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July 2025

L'irresistibile fascino di Edoardo (Dado) Boncinelli, lo scientista

Con Edoardo (Dado) Boncinelli se ne è andata una delle intelligenze davvero più taglienti e competenti che io abbia conosciuto, e un amico, al quale ero affezionato (anche se ci vedevamo assai di rado e mai forse da almeno un decennio). Le informazioni biografiche sono riportate tutte nei necrologi, così come la sua vis polemica e l’impegno intellettuale e divulgativo. Ma non, forse, il modo in cui era tutto quello che era, in una persona unica: una formidabile scienziato, un erudito e abrasivo intellettuale, una testa indipendente, un tenero marito e padre, e un simpatico e sincero amico.

Se Trump chiude Mauna Loa

Fra i tagli alla NOAA, l'amministrazione Trump prevede anche di chiudere Mauna Loa e altri osservatori climatici. Da questa stazione Charles David Keeling iniziò la misurazione sistematica della CO2. per questo viene considerata un monumento della climatologia, ma anche una componente essenziale delle rete di osservatori che misura l'alterazione della chimica del Pianeta. Ne racconta storia e importanza il climatologo Sandro Fuzzi. 

In un articolo del 17 luglio, il New York Times informa che l’Amministrazione Trump, con il bilancio 2026, intende tagliare i fondi a tutte le attività che riguardano il clima della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), l’Agenzia Federale che si occupa a scala nazionale delle previsioni meteorologiche, del monitoraggio del cambiamento climatico e dello studio del mare.

Mosander, il chimico paziente che scoprì le terre rare

rielaborazione grafica del ritratto del chimico Carl Gustaf Mosander

Oggi le diamo per scontate e le troviamo in ogni device elettronico, ma a metà ‘800 nemmeno ne immaginavamo l'esistenza. Le terre rare sono elementi particolari e per scovarle è stato necessario il lento lavoro di un uomo altrettanto particolare. Questa è la storia di Carl Gustaf Mosander, il chimico più perseverante di sempre

Cos’è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità di esecuzione. Questa frase, presa da Amici miei e usata in ogni possibile occasione sui social, descrive le qualità di molti scienziati e scienziate che hanno fatto la storia dell’umanità, ma ne lascia fuori molti altri.

STATPHYS29: dove la politica divide, la scienza unisce

Disegno di scienziati e scienziate che dialogano davanti a una rappresentazione del mondo

Oggi, nonostante guerre e disuguaglianze, la cooperazione scientifica resiste e si rafforza: l’esempio degli eventi satellite di STATPHYS29 in Ruanda e in Ucraina dimostra che la scienza può ancora costruire ponti dove la politica erige confini.

Scienza, storia e politica internazionale sono da sempre strettamente intrecciate. In particolare, la fisica ha avuto un impatto decisivo sugli equilibri globali: dalla radioattività alla bomba atomica, dalle telecomunicazioni all’elettronica, fino alla relatività che rende possibile la precisione del GPS. Per questo, la libertà della ricerca scientifica va difesa anche attraverso la cooperazione internazionale, che la comunità scientifica ha sempre promosso come strumento di dialogo e fiducia tra Paesi.

Bambini in carcere: l’arte ci interroga, ma la politica guarda altrove

disegno con singolo tratto di neonato su sfondo acquarello

Il cortile d’onore di Montecitorio ospita da qualche settimana una scultura che rappresenta un bimbo in posizione fetale, a rappresentare la fragilità e l’abbandono, ma anche la promessa nel futuro se sapremo proteggere i bambini e le bambine. Non è quello che sta succedendo oggi, certamente nel mondo, e in Italia quando il decreto sicurezza porta in carcere le donne incinte o le madri con i figli

L’arte ha il potere di richiamare emozioni, è spesso collegata alla realtà ed è un potente mezzo di scoperta, di conoscenza e talvolta di denuncia. 

Oltre lo spopolamento: le aree interne tra crisi e possibilità

Veduta dal borgo di Ostana

Il nuovo Piano Strategico Nazionale per le Aree Interne introduce il concetto di “spopolamento irreversibile”. Ma i dati, le strategie locali e le criticità quotidiane raccontano una realtà più sfaccettata, fatta anche di adattamenti, esperimenti e resistenze.

Nell'immagine di copertina: veduta dal borgo di Ostana (CN). Crediti: Tomatis Davide/Wikimedia Commons. Licenza: CC BY-SA 4.0

Il nuovo Piano Strategico Nazionale per le Aree Interne (PSNAI), definito ad aprile 2025 e recentemente pubblicato dal Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud, ha riaperto il dibattito sul destino dei piccoli comuni italiani. Il documento aggiorna la strategia avviata nel 2014 per contrastare lo spopolamento e introduce una novità controversa: l’ipotesi di “spopolamento irreversibile” per una parte significativa del territorio nazionale.

Condannata la Francia per la morte da alghe verdi: ecco cosa è successo

Le alghe verdi nella baia di St Brieuc

Una tragedia sulle spiagge della Bretagna ha scoperchiato un caso di inquinamento ambientale e silenzi istituzionali durato decenni. L’8 settembre 2016 un uomo viene ritrovato morto su una spiaggia del comune di Hillion, e la sua morte è attribuita a cause naturali; ma, dopo una serie di indagini approfondite, si scopre che è legata alla presenza di alghe nella zona, al gas che hanno generato e soprattutto all’agricoltura e agli allevamenti intensivi. Questa vicenda ha portato la giustizia francese a riconoscere per la prima volta la responsabilità dello Stato.

In copertina: Le alghe verdi nella baia di St Brieuc, in Bretagna. Crediti immagine: Denis Brothier/Flickr. Licenza: CC BY-NC-SA 2.0

Jean-René Auffray era un cinquantenne che abitava lungo la costa bretone, appassionato di jogging e in ottima salute. L’8 settembre 2016 è uscito a correre come al solito, ma non ha  più fatto ritorno. Il suo corpo è stato ritrovato vicino alla foce del fiume Gouessant, nel comune di Hillion, e più precisamente nella baia di Saint-Brieuc, che si affaccia sul golfo di Saint-Malo: giaceva in mezzo al fango, circondato da tonnellate di alghe verdi che tappezzavano la spiaggia e il mare fin dall’inizio della primavera.

L'analfabetismo funzionale, il mondo digitale e l'intelligenza artificiale: perché è importante avere delle competenze?

Illustrazione de Il pensatore di Rodin che fissa uno schermo

Cosa accade quando l’intelligenza umana non riesce più a comprendere i progressi che essa stessa ha generato? A un secolo dalla riflessione di Valéry, dobbiamo ancora, e più che mai, interrogarci sul rapporto tra competenze, intelligenza artificiale e partecipazione attiva alla società.

«Preoccupiamoci innanzitutto di sapere se l’uomo diventa più sciocco, più ingenuo, più debole intellettualmente quando vi è una crisi della comprensione o dell’invenzione». Leggere oggi questa riflessione non fa pensare al fatto che è stata espressa esattamente un secolo fa da Paul Valéry nel saggio Sur la crise de l’Intelligence (1925).