fbpx January 2021 | Scienza in rete

January 2021

I migliori vaccini sono darwiniani

Quest’anno il Darwin Day, che si avvicina (12 febbraio), dovrebbe essere l’occasione per ricordare, più del solito e di fronte al dispiegarsi sull’intero pianeta di una pandemia in tutto e per tutto darwiniana, che nessuno quanto l’autore dell’Origine delle specie ha reso possibile al pensiero raggiungere una comprensione oggi straordinariamente avanzata della natura della vita, dell’uomo e della conoscenza. Più di quanto lui stesso potesse immaginare.

Facciamo il punto sulle foreste con Giorgio Vacchiano

Le foreste regolano gli ecosistemi, proteggono la biodiversità, sono fondamentali per il ciclo del carbonio, da cui la nostra esistenza dipende. Eppure la deforestazione e la frammentazione degli habitat continuano, anche se hanno subito un lieve rallentamento. Parole d’ordine per il futuro sono: gestione sostenibile, ripristino e protezione.

Crediti foto: J. Menke -Pexels

Dal  1990 ad oggi oltre 420 milioni di ettari di foresta sono andati persi nel mondo a causa della deforestazione. Questa la stima della FAO, pubblicata nel rapporto “Global Forest resource assessment”.

Premio immeritato per «Il genio non esiste» di Barbascura X

Secondo Anna Rita Longo, il libro di Barbascura X Il genio non esiste (e a volte è idiota) non è altro che un'opera di mero intrattenimento, che contribuisce alla diffusione della disinformazione. L'assegnazione del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica, secondo Longo, sarebbe dunque immeritato.

Qualche tempo fa lessi la notizia della selezione dei libri finalisti per l’edizione 2020 del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica «Giancarlo Dosi», iniziativa che, per sua definizione, è «orientata a far conoscere e approfondire la cultura scientifica». Tra i libri selezionati c’erano opere che mi sono piaciute molto e qualcuna che definirei anche un piccolo capolavoro. In generale, si trattava di scelte che mi sembravano appropriate per gli scopi del premio, con l’eccezione di una: quella in seguito proclamata vincitrice assoluta.

Vaccinare tutti non è solo questione di filantropia

Punto di vaccinazione contro COVID-19 presso l'International Conference Centre of Seychelles a Victoria. Credit: Daniel Laurence, Seychelles News Agency. Licenza: CC BY 4.0.

A oggi in 65 Paesi del mondo sono state somministrate circa 82 480 000 dosi di vaccini contro COVID-19. A guidare la classifica è Israele, con 49 dosi inoculate ogni 100 abitanti. Seguono gli Emirati Arabi, con 27,4 dosi, e il Regno Unito con 11.

La pubblicità anti scienza della LAV su Corriere e La Stampa

Il 28 gennaio il Consiglio di Stato deciderà sulla sorte della sperimentazione condotta su macachi da parte delle Università di Parma e di Torino nell’ambito di un progetto (LightUp) volto a combattere alcune forme di cecità, approvato e finanziato dal prestigioso Consiglio Europeo della Ricerca (ERC). Ovviamente tutti gli aspetti etici sono stati considerati sia a livello europeo sia nazionale e la ricerca si svolge nel solco della più assoluta attenzione al benessere degli animali e al rispetto delle leggi e normative vigenti.

I bambini e i libri salvati di Villa Emma

Crediti immagini: Fondazione Villa Emma

I fascismi hanno questo in comune con i virus: che, nelle comunità umane, possono essere latenti ma mai assenti. Per tenere l'infezione sotto controllo servono prevenzione e cura che, nel primo caso, coincidono e si chiamano istruzione e lavoro. L’Europa, che prima dell'attuale ha contratto quell'altra malattia con un enorme carico di morti, sicuramente ha sviluppato gli anticorpi di memoria, che però sembrano avere un tempo di decadenza dell’ordine al massimo di un paio di generazioni.

Gaetano Tartaglia: algoritmi per studiare SARS-CoV-2

Un team di scienziati dell'Istituto Italiano di Tecnologia sta studiando le interazioni che il virus stabilisce con le molecole all'interno della cellula ospite per capirne meglio i meccanismi biologici e individuare possibili farmaci.

Crediti immagine: Nucleic Acids Research, 2020.

L’unico compito di un virus è quello di replicarsi. Ma, per farlo, deve trovarsi in un ambiente speciale: la cellula. L’intruso dovrà quindi essere in grado di ingannarla per avere la sua “ospitalità”.

«Robot»: cento anni allo specchio, da Kapec a McEwan

Compie cento anni la parola «robot», formulata per la prima volta dal drammaturgo ceco Karl Capek. Nel dramma di Kapec il dottor Rossum per fabbricare il robot dovette eliminare l’uomo, oggi i robot ci invitano invece a ripensarlo: l’ingegneria è la continuazione dell’antropologia con altri mezzi.

Immagine: Pixabay License.

«Rossum inventò l'operaio con il minor numero di bisogni. Dovette semplificarlo. Eliminò tutto quello che non serviva direttamente al lavoro. Insomma, eliminò l'uomo e fabbricò il Robot». Nell’intenzione del suo creatore il robot non è altro che il lavoratore perfetto, un operaio senz’anima.

Stimare R(t) dalle terapie intensive

La stima realizzata dall’Istituto Superiore di Sanità dell’indice di riproduzione netto dell’epidemia, l’ormai famoso R(t), si basa sull’andamento temporale del numero di nuove infezioni registrate nel paese. Un metodo alternativo, descritto su Scienza in rete da Roberto Battiston, parte dalla curva degli infetti attivi e tramite un modello SIR ricava l’andamento nel tempo di R(t).

Le varianti virali: che cosa cambia?

Prima la Gran Bretagna, poi il Sudafrica e da ultimo il Brasile: le nuove “versioni” del coronavirus sono al centro dell’attenzione degli scienziati e dell’opinione pubblica. Cosa ne sappiamo? Sono più pericolose? Possono davvero cambiare la traiettoria della pandemia e mettere a rischio l’efficacia dei vaccini e delle terapie? Perché è importante sequenziare il virus?

Durante i mille anni che separano la caduta dell’Impero Romano d’Occidente dall’invenzione della stampa, nei monasteri benedettini sparsi per l’Europa legioni di monaci amanuensi copiavano su robusti fogli di pergamena ricavati dalla pelle di agnello o di vitello i testi antichi, tramandati su fragili rotoli di papiro e sopravvissuti al trascorrere del tempo e alle vicissitudini politiche e militari dell’Alto Medioevo.