione del super telescopio. Quale sarà la risposta del TT a questo tappeto rosso steso ufficialmente?