fbpx April 2014 | Page 11 | Scienza in rete

April 2014

Lo spuntino in diretta

Qualche anno fa, studiando la regione intorno a Sagittarius A*, il gigantesco buco nero al centro della Via Lattea, gli astronomi si sono imbattuti in uno strano oggetto che hanno battezzato G2. Nonostante quella del centro galattico sia una regione celeste terribilmente difficile da osservare per la presenza di un'impenetrabile coltre di polveri e gas, gli astronomi la tengono costantemente sotto controllo eludendo quella coltre con osservazioni infrarosse.

Con le nanoparticelle l'edificio diventa fotovoltaico

Autori: 

I concentratori solari non sono solo i grossi impianti che occupano grandi pianure e zone desertiche. Per produrre energia pulita concentrando la luce del sole in un punto si può pensare, infatti, a un altro tipo di tecnologica, invisibile a occhio umano, che sfrutta nanoparticelle a semiconduttore. Un importante passo avanti in questa frontiera della conversione fotovoltaica è stato fatto da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienza dei Materiali dell'Università di Milano-Bicocca in collaborazione con il Los Alamos

Read time: 4 mins

La realtà non è come ci appare

Carlo Rovelli è un importante fisico teorico e filosofo della scienza che vive e lavora in Francia. Si occupa di gravità quantistica, ovvero quella linea di ricerca che tenta di rendere consistenti tra loro le due grandi teorie del Novecento: relatività generale e meccanica quantistica.
La teoria che Rovelli ha contribuito a fondare si chiama “gravità quantistica a loop” (per gli amici LQG), che è la maggiore “rivale” della (più nota a livello mediatico) teoria delle stringhe. Nel 2011 Rovelli si era già fatto notare come