È il momento di Cheops

Il 18 dicembre è iniziata l'avventura spaziale del satellite Cheops, frutto di un progetto congiunto ESA-Svizzera e con un importante contributi italiano. Scopo della missione è determinare le caratteristiche dei pianeti extrasolari già noti, fornendo ad esempio indicazioni sull'inclinazione dell'orbita planetaria e in alcuni casi anche sulla loro atmosfera. Claudio Elidoro ne parla con Isabella Pagano dell'INAF – Osservatorio Astrofisico di Catania, responsabile scientifico nazionale per la partecipazione italiana al progetto Cheops.
Con 24 ore di ritardo sulla tabella di marcia dovute a un problema al vettore Soyuz-Fregat, alle 9:54 (ora italiana) del 18 dicembre è iniziata l’avventura spaziale del satellite Cheops. Lanciato dalla base spaziale europea di Kourou nella Guyana Francese, nei prossimi tre anni e mezzo Cheops sarà impegnato a raccogliere informazioni su pianeti di piccola massa già noti che orbitano stelle vicine e brillanti.




![cancello della IFEMA conventions center, Madrid, Spain, sede della COP25. December 2, 2019. [Photo/Agencies] cancello della IFEMA conventions center, Madrid, Spain, sede della COP25. December 2, 2019. [Photo/Agencies]](https://www.scienzainrete.it/files/styles/molto_grande/public/5de5ed27a310cf3e97a9b185.jpeg?itok=VbhItozk)


