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Equivoci su libertà e pandemia al Festival di filosofia

Il Festival di filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo, conclusosi da poco, è stato quest'anno dedicato al tema della libertà, trattato nel contesto della pandemia, ma molte delle argomentazioni emerse derivano da un uso a dir poco semplicistico e scorretto dei dati a disposizione, enfatizzandone alcuni a discapito di altri, come nella peggiore retorica sofistica.

Crediti immagine: aboodi vesakaran/Unsplash

Nel Capitolo 22 della Genesi è narrato il famosissimo episodio della legatura di Isacco, erroneamente tradotto con «sacrificio», in quanto nessuno verrà mai sacrificato. La scena è notissima e travalica di molto i confini dell’immaginario religioso. Si tratta dell’ultima delle dieci prove che Abramo deve superare per rispondere alla chiamata divina, che in Gen. 21, 1, gli aveva chiesto di lasciare «la propria terra, la propria famiglia, la casa di suo padre» per dirigersi verso il luogo che gli sarebbe stato mostrato.

Rodolfo Canestrari, intervista dall'Antartide

Francesco Aiello e Angela Giorgi intervistano Rodolfo Canestrari, station leader della stazione Concordia in Antartide, dove i ricercatori studiano atmosfera e clima, scienze della Terra, evoluzione e adattamento degli organismi antartici, la biodiversità e molto altro.

In nome della scienza, attualmente ci sono 6 italiani, 5 francesi e un inglese che vivono ai confini del mondo. Fuori dalla stazione Concordia in Antartide, la temperatura media è di circa -70°C. L'equipaggio è circondato da 1000 chilometri di neve in tutte le direzioni. Altri umani, in un'altra base scientifica, sono a 600 chilometri di distanza. Data la stagione, l’équipe di ricerca non vede il sole da quattro mesi.

Decrescita per salvare il pianeta? Parliamone

Poiché le conseguenze di una mitigazione insufficiente del riscaldamento globale sono estremamente gravi, è necessario prendere in considerazione uno scenario che l'IPCC non ha esaminato. Si tratta della decrescita, definita come «equo ridimensionamento dei flussi di energia e risorse attraverso l'economia, con una concomitante garanzia di benessere». È stato dimostrato che questo scenario sarebbe molto meno rischioso dei percorsi che si basano solo sulla rimozione su larga scala dell'anidride carbonica e sulla transizione su larga scala e in tempi brevi verso le fonti di energia rinnovabili. La decrescita, inoltre, potrebbe essere l'opzione migliore per non superare i cosiddetti planetary boundaries e per affrontare molteplici aspetti della crisi ambientale, rendendo la società più equa. 

Crediti immagine: William Bossen/Unsplash

Testo tradotto da The missing pathway: Degrowth.

In tutto il mondo gli ecosistemi stanno cambiando in risposta al cambiamento climatico e ad altre pressioni causate dalle attività umane. La temperatura media globale è aumentata di circa 1,1 °C dalla rivoluzione industriale, con la maggior parte del cambiamento registrato dalla metà degli anni Settanta.

Storia di "The Accident", un’antica stella mancata

Nel 2018, il cittadino scienziato Dan Caselden ha scoperto casualmente una nana bruna, soprannominata The Accident, le cui peculiari caratteristiche hanno spinto i ricercatori a esaminarla in modo più approfondito. I risultati dello studio suggeriscono che possa trattarsi di un corpo celeste molto antico, di età stimata tra i 10 e i 13 miliardi di anni. Ma questo pone un’altra serie di interrogativi, perché anche se nella Galassia possono esistere simili corpi celesti, dovrebbero essere davvero pochi e la presenza di The Accident sarebbe da considerare un’autentica rarità. Altrimenti, sarebbe necessario mettere mano alle valutazioni sull’entità della popolazione di nane brune.

In copertina: immagine pittorica di una nana bruna sullo sfondo della regione centrale della Via Lattea. Per la loro luminosità estremamente bassa è piuttosto complicato individuare la presenza di queste “stelle mancate”. Crediti immagine originale: NASA / NOIRLab / NSF / AURA / P. Marenfeld / William Pendrill

Una nana bruna è una stella mancata. Un astro che, per la sua massa ridotta, non è riuscito ad accendere nel suo nucleo le reazioni di combustione nucleare che sono invece ben attive nelle stelle. Un gruppo di astronomi ha pubblicato un accurato studio riguardante una nana bruna scoperta tre anni fa in circostanze fortuite mettendo in luce alcune importanti caratteristiche di questo corpo celeste. La sua veneranda età e il fatto che si trovi a una cinquantina di anni luce dal Sole gettano una nuova luce su questa popolazione di astri.

Inquinamento dell’aria: anche sotto i valori limite danneggia la salute

Foto di Guilhem Vellut. Licenza: CC BY 2.0.

Anche livelli di inquinamento dell’aria al di sotto dei limiti indicati dall’Unione Europea, dall’agenzia di protezione ambientale statunitense EPA e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità aumenterebbero nel lungo termine il rischio di morire e di sviluppare una serie di malattie respiratorie e cardiovascolari. In particolare, anche basse concentrazioni di biossido di azoto rappresenterebbero una minaccia per la salute umana.

L’atlante delle disuguaglianze sulle malattie croniche

È stato pubblicato il 15 settembre il primo Atlante delle disuguaglianze sociali nell’uso dei farmaci per la cura delle principali malattie croniche, curato dall’Agenzia Italiana del Farmaco, che nasce per «provare a fornire una chiave di lettura socioeconomica delle forti differenze territoriali relativamente all’uso dei farmaci in Italia». Ripercorriamo alcuni degli elementi più significativi che ne emergono, e che possono rappresentare un punto di partenza per ulteriori analisi volte a informare le politiche nazionali o locali sulla riduzione o alla mitigazione delle disuguaglianze.

Immagine da Wikimedia Commons.

«A cosa serve curare le persone e poi rimandarle indietro nelle condizioni che le hanno fatte ammalare?» La domanda di Michael Marmot, epidemiologo inglese che da moltissimi anni si occupa di equità nel campo della salute, ha aperto mercoledì 15 settembre la presentazione del primo Atlante delle disuguaglianze sociali nell’uso dei farmaci per la cura delle principali malattie croniche curato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).

Andare all’estero durante il dottorato, o forse dopo, o forse mai

Partire o non partire? La scelta di lasciare o meno il proprio laboratorio o reparto è un interrogativo per molti dottorandi e post-doc; in quest'articolo, Lorenzo Moja tratteggia i possibili vantaggi del “lungo viaggio” all'estero.

Immagine da pxhere.

«La valigia sul letto è quella di un lungo viaggio» sono i primi versi di una celeberrima canzone di Julio Iglesias, Se mi lasci non vale, un artista forse oggi un pochino fané ma capace di rientrare tra i primi dieci cantanti al mondo per dischi venduti. Nel testo della canzone una donna ferita da un tradimento lascia il proprio compagno, che però non si capacita di questa scelta. I versi creano un’atmosfera in cui si rimane sospesi nell’incertezza, tra passato e futuro. La partenza diventa l’inizio di un percorso introspettivo in cui si rivive cosa è stato, tra gioie e amarezze.

Anche i chimici hanno festeggiato l’insulina

I dati forniti dall’International Diabetes Federation sulle persone affette da diabete sono preoccupanti; forse l’istituzione della Giornata del Diabete, che quest’anno cadrà il 14 novembre, aiuterà a sensibilizzare maggiormente il pubblico sull’argomento. È probabile che quest’anno emergerà l’importanza dell’insulina, anche per motivi storici: ricorre infatti quest’anno il centenario della sua scoperta, che fruttò nel 1923 il Premio Nobel a Frederick Grant Banting e a John James Rickard Macleod. Questi avevano condotto le loro ricerche in Canada e allora si capisce bene perché il Congresso Mondiale di Chimica, svoltosi in agosto e che quest’anno è stato organizzato dai canadesi, abbia riservato uno spazio all’anniversario. Per l'International Union Pure and Applied Chemistry (IUPAC) era il 48° Congresso Mondiale, affiancato per l’occasione dalla 104° Conferenza e Mostra Canadese di Chimica.

Crediti immagine: Matt Chesin/Unsplash

Com’è noto, il diabete è una malattia cronica che si verifica quando il pancreas non è più in grado di produrre insulina o quando il corpo non è più in grado di utilizzare correttamente quella prodotta. È una malattia di cui si parla sempre più spesso, anche sui media, così come si parla della distinzione fra il diabete di tipo 1 (immuno-mediato) e quello di tipo 2 (non immuno-mediato o dell’adulto). L’alimentazione sbagliata dei Paesi ricchi e la vita sedentaria giocano un ruolo decisivo nell’insorgere del diabete di tipo 2.