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Il futuro della terza missione: obblighi legislativi e tante opportunità

Cos'è, in concreto, la terza missione delle università? E il public engagement? Come si può raggiungerlo? Questi temi sono stati trattati a Folle di Scienza, l'evento che si tiene annualmente e che raccoglie persone coinvolte nella divulgazione e comunicazione scientifica italiana: ce lo racconta Riccardo Lucentini.

Crediti immagine: Università di Pavia/Flickr. Licenza: CC BY 2.0

Anche quest’anno divulgatrici, divulgatori e personalità della comunicazione della scienza si sono ritrovati a Strambino (TO) per Folle di Scienza, l’evento organizzato dall’associazione Frame - divagazioni scientifiche allo scopo di creare un luogo di confronto e aggregazione per tutti coloro che si dedicano alla divulgazione e alla comunicazione della scienza.

La rivoluzione di chip e sensori nello studio e approvazione di nuove terapie

Dati fisiologici o comportamentali  misurati attraverso dispositivi che possono essere portatili, indossabili, impiantabili o digeribili, ossia i biomarcatori digitali, e gli organi o tessuti “on a chip”, micro-dispositivi progettati per supportare tessuti e cellule viventi, imitando in vitro la fisiologia umana e le malattie, sono due tra gli strumenti più promettenti per il supporto agli studi clinici e preclinici: in questo articolo, Michela Moretti esplora le loro potenzialità e attuali limiti.

Crediti immagine: National Center for Advancing Translational Sciences/Flickr. Licenza: dominio pubblico

La pandemia di Covid 19 ha dato una svolta al dibattito sui percorsi per accelerare i tempi della ricerca e l’approvazione di nuove terapie, in particolare quelle che riguardano patologie ancora senza cura. Pur rimanendo prioritaria la necessità di fornire garanzie di sicurezza ed efficacia di un farmaco, è sempre più condivisa la volontà di trovare soluzioni che velocizzino tali iter. Gli sforzi delle istituzioni e degli enti regolatori - non senza difficoltà - per fornire indicazioni più precise, direttive certe e meno burocrazia sono stati e sono ancora numerosi.

Una (non) modesta proposta ai partiti per una sanità in salute

In questa breve e improvvisata campagna elettorale si è notato nei diversi programmi elettorali la difficoltà ad affrontare nella loro complessità il tema sanità e welfare; una proposta, solo apparentemente modesta, viene dal libro di Carlo Saitto e Lionello Cosentino, La sanità non è sempre salute, i cui temi trattati richiedono si apra una discussione nella sanità pubblica italiana. (Immagine: Sante Monachesi, A foglia morta su Roma, 1940, Roma, Galleria d'arte moderna / Google Arts & Culture)

La pubblicazione del libro di Carlo Saitto e Lionello Cosentino (S&C), La sanità non è sempre salute (Il Pensiero Scientifico Editore, 2022), precede il confronto elettorale, ma la sua lettura è ancor più interessante alla luce di quanto discusso nei programmi dei diversi schieramenti politici che hanno presentato proposte e idee per la sanità e il welfare mediamente piuttosto convenzionali.

Green road, un’opportunità unica per il libero accesso al sapere biomedico

L’accesso aperto alle pubblicazioni scientifiche è una risorsa determinante per il progresso della ricerca biomedica. Per facilitarlo, i principali editori, le istituzioni accademiche e le biblioteche hanno iniziato a negoziare contratti mirati a combinare i costi degli abbonamenti delle riviste con quelli necessari a rendere liberamente accessibili i loro contenuti. Mentre il dibattito sull’effettiva efficacia di questi accordi è tuttora in corso, molta meno attenzione è stata invece dedicata all’importanza del ruolo che la cosiddetta green road può giocare da questo punto di vista.

Diciassette anni dopo la Berlin Declaration on Open Access to Knowledge in the Sciences and Humanities, l’accesso aperto alle pubblicazioni scientifiche è ampiamente riconosciuto come la principale risorsa per l’avanzamento della ricerca scientifica, una pratica determinante per far sì che la scienza possa divenire un bene pubblico globale.

Il ruolo dei pipistrelli nella tutela delle foreste. E delle aree agricole circostanti

Un recente studio italiano analizza la dieta di due rare specie di pipistrelli forestali, il barbastello e l’orecchione bruno, mostrando come sia basata su una grande quantità d’insetti nocivi per la vegetazione. La predazione da parte di questi due chirotteri risulta un vantaggio sia per il bosco in cui vivono sia per le aree coltivate circostanti. Tutelare il barbastello e l’orecchione bruno, quindi, significa salvaguardare non solo le foreste, con i servizi ecosistemici che ci offrono, ma anche l’agricoltura.

Crediti immagine: Brock Fenton/Western University

Su Scienza in rete abbiamo più volte scritto di come i pipistrelli, pur spesso percepiti negativamente (per esempio, in relazione alle zoonosi), abbiano in realtà un enorme valore per gli ecosistemi, per esempio per il controllo che possono esercitare sugli insetti nocivi.

«Scegliamo di andare sulla Luna»: sessant'anni dal discorso di Kennedy a Houston

Sessant'anni fa, nel settembre 1962, l'allora presidente statunitense JF Kennedy tenne un discorso a una platea di 40.00 persone, passato alla storia con il titolo We choose to go to the Moon: spiegò che avevano scelto d'investire nelle spedizioni spaziali, individuando la Luna come meta, per vincere la competizione pacifica dell'esplorazione dello Spazio. Lo racconta l'astrofisica Patrizia Caraveo, in questo articolo apparso su Il Sole 24 Ore che qui ripubblichiamo.

Crediti immagine: NASA on the Commons/Wikimedia Commons 

Siamo a Houston, in Texas, è il mattino del 12 settembre 1962. Lo stadio della Rice University si sta riempiendo perché alle 10 parlerà il Presidente Kennedy. Oltre agli studenti universitari, che stanno per iniziare l’anno accademico, ci sono tutti quelli delle scuole di Houston che sono arrivati con una colonna di autobus. Il tempo è bellissimo e fa decisamente caldo, ma l’occasione è storica. Alla fine saranno circa 40.000 e il colpo d’occhio davanti al podio del presidente è impressionante.

I programmi elettorali sulla ricerca scientifica? Si può fare di più

Il Gruppo 2003 ha inviato una lettera aperta ai partiti sulla ricerca scientifica, che ha un ruolo marginale nei programmi elettorali, nonostante la sua importanza per lo sviluppo di una società della conoscenza. L'invito è approfondire i propri programmi sul tema anche sulla falsariga delle proposte fatte dal tavolo di lavoro del MUR che invita a proseguire sulla linea del PNRR e a prevedere più risorse a bandi, infrastrutture e ricerca di base. La distanza in termini di investimenti e personale con gli altri paesi avanzati è notevole, e se l'Italia vuole giocare un ruolo di punta nelle transizioni che ci aspettano (in primis energetica, ma anche ecologica e digitale) le cose devono cambiare. E di molto. La lettera, inviata negli scorsi giorni alle segreterie dei partiti, non ha ricevuto ancora nessuna risposta.

Lettera aperta ai partiti in vista delle elezioni

Ucraina, sei mesi dopo: l’impatto della guerra sulla salute

Qual è l'impatto complessivo della guerra in Ucraina a sei mesi dal suo inizio? Sul Lancet, lo storico Ed Holt descrive uno scenario che va al di là delle persone morte e ferite e un sistema sanitario sottoposto a uno stress pesantissimo, sebbene in molti casi gli operatori sanitari siano riusciti a mantenere attivi i servizi, mentre l'Oms ha avvertito del rischio di focolai di malattie infettive. 

Crediti immagine: Daniele Franchi/Unsplash

Dall’inizio dell’invasione russa il sistema sanitario ucraino, già fragile, è stato sottoposto a pesanti attacchi e stress e la salute delle persone minacciata. Le conseguenze si manterranno a lungo anche dopo la fine della guerra.