fbpx October 2023 | Scienza in rete

October 2023

Il Saggiatore compie 400 anni e non li dimostra

Incisione d'epoca che ritrae Galileo Galilei accanto a un telescopio

Sotto l’insegna della lince accademica vedeva la luce nel 1623 una delle opere galileiane più significative: Il Saggiatore, dedicato al Viceprincipe dei Lincei, Virginio Cesarini. L’opera segnava l’intervento diretto dello scienziato toscano nelle polemiche sull’interpretazione delle comete che avevano solcato i cieli d’Europa tra fine 1618 e inizio 1619. Concepita come risposta alla Libra astronomica (1619) del gesuita Orazio Grassi, il quale, seguendo Tycho Brahe, aveva interpretato i recenti fenomeni come conferma della struttura geocentrica dell’universo, l’opera galileiana contestava le conclusioni del matematico del Collegio Romano e rappresenta un capitolo fondamentale nella biografia intellettuale di Galilei. Un convegno presso l’Accademia dei Lincei ha recentemente ricordato i 400 anni dalla pubblicazione.

Crediti immagine: Dorothe da Pixabay

Sono trascorsi 400 anni da quando Galileo Galilei diede alle stampe Il Saggiatore, pubblicato a Roma nel 1623 da Giacomo Mascardi.

Mosquito Alert, progetto di citizen science per il monitoraggio delle zanzare

Le temperature quasi estive di quest'autunno hanno fatto sì che le zanzare fossero ancora attive a ottobre. Tra queste, molte sono specie alloctone e invasive, possibili vettori di patogeni virus come Dengue. Per monitorare diffusione e presenza delle zanzare sul territorio italiano è stata sviluppata Mosquito Alert, una app che permette, con un approccio di citizen science, di raccogliere dati come la localizzazione e la specie.

Crediti immagine:  Zanzare tigre Aedes albopictus, Giorgia Mocilnik

Il primo mese d’autunno 2023 si è contraddistinto per le sue temperature estive, con picchi sopra i 30 gradi in gran parte d’Italia, e per l’assillante presenza delle zanzare: ovunque decidessimo di trascorrere del tempo all’aperto, loro erano sempre lì pronte a pungerci.

Quando la natura infrange le nostre leggi. Recensione di Wanted! di Mary Roach

Che succede quando la natura irrompe nei nostri spazi e non rispetta le nostre regole? Questa la domanda al centro del libro di Mary Roach, edito in Italia da Aboca edizioni, che indaga in modo acuto e ironico il nostro rapporto con animali e piante che turbano la nostra tranquillità. Unica pecca una bufala tutta italiana a tema lupo che fa capolino tra le pagine e disturba la lettura

Immagine: giovane orso nero americano che cerca di aprire un cassonetto. Fonte: Wikimedia commons

Cosa succede quando la natura interferisce con le nostre attività? Se i gabbiani distruggono eleganti allestimenti di rose per un’importante cerimonia religiosa, gli alci attraversano all’ultimo la strada, gli orsi rovistano nei rifiuti o mettono il naso dentro le tende e gli alberi cascano in testa alle persone? Come ci mostra Mary Roach nel suo libro Wanted! Quando la natura reagisce alla prepotenza dell’uomo e infrange le sue leggi, edito in Italia da Aboca edizioni, la nostra risposta non è quasi mai la tolleranza.

L'IA per la consulenza scientifica alla politica

E se l'intelligenza artificiale potesse aiutare in uno dei compiti più centrali della consulenza scientifica, quale la sintesi delle informazioni e la stesura di documenti informativi? È quanto suggerisce un commento pubblicato su Nature e dedicato all'uso costruttivo dell'IA. Ma servono solida governance, trasparenza e responsabilità.

Crediti immagini: Sanket Mishra/Pexels

In fondo alla pagina della chat, in piccolo e grigio chiaro, ChatGPT scrive che “potrebbe produrre informazioni inaccurate riguardo persone, posti o fatti”. Per “inaccurate” si intende anche false, vere e proprie allucinazioni testuali, come il record di Christof Wandrarsch che nel 2020 avrebbe attraversato la Manica nel minor tempo mai registrato, peccato che secondo ChatGTP, Christof lo avrebbe fatto a piedi.

La space economy europea ha bisogno di una rivoluzione?

Spazio satellite

Nel 2022 il valore globale della space economy ha raggiunto i 469 miliardi di dollari, pari allo 0,35% del PIL mondiale. Nel 2022 i finanziamenti pubblici per il settore spaziale ammontavano a 103 miliardi di dollari, di cui quasi il 60% proveniente dagli Stati Uniti e circa il 15% dall’Europa. Sono solo alcuni dei dati contenuti nel saggio Europe in the Global Space Economy, di Patrizia Caraveo e Clelia Iacomino. Le due autrici, dopo un excursus storico sulla space economy, non mancano di evidenziare le criticità dell'Europa, bloccata dall'eccessiva frammentazione delle istituzioni che guidano la politica spaziale e dalla scarsa propensione al rischio sia degli attori pubblici sia delle aziende private.

Photo by NASA on Unsplash

Nel 2022 il valore globale della space economy ha raggiunto i 469 miliardi di dollari pari allo 0,35% del PIL mondiale. Nel 2022 i finanziamenti pubblici per il settore spaziale ammontavano a 103 miliardi di dollari, di cui quasi il 60% proveniente dagli Stati Uniti e circa il 15% dall’Europa.

Migranti: più consapevolezza con "Le rotte del clima"

La migrazione è affrontata male e superficialmente, senza andare alla radice dei fattori profondi che la innescano. Tra questi c’è il cambiamento climatico: il progetto “Le Rotte del Clima” presentato lo scorso 27 settembre al Museo della Scienza di Milano vuole sviluppare strumenti di tutela legale per i migranti climatici, categoria ancora poco mappata e definita.

Foto di Sujeeth Potla su Unsplash

I migranti sono stati e sono oggetto di campagne elettorali permanenti e infiniti dibattici politici, spesso inconcludenti. La questione è in questi mesi di nuovo sotto i riflettori, tra ennesime tragedie e visite internazionali, ma viene affrontata superficialmente e senza andare alla radice dei problemi che spingono le persone a migrare. Tra i fattori che influenzano la migrazione ci sono i cambiamenti climatici.

Carbon offsetting: a chi giova?

Il carbon offsetting prevede la compensazione delle emissioni con interventi che ne assorbano o annullino un quantitativo equivalente. Ma, come molti ambientalisti sospettavano, rappresenta in realtà un espediente volto ad aggirare l’obiettivo primario per azzerare le emissioni, la mitigazione, e soprattutto difficile da controllare e verificare.

Crediti immagine: Jas Min/Unsplash

Per evitare future probabili catastrofi climatiche, le cui anticipazioni sono sempre più presenti, bisogna raggiungere l’obiettivo di zero emissioni di gas serra nell’atmosfera entro il 2050. Il metodo per raggiungerlo è la mitigazione, quindi la sostituzione delle attuali fonti di emissioni – principalmente l’uso dei combustibili fossili – con energie rinnovabili. Fin dal Protocollo di Kyoto è stato tuttavia previsto un altro metodo: quello di compensare le emissioni con interventi che ne assorbano o annullino un quantitativo equivalente. È il carbon offsetting.

Il Nobel ai quantum dots: la prova che la meccanica quantistica ha applicazioni pratiche

Il premio Nobel per la chimica è andato quest'anno a tre scienziati il cui lavoro si è dedicato ai punti quantici. Ma cosa sono e quali sono le loro applicazioni presenti e potenziali?

Crediti immagine: Argonne National Laboratory/Flickr. Licenza: CC BY-NC-SA 2.0 DEED

Lo scorso mercoledì 4 ottobre è stato assegnato il premio Nobel per la chimica a Moungi G. Bawendi, Alexei I. Ekimov e Louis E. Brus “per la scoperta e la sintesi dei punti quantici”. Questo tipo di tecnologia è davvero molto pervasiva nella nostra vita quotidiana, eppure non rientra fra gli argomenti più pop di cui si sente parlare spesso e persino fra gli “addetti ai lavori”, i quantum dots non sono quasi mai citati quando si parla di nanotecnologie.

A che punto siamo con la transizione energetica? L’aggiornamento IEA

L’Agenzia internazionale per l’energia ha pubblicato la sua Roadmap per lo zero netto al 2050 aggiornata al 2023, dopo quella uscita nel 2021. Sono stati fatti numerosi passi avanti. Serve comunque ancora impegno in rinnovabili ed elettrificazione, che faranno il grosso della transizione, con anche altre tecnologie di supporto. Bisogna aumentare la spesa pubblica e privata, anche per la ricerca di tecnologie oggi poco o per nulla diffuse. È assolutamente vietato estrarre nuovi combustibili fossili.

Foto di Bill Mead su Unsplash

Ecco come appare nei minimi termini la transizione energetica per raggiungere zero emissioni nette di gas serra entro il 2050, secondo l’aggiornamento dell’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) da poco uscito.

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