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Embrioni sintetici o modelli di embrione? Le sfide aperte della ricerca

La recente creazione di strutture simil-embrionali umane spinge la società a porsi nuovi interrogativi sull'identità dei prodotti della biologia sintetica: cosa sono queste entità, embrioni o modelli? La risposta però obbliga a rispolverare un'antica questione, mai risolta, riguardo la definizione di embrione per sé: quando un aggregato di cellule che lavora in modo coordinato diventa una vita umana individuale? 

Nell'immagine: blastoide umano derivato da cellule staminali embrionali, marcato per la molecola Z0-1 (giallo) che individua le giunzioni strette tra cellule; per la molecola CDH1 (magenta) che individua le giunzioni aderenti e per la molecola aPKC (ciano) espressa nel dominio apicale. I blastoidi sono strutture modello della blastocisti, una delle prime fasi dello sviluppo dell'embrione. 

Crediti immagine: Nicolasrivron, CC BY-SA 4.0 via Wikimedia Commons

Già nel leggerlo, il termine “embrione sintetico” suscita un po’ di inquietudine, figuriamoci se accostato all’aggettivo “umano”.  Eppure, lo scorso mese di giugno sembrava proprio che gli embrioni sintetici umani fossero diventati una realtà, almeno così titolavano i media, inneggiando chi alla rivoluzione, chi allo scandalo. Ma che cos’è, e cosa non è, un modello sintetico di embrione umano? Perché il punto è tutto qui: parliamo di modelli, non di embrioni veri e propri.

Rischio guerra nucleare: appello a chi lavora in sanità, alziamo la voce

Mentre l'ultima conferenza di revisione del 2022 del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari, si è conclusa senza una dichiarazione concordata, la guerra in Ucraina ha reso più pressante l'allarme per il rischio dell'olocausto nucleare. Anche i professionisti della sanità devono, quindi, considerare la prevenzione dell’uso delle armi nucleari a qualsiasi livello una priorità urgente.

Crediti immagine: Egor Myznik/Unsplash

Gli attuali sforzi per il controllo e per la non proliferazione degli armamenti nucleari sono inadeguati a proteggere la popolazione mondiale dalla minaccia di una guerra nucleare scatenata per un preciso progetto. O, persino, per un errore nella reazione, reso non improbabile dall’evoluzione degli arsenali nucleari, che ha generato missili ipersonici così veloci da far scemare il tempo a disposizione per distinguere tra un attacco e un falso allarme.

Non saranno le reti neurali artificiali a darci la medicina di precisione

L'intelligenza artificiale sembra lo strumento perfetto per affrontare la complessità delle malattie. Ma nella medicina di precisione  o “dei casi unici", il limite di ciò che può fare è ampiamente superato. 

Negli anni 2000, dopo il sequenziamento del DNA umano, la comunità scientifica fu travolta da un'enorme ondata di entusiasmo e ottimismo. Questo fenomeno coinvolse non solo gli scienziati, ma anche i media e le personalità influenti della politica e della scienza.

Il biologico entra nel Registro nazionale delle varietà

Anche le varietà biologiche potranno, dall'autunno 2023, essere iscritte al Registro nazionale. Qual è l'iter che devono seguire? Quali prove e test sono necessari?

A partire dall'autunno 2023, anche le varietà biologiche potranno seguire l’iter delle varietà convenzionali ed essere iscritte al Registro nazionale. Nell’ambito delle prove per l’iscrizione al registro nazionale di nuove varietà vegetali, a fine settembre 2022 sono state infatti pubblicate le Direttive di esecuzione (UE) 2022/1647 e 2022/1648, che modificano le direttive risalenti al 2003 per quanto riguarda una deroga per le varietà biologiche delle specie di piante agricole e di ortaggi adatte alla produzione biologica.

Quali sono gli investimenti R&D migliori per riuscire a rispettare l’accordo di Parigi?

Un recente studio indaga gli scenari per orientare al meglio la scelta degli investimenti R&D su tecnologie a basse emissioni (e a indicare con quali tempistiche andranno messi in atto) per aumentare la probabilità di rispettare l'accordo di Parigi.

Crediti immagine: Tyler Casey/Unsplash

Nei prossimi anni i governi di tutto il mondo saranno chiamati a prendere decisioni importanti sugli investimenti in Ricerca e Sviluppo (Research and Development o R&D) da applicare per ridurre le emissioni di gas serra e limitare il riscaldamento globale. Per rispettare l’accordo di Parigi, infatti, sarà necessario mantenere la temperatura media al di sotto dei 2°C in più rispetto ai livelli pre-industriali e, anzi, sforzarsi di limitarla a 1,5°C in più.

I vantaggi del metodo scientifico nell’era della post-verità

Una doppia recensione di Marco Taddia, dedicata a due libri sulla verità: Le gioie della scienza (Bollati Boringhieri, 2022), di Jim Al-Khalili, e Quale verità? Mentire, fingere, nascondere (ripubblicato nel 2023 da La Nave di Teseo), di Umberto Eco.

Crediti: Michael Carruth/Unsplash

È opinione diffusa che la bulimia informativa di cui molti si lamentano abbia contribuito non poco a farci entrare, da qualche decennio, quasi senza accorgercene, nell’era della post-verità. Siamo disorientati da un sovraccarico di notizie, fake-news e smentite, cosicché non è raro provare un certo imbarazzo se sentiamo il bisogno di formarci un’opinione sulla verità dei fatti.

L’Italia e la politica del caldo. Che cosa abbiamo imparato dall’estate 2022

Gli effetti che le ondate di calore hanno sulla salute umana sono molteplici: Paolo Vineis e Luca Carra li ripercorrono in questo articolo. A evidenziare, ancora, come non sia ormai più possibile ignorare il ruolo e i danni del cambiamento climatico sul benessere della nostra specie.

Crediti immagine: Scott Goodwill/Unsplash

Il caldo ha conseguenze rilevanti per la salute, e gli epidemiologi ne misurano gli effetti con la abituale pazienza e cautela. Ma con il passare degli anni - visto che praticamente l’anno che viene è quasi sempre più caldo dell’anno che se ne va -, il livello di allarme è salito e ci si chiede se non sia il caso di considerare le ondate di calore e gli altri eventi climatici una questione sanitaria che merita un’attenzione particolare.

Musica e salute racchiuse in un algoritmo: l’intervista ad Alfredo Raglio

Nel laboratorio di ricerca e musicoterapia dell'IRCCS Maugeri di Pavia è stato messo a punto, grazie a una collaborazione italo-spagnola, un algoritmo che sfrutta la musica a fini terapeutici. Ne parliamo con Alfredo Raglio, responsabile del laboratorio e tra gli ideatori di Melomics-Health.

Crediti immagine: C D-X/Unsplash

In rete si sta diffondendo un numero crescente di piattaforme che permettono una fruizione personalizzata della musica. Lo scopo è donare benessere all’ascoltatore. Ma come selezionare la playlist perfetta per trattare ciascun fruitore? Le soluzioni proposte sono diverse e spesso si affidano ad algoritmi capaci di rispondere ai bisogni dell’ascoltatore.

Uno studio spiega come collaborare meglio nei progetti di ricerca

È da tempo, ormai, che si parla di governance adattiva per i progetti di ricerca: come mediare tra esigenze interne al progetto, legate spesso alla diversità di prospettive culturali e scientifiche dei partner, e contemporaneamente far fronte ai cambiamenti economici e sociali sempre più rapidi che caratterizzano i fenomeni su cui i progetti si focalizzano? La fase di valutazione del progetto è il primo punto su cui agire, suggerisce uno studio del CNR-IRPPS.

Crediti immagine: Claudio Schwarz/Unsplash

Quando, a novembre dello scorso anno, si è tenuto l’European Partnership Stakeholder Forum – evento che, a un anno dall’avvio del programma quadro di ricerca Horizon Europe, ha riunito l'intera comunità di partenariati co-finanziati nell’ambito di ERA (European Research Area) - le parole d’ordine sono state agilità e flessibilità. Era prevedibile, considerando che l’incontro esteso è stato il primo dopo la pandemia, mentre le discussioni sulla crisi geopolitica e climatica sono arrivate al cuore del Vecchio Continente.

Il caso e la necessità di tutto questo caldo

Dopo un giugno italiano piuttosto fresco, il caldo si è scatenato di nuovo anche in Italia. Nuovi record nel mondo e nuovi impatti su salute umana ed ecosistemi dovuti a ondate di calore e eventi meteo violenti. In questo articolo dati e risorse per capirli meglio.

Immagine: Foto di Luis Graterol su Unsplash

Il Centro Euromediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) avverte che le «temperature superficiali nel bacino del Mediterraneo sono attualmente più calde del solito, raggiungendo livelli fino a 5-6°C al di sopra della media climatologica di luglio».