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  2. October 2011

October 2011

Passione per la scienza

Autori: 
di redazione
Submitted by redazione on 19 October, 2011 - 10:43

Riparte per la sesta edizione il concorso fotografico di MolecularLab.it con cui ricercatori e laboratori possono trasmettere la curiosità e l'entusiasmo per la ricerca.

La vita di laboratorio, la microbiologia, modelli di proteine ed esperimenti di biologia molecolare: questi gli elementi che compongono il calendario scientifico organizzato da MolecularLab.it con lo scopo di far conoscere la bellezza della Scienza e far condividere la passione per l'attività di Ricerca.

Indice: 
Politica della Ricerca
Read time: 2 mins

La battaglia del biologo furioso

di Ilaria Canobbio
Pubblicato il 19/10/2011
Biotech
Libri
Salute
Vita

Dopo il secolo della chimica (l’Ottocento) e quello della fisica (il Novecento) il nostro è il secolo delle scienze della vita: medicina rigenerativa, biologia sintetica, biotecnologie agroalimentari, bioingegneria (sempre che l'exploit dei neutrini non rilanci alla grande la fisica...). Oggi, più di ieri, è importante conoscere il linguaggio delle scienze per comprendere la realtà che ci circonda. In un libro intelligente e preciso, Il biologo furioso, Carlo Alberti Redi spiega le sfide della biologia contemporanea e si confronta con

I segreti della talpa nuda e longeva

Autori: 
di Roberta Villa
Submitted by Roberta Villa on 19 October, 2011 - 09:53

Non è solo l’ennesimo genoma a essere sequenziato, né si tratta solo di una curiosità che il risultato riguardi la talpa senza pelo, in termini scientifici eterocefalo glabro. Questo roditore, che vive sotto terra nell’Africa orientale, è infatti un animale più unico che raro: pur essendo un mammifero, non è in grado di regolare la propria temperatura corporea e vive in colonie simili a quelle delle formiche e delle api.

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La chimica dei paperi

Autori: 
di Marco Taddia
Submitted by Marco Taddia on 18 October, 2011 - 10:31

Una parentesi di leggerezza, un po’ d’ironia e un sorriso non guastano anche nelle occasioni importanti. Il numero 2916 di Topolino, in questi giorni in edicola, è dedicato all'Anno della Chimica. Lo celebra in grande, con una lunga e talvolta esilarante storia a fumetti dal titolo “Qui Quo Qua e la grande storia della chimica dei paperi”. Il testo è di Stefano Ambrosio, laureato in chimica industriale (http://www.topolino.it/autori/4) e i  disegni sono di Paolo De Lorenzi, Roberto

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Il futuro del cinema ha radici lontane

di Gian Piero Brunetta
Pubblicato il 18/10/2011
Comunicazione

“L’immagine elettronica lo conferma: una civiltà in preda all’incubo della memoria visiva non ha più bisogno del cinema” osservava Paolo Cherchi Usai nel 1999 (L’ultimo spettatore. Sulla distruzione del cinema), constatando  l’inesorabile destino di estinzione della pellicola ad opera dei supporti digitali. Il processo negli ultimi anni è apparso irreversibile e il miglioramento della qualità dell’alta definizione, unito alle nuove frontiere aperte dal 3D, ci invita e obbliga a riconsiderare l’intero campo dei problemi legati alla visione cinematografica e ai rapporti

Pubblicare o brevettare? Falso problema

di Riccardo Pietrabissa
Pubblicato il 17/10/2011
Research intelligence
Innovazione

In questi mesi si è molto discusso di criteri per valutare la ricerca scientifica e anche su questo web journal è aperto un dibattito sul tema. Del resto il tanto atteso insediamento dell'ANVUR e i suoi primi passi nel difficile compito di valutare la ricerca e i ricercatori ha scatenato dibattiti, ha acceso preoccupazioni, ha determinato prese di posizioni.  Non è mia intenzione entrare direttamente in questo tema. Da più parti è stata proposta l'opportunità di considerare i brevetti, più in generale i titoli di proprietà industriale, tra i titoli

Astrociti senza allarme

Autori: 
di Anna Giulini
Submitted by Anna Giulini on 17 October, 2011 - 11:30

Scoperto nel cervello un tipo di cellule che non lancia gli allarmi molecolari generalmente attivati quando il patrimonio genetico viene danneggiato. Si tratta degli astrociti, chiamati così per la spettacolare forma cellulare che ricorda quella delle stelle. Al termine del proprio differenziamento, quando cioè hanno raggiunto la massima specializzazione funzionale, gli astrociti spengono i geni responsabili dell’innesco degli allarmi anti-danno e di conseguenza non attivano più una serie di risposte a essi correlate.

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Il periodo degli uragani

Italiano
Read time: 1 minSubmitted by Sergio Cima on 14 October, 2011 - 18:00
Clima
Scheda
Fonte: 
Storm warning: prepare for a busy hurricane season
Intervallo dati: 
1 January, 1990 to 31 December, 2010
Inizio serie dati: 
1 January, 1990
Fine serie dati: 
31 December, 2010

Dal 1990 al 2010, gli uragani che hanno colpito l'Atlantico

Come funziona

Nella cartina geografica le strisce colorate sono i divesri uragan. Sotto alla carina a sinistra un riquadro indica l'anno selezionato e il numero di uragani occorsi durante l'anno, al centro un selettore di annate, a destra una legenda per interpretare la veocità del vento a seconda dello spessore della linea.

uragani

Le tempeste hanno origine nell'Atlantico tropicale quando la superficie calda dell'acqua fa salire l'aria umida in vortici a spirale.

La temperatura dell'Oceano varia a causa di vari fattori non ancora del tutto chiariti (si suppone che la variazione della salinità giochi un ruolo molto importante). Questa variazione è chiamata Atlantic Multidecadal Oscillation, fasi fredde e fasi calde (con una differenza massiam di 17 gradi C) si alternano con un periodo di circa 25-40 anni.

Autori: 
di Sergio Cima
Free tag: 
Meteorologia
Sezioni: 
Grafici
Informazioni per gli editor
stato: 
pronto

L'eclissi della scienza in Italia

di Giuseppe Remuzzi
di Arrigo Schieppati
Pubblicato il 14/10/2011
Storia della scienza
Politica della Ricerca
Società

Della morte di Cavour e del racconto che ne hanno fatto il Lancet, il British Medical Journal e negli Stati Uniti il New England Journal of Medicine tra il 15 giugno e il 17 agosto del 1861 s’è già scritto (Corriere 23 aprile). E dell’ammirazione incondizionata che emerge da quegli scritti “per l’eroe della libertà e per il letterato che sapeva di scienza”. Allora il Lancet scriveva “il debito dell’Inghilterra verso l’Italia è incalcolabile” e in Inghilterra erano convinti che persino Harvey