Le varianti virali: che cosa cambia?

Prima la Gran Bretagna, poi il Sudafrica e da ultimo il Brasile: le nuove “versioni” del coronavirus sono al centro dell’attenzione degli scienziati e dell’opinione pubblica. Cosa ne sappiamo? Sono più pericolose? Possono davvero cambiare la traiettoria della pandemia e mettere a rischio l’efficacia dei vaccini e delle terapie? Perché è importante sequenziare il virus?
Durante i mille anni che separano la caduta dell’Impero Romano d’Occidente dall’invenzione della stampa, nei monasteri benedettini sparsi per l’Europa legioni di monaci amanuensi copiavano su robusti fogli di pergamena ricavati dalla pelle di agnello o di vitello i testi antichi, tramandati su fragili rotoli di papiro e sopravvissuti al trascorrere del tempo e alle vicissitudini politiche e militari dell’Alto Medioevo.