fbpx December 2021 | Scienza in rete

December 2021

Il lancio del James Webb Space Telescope, un sogno che si avvera

Il giorno di Natale è finalmente iniziato il viaggio del più grande telescopio spaziale mai costruito. Un viaggio che, in circa un mese, lo porterà a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra. Lì, al termine della complessa fase di messa a punto e di test dei suoi strumenti, l’occhio infrarosso del JWST (James Webb Space Telescope) scruterà le profondità del Cosmo, portandoci là dove mai finora eravamo riusciti a giungere.

In copertina: immagine pittorica del JWST che riassume le principali aree di ricerca che lo vedranno impegnato per almeno una decina d’anni. Svelerà ai nostri occhi un Universo finora nascosto: le stelle avvolte da nuvole di polvere, le molecole presenti nelle atmosfere di altri mondi e la luce delle prime stelle e galassie. Crediti: ESA/ATG medialab

 

Una storia infinita quella del James Webb Space Telescope (JWST). L’idea di questa meravigliosa macchina osservativa risale a metà degli anni Novanta, l’intento era quello di realizzare un telescopio per l’infrarosso che si affiancasse al telescopio Hubble – ormai pienamente operativo dopo l’intervento di correzione della sua vista – e ne completasse le capacità osservative. Si sarebbe chiamato NGST (Next Generation Space Telescope) e avrebbe dovuto avere uno specchio grande otto metri.

Blue&Raman: da chi viene il nome del nuovo cavo sottomarino

Il sistema di trasmissione via cavo a fibre ottiche che, una volta ultimato, collegherà Italia e India e la cui piena operatività è prevista per il 2024 comprende due tratti: il primo è il Blue System, mentre il secondo è il Raman System (che collegherà Giordania, Arabia Saudita, Gibuti, Oman e India). Il nome viene dal fisico indiano Chandrasekhara Venkata Raman (1888-1970), scopritore del fenomeno ottico che porta il suo nome: Marco Taddia ce ne racconta la storia.

Crediti immagine: berenice melis/Unsplash

La prima volta che il premio Nobel in campo scientifico prese la via dell’Asia fu nel 1930, quando venne assegnato al fisico indiano Chandrasekhara Venkata Raman (1888-1970), scopritore del fenomeno ottico che porta il suo nome (Effetto Raman). La motivazione del riconoscimento fu «for his work on the scattering of light and for the discovery of the effect named after him».

Un ricordo di Edward O. Wilson

È morto all’età di 92 anni il biologo Edward O. Wilson, mirmecologo, ideatore della sociobiologia e della biogeografia delle isole, coniatore del termine biodiversità, autore di saggi divulgativi tradotti in tutto il mondo, esploratore e appassionato attivista per le cause ambientali.

Photo credits Ragesoss, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

È morto all’età di 92 anni il biologo Edward O. Wilson, luminare, mente creativa e curiosa, capace di mettere a punto teorie rivoluzionarie per la biologia e al contempo di narrare con una prosa scorrevole e accattivante anche per il pubblico non specialista della materia.

C'è vita sulle isole di plastica

Le isole di rifiuti di plastica che galleggiano nei nostri oceani trasportano organismi costieri che trovano così il modo di sopravvivere e persino riprodursi al largo, formando colonie con specie tipiche del mare aperto. Un inaspettato e inquietante risvolto dell' inquinamento antropogenico.

Credits: photo by Naja Bertolt Jensen on Unsplash

Si stima che negli oceani finiscano ogni anno qualcosa come 14 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica, che costituiscono circa l’80% dei rifiuti marini. Plastiche di tutte le forme e dimensioni, dalle particelle delle microplastiche a enormi reti da pesca riempiono i nostri mari e li contaminano, con un effetto letale ormai tristemente risaputo.

Giorgio Parisi: semplice, eppure complesso

Sono da poco usciti due brevi libri che raccolgono le testimonianze di una vita dedicata alla ricerca fisica, quella di Giorgio Parisi: In un volo di storni. Le meraviglie dei sistemi complessi (Rizzoli, Saggi, 2021) e la seconda edizione del libro La chiave, la luce e l’ubriaco (Di Renzo Editore, Dialoghi, 2021). Due scritti per riflettere sui temi della complessità, delle relazioni tra fisica e altre discipline, dell’importanza del finanziamento alla ricerca e finanche dei criteri estetici nelle teorie fisiche.

Immagine (rielaborazione di Sergio Cima): Laura Sbarbori, The Nobel Prize medal and diploma were presented to physics laureate Giorgio Parisi at Sapienza University in Rome, Italy on 6 December 2021. Giorgio Parisi – Photo gallery. NobelPrize.org. Nobel Prize Outreach AB 2021. Sat. 18 Dec 2021.

Se volete conoscere meglio Giorgio Parisi, fisico italiano insignito del premio Nobel, dovreste leggere questi due libri da poco usciti, che raccolgono storie, aneddoti, ma anche curiosità sui sistemi complessi e sulla scienza in generale. In un volo di storni.

I medici nazisti non erano medici, erano nazisti

Manifestazione no vax, Italia 2021. Fonte: Corriere della sera.

Ad Amsterdam un giudice ha imposto nei giorni scorsi a un deputato di cancellare quattro messaggi su Twitter nei quali si stabiliva un parallelo tra le misure anti-Covid-19 e l’Olocausto. Altrimenti avrebbe dovuto pagare 25 000€ di multa per ogni giorno che fossero rimasti visibili. Per il giudice quei messaggi contribuivano a un «clima che incoraggia l’antisemitismo». Niente a che vedere con la censura, visto che il deputato poteva criticare le misure sanitarie in qualsiasi altro modo legale.

"Senti chi parla": alla scoperta dei linguaggi degli animali

Il libro di Francesca Buoninconti, edito da Codice Edizioni, trasporta i lettori in un affascinante viaggio alla scoperta della comunicazione animale, un campo recente della biologia, ancora pieno di misteri da scoprire.

Elefanti africani -Photo by Bisakha Datta on Unsplash

Danze spettacolari e colorate, canti melodiosi, percussioni, suoni che viaggiano profondi a centinaia di chilometri di distanza per comunicare amorose intenzioni, effetti speciali fatti di colori cangianti e scintillanti, e ancora odori, tracce, luci… Il nuovo libro di Francesca Buoninconti, naturalista e giornalista scientifica, ci trascina in un lungo e appassionato viaggio nell’universo della comunicazione animale, in cui scopriamo che letteralmente ogni animale, dai minuscoli insetti alle gigantesche megattere, ha un ric

Quattordici lupi, un libro per raccontare il rewilding di Yellowstone

Pubblicato da Editoriale Scienza, Quattrodici lupi è un libro per ragazzi, il primo che recensiamo da alcuni anni: è la storia del ripopolamento del lupo al Parco Nazionale di Yellowstone, forse una delle più studiate nella letteratura scientifica per i profondi effetti che ha avuto sull’ambiente. Un volume che riesce a riportare la straordinaria complessità con cui gli elementi degli ecosistemi sanno intrecciarsi tra loro, e che può far riflettere anche noi italiani di fronte al naturale ritorno del lupo nei nostri boschi.

Crediti immagine: Thomas Bonometti/Unsplash

Da alcuni anni, ormai, non ci capita più di recensire su queste pagine libri per ragazzi e bambini. Ci piace però l’idea di ricominciare, sia perché alcuni di essi sono – crediamo – davvero una via per avvicinare la scienza ai più giovani sia perché… sono piaciuti anche a noi lettori adulti!

Il silenzio delle bestie e le parole degli stupidi

Gli animali sono muti? Da Aristotele a Heidegger, si è sempre detto così. Un filone di ricerche sempre più complesse ha negli ultimi decenni dimostrato il contrario. Si potrebbe pensare che la scienza abbia ridato la parola ai muti ma forse, più correttamente, si dovrebbe dire che la scienza ha trovato il modo di donare l’udito ai sordi, cioè, agli umani. La questione animale non è la questione animalista, o almeno non è solo questo. La questione animale ha a che fare con la capacità di una cultura di pensare la complessità. «Dobbiamo essere capaci - osserva la filosofa Elisabeth de Fontenay - di decostruire l'arroganza del carattere dell'uomo senza offendere l'umanità».

Nell'immagine: un passero dalla corona bianca, una delle specie nelle quali si possono osservare dialetti diversi tra una popolazione e l'altra. 

Si potrebbe dire degli animali quello che Nietzsche diceva dei libri (almeno di tutti quelli scritti prima di lui), e cioè che sono sospetti di apologia dell’umano. Parlare di animali è sempre stato il miglior viatico per parlare dell’essere umano, della sua differenza, della sua unicità. I viventi senza logos di Aristotele, le insensibili macchine cartesiane così come gli “esseri poveri di mondo” di Heidegger sono lo specchio di tutto quello che l’uomo non è e, in questo modo, il miglior modo per farsi un’idea su cosa debba autenticamente essere.

Omicron corre: fondamentali i richiami

A Londra Omicron sta mettendo in difficoltà gli ospedali. Nella settimana dal 6 al 12 dicembre il 23% dei pazienti arrivati in ambulanza negli ospedali hanno dovuto attendere 30 minuti per essere ammessi. Nello stesso periodo del 2019 e del 2020 questa percentuale era stata del 15% e 10% rispettivamente. Immagine di Number 10 / Flickr (CC BY-NC-ND 2.0).

Nell’aggiornamento pubblicato venerdì sulla diffusione della variante Omicron in Inghilterra, la UK Health Security Agency (UKSHA), l’agenzia di salute pubblica britannica, ha stimato che dei tamponi positivi effettuati il 14 dicembre, il 54,2% siano da attribuire alla variante Omicron. La situazione non è uniforme: Londra sembra essere più avanti del resto della nazione, con Omicron responsabile di più dell’80% dei nuovi contagi.