Basta lamentarsi della schiavitù: Trump contro i musei Smithsonian

Trump trasforma la cultura in campo di battaglia: dopo la scienza, l’arte diventa il nuovo bersaglio della sua crociata contro libertà e pensiero critico. La Smithsonian Institution, simbolo universale di conoscenza, è accusata di essere “woke” e minacciata da censure e riscritture della storia per piegarla all’ideologia del Project 2025.
Insomma, diciamolo, come può uno come il presidente Trump rimanere impassibile quando una delle più importanti (se non la più importante) istituzioni culturali americane programma una mostra di Amy Sherald, famosa non solo per aver ritratto Michelle Obama, ma per il suo dipinto in cui la Statua della Libertà diventa una donna nera e transgender? E infatti in un post del 19 agosto sulla sua piattaforma Truth ha tuonato (le maiuscole sono sue): «I Musei di Washington, ma anche di tutto il Paese, sono essenzialmente l’ultimo baluardo del “WOKE” e gli Smithsonian sono FUORI CONTROLLO».








