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Sodoma (Tall el-Hammam) non fu distrutta dal fuoco divino, ma da quello celeste (evento Tunguska)

Gli scavi archeologici in corso fin dal 2006 a Tall el-Hammam, nella zona immediatamente a nord del Mar Morto, hanno portato alla luce un antico insediamento, ai suoi tempi il più grande della Valle del Giordano e la cui fondazione viene fatta risalire intorno al 4700 a.C. Dopo un lungo periodo di prosperità, improvvisamente, intorno al 1650 a.C. quella fiorente città andò incontro a una fine violenta e devastante. Le prove raccolte in uno studio pubblicato su Scientific Reports mostrerebbero l’origine di tale rovinosa distruzione: circa 3700 anni fa la città di Tall el-Hammam fu teatro dell’esplosione in atmosfera di un corpo celeste.

Nell'immagine: al di sotto della collina (tall, in arabo) sono sepolte le rovine di Tall el-Hammam, un’importante città del passato. Fu il centro nevralgico di un regno dell'età del bronzo che, ininterrottamente, dominò la valle del Giordano meridionale e l'intera regione per quasi 1.500 anni prima di essere cancellata da un immane cataclisma. Crediti: Tall el-Hammam Excavation Project / Trinity Southwest University

Gli scavi archeologici in corso a Tall el-Hammam, nella zona immediatamente a nord del Mar Morto, hanno portato alla luce un antico insediamento la cui fondazione viene fatta risalire intorno al 4700 a.C. Dopo un lungo periodo di prosperità, improvvisamente, intorno al 1650 a.C. quella fiorente città andò incontro a una fine violenta e devastante, seguita da un periodo di circa 600 anni di abbandono dell’intero territorio.

I dati non nascondono e non dicono, ma indicano

Curva dei contagi Covid 19 in vari paesi, Our World in Data.

Prefazione al volume di Armando Massarenti e Antonietta Mira, La pandemia dei dati. Ecco il vaccino. Mondadori Università, Milano 2020.

Specialmente in quest’ultimo anno siamo stati bombardati da dati che ci arrivano da tutte le parti, dati che vengono tirati per la giacchetta dai commentatori che arrivano a conclusioni del tutto diverse gli uni dagli altri, lasciandoci nella completa incertezza.

Pandemia d'autunno: scende o sale?

In questi primi giorni di ottobre c'è chi ormai crede che il numero di contagi si stia esaurendo sempre di più inarrestabilmente. In effetti è dal 27 agosto che decrescono: allora la media dei contagi diagnosticati nella settimana era di 7826 mentre un mese dopo, il 27 settembre, la media settimanale dei contagi è stata di 3170, cioè i contagi durante il mese di settembre si sono dimezzati. Ma adesso cosa sta succedendo?

Gli occhi dei satelliti puntati sulla crisi climatica

I satelliti sono strumenti essenziali per monitorare il cambiamento climatico e quindi capire come intervenire per tutelare la Terra. Ne hanno parlato esperti della European Space Agency e dell’Agenzia Spaziale Italiana all’evento: “Il pianeta che cambia: uno sguardo dall'alto”, organizzato dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci.

Certe volte osservare da lontano ci consente di veder più chiaramente. Soprattutto se si può osservare al di là di quanto è visibile a occhio nudo. Per questo i satelliti artificiali sono alleati fondamentali anche per capire lo stato di salute del nostro pianeta: i loro sguardi, negli infrarossi e nelle microonde, possono ricostruire infatti campi gravitazionali, flussi oceanici e altri aspetti utili per monitorare la crisi climatica e capire le azioni da mettere in atto per tutelare la Terra.

Transizione ecologica: per l’UNFCCC meglio ma non troppo, serve agire tutti insieme

Secondo un aggiornamento dell'UNFCCC, gli obiettivi NDCs dei paesi aderenti all'Accordo di Parigi migliorano ma non sono ancora sufficienti. In particolare, considerando i soli 113 paesi su 191 aderenti all’Accordo di Parigi che hanno aggiornato i loro obiettivi nazionali, entro il 2030 le emissioni di gas serra dovrebbero diminuire del 12% rispetto al 2010. Tuttavia, tutti gli NDCs – anche quelli non aggiornati – danno complessivamente ancora un aumento delle emissioni del 16% nel 2030 rispetto al 2010.

Si sono conclusi da poco gli eventi preparatori della COP26, la Youth4Climate e la pre-COP26, con dei risultati importanti. Tra tutti, la richiesta dei 400 giovani partecipanti dalla quasi totalità dei paesi del mondo: chiudere tutta l’industria basata sui combustibili fossili entro il 2030. Ma a che punto sono i vari paesi che parteciperanno alla COP26 a Glasgow nelle prime due settimane di novembre?

De Bortoli ti sbagli: la transizione è possibile da subito

Stefano Nespor risponde all'articolo di Ferruccio De Bortoli sul Corriere della sera relativo alla transizione ecologica. Secondo Nespor, De Bortoli scrive diverse affermazioni non condivisibili che rischiano di offuscare l’importanza dell’impegno di tutti nel sostenere la transizione verde.

Immagine: eventiculturalimagazine.com

L’articolo di fondo di Ferruccio De Bortoli sul Corriere della sera del 3 ottobre Le promesse e le verità del colibri contiene molte affermazioni non condivisibili.

Neuralink, oltre l'hype

Elon Musk all'inizio della conferenza di aggiornamento su Neuralink ad agosto del 2020. Foto di Steve Juvertson (CC BY 2.0).

Dall’età di 18 anni Nathan Copeland è confinato su una sedia a rotelle. Mentre guidava verso il campus della Fayette, una filiale della Penn State University 50 miglia a sud di Pittsburgh, è uscito di strada. L’impatto contro il guardrail lo ha lasciato paralizzato dal collo in giù. Conserva solo un parziale movimento delle spalle che gli permette di articolare i polsi e sfruttare un trackpad con la parte laterale dei pugni per usare un computer.