In un articolo pubblicato a ottobre su Nature Astronomy, gli astronomi annunciano la scoperta di un possibile nuovo pianeta. Si tratta di una scoperta importante, ma accompagnata da qualche lecita perplessità: per esempio, come scrive l'astrofisico e divulgatore Ethan Siegel, oltre alla mancanza della seconda rilevazione del transito (indispensabile per confermare la presenza di un oggetto planetario scoperto con il metodo dei transiti) bisogna considerare l’estrema variabilità del segnale X della sorgente; vi sono inoltre alcune considerazioni di natura metodologica.
Nell'immagine: la Galassia Vortice ottenuta componendo le riprese nel dominio X del telescopio spaziale Chandra e quelle in luce visibile del telescopio spaziale Hubble. Il riquadro indica la posizione del possibile pianeta individuato da Rosanne Di Stefano e collaboratori. Crediti per le riprese X: NASA / CXC / SAO / R. Di Stefano et al. – Per le riprese in luce visibile: NASA / ESA / STScI / Grendler