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December 2022

Greenwishing, la natura non può compensare i nostri ritardi nella mitigazione climatica

Riusciremo a stabilizzare il riscaldamento medio globale a 1,5°C? La missione è ormai quasi impossibile, ma non per questo bisogna demordere, perché ogni frazione di grado in più comporterà conseguenze nefaste per noi e l'ambiente. C'è però chi questo obiettivo se l'è già messo dietro alle spalle, convinto che le emissioni che non siamo riusciti a evitare potranno essere compensate con tecnologie quali la cattura e il sequestro del carbonio, con l'uso delle biomasse (BECCS), oppure con le cosiddette "soluzioni basate sulla natura" (forestazione, ripristino degli ecosistemi, ecc.), volte ad aumentare l'assorbimento di carbonio da parte dei suoli. Ma si tratta di una pericolosa illusione: le tecnologie "a emissioni negative", infatti, sono ancora in fase di studio, e se anche si rivelassero efficaci necessiterebbero di grandi quantità di energia per farle funzionare. Mentre la ri-naturalizzazione dei suoli entra in competizione con altre necessità, come la sicurezza alimentare, e non può garantire l'assorbimento del carbonio al di sopra di una certa quota oltre quella già assicurata dai suoli. L'illusione di compensare le emissioni che non siamo capaci di ridurre la si potrebbe chiamare Greenwishing, una variante del più sfacciato Greenwashing. Ecco come ce lo racconta il ricercatore Alessandro Gimona.
Immagine di Olena Sergienko on Unsplash. Traduzione dall'inglese di Luca Carra.

Alla COP27 i governi non hanno fatto alcun progresso reale sulla riduzione delle emissioni, pur ribadendo che 1,5°C di riscaldamento dovrebbe essere una linea rossa. Non è chiaro come si possano conciliare questi due fatti, ma si può ipotizzare che le compensazioni e la rimozione di CO2 dall'atmosfera avranno un ruolo di primo piano, per lo meno nelle intenzioni.

Citizen science per la tutela del barbagianni

In alcuni territori, la popolazione del barbagianni è in calo: per tutelare la specie, il progetto Monitoraggio e Conservazione dei Barbagianni in Italia coinvolge i cittadini per installare cassette nido che ne favoriscono la nidificazione.

Nell'immagine: il barbagianni si differenzia da tutti gli altri rapaci notturni per il suo colore bianco. In tutto il mondo mantiene una base chiara che può cambiare attraverso variazioni cromatiche leggere secondo la zona geografica in cui si trova e la sottospecie presente. Foto da fototrappola di Gabriele Stanisci.

Nell’autunno 2021 è stato avviato un progetto di Monitoraggio e Conservazione dei Barbagianni in Italia (MCBI), nato dalla necessità di incrementare la presenza di questo rapace attraverso l’installazione di cassette nido che favoriscono la sua nidificazione. «Il barbagianni è una specie che ha subito un netto calo dagli anni Ottanta in alcuni territori, soprattutto nel Nord del nostro Paese», spiega Gabriele Stanisci, fondatore del progetto. Le cause sono diverse: frammentazione degli habitat, uso eccessivo di rodenticidi, impatto con i veicoli e assenza di siti adatti alla nidificazione.

Vuoi imparare a suonare? Ascolta!

Uno studio pubblicato su Scientific Reports evidenzia come l'ascolto sia importante per lo studio musicale oltre alla già nota pratica motoria. Ne abbiamo parlato con Alice Mado Proverbio, tra le autrici, neuroscienziata dell'Università Milano-Bicocca.

Immagine: Pixabay

Nello studio della musica, ascoltare il suono prodotto mentre si studia svolge un ruolo determinante, oltre a concentrarsi sulla pratica motoria come già si sapeva. Questo è il risultato dello studio condotto da Maria Giovanna Luciani, Alessandra Cortelazzo e Alice Mado Proverbio e pubblicato su Scientific Reports lo scorso 17 novembre.

ascolto

L’estrazione di gas può provocare terremoti?

L’estrazione di gas può causare dei terremoti? Sì. Ma la maggior parte dei giacimenti in cui si effettuano estrazioni non presenta sismicità indotta o innescata. Inoltre, la maggior parte dei terremoti al mondo sono legati a cause tettoniche e vulcaniche. Ma non è questo il motivo per cui non si deve più estrarre gas, anche in Italia.

Immagine: Pixabay

Terremoti naturali

Non di solo virus muore l'uomo: il problema dell'antibiotico resistenza

Simonetta Pagliani riporta alcuni dei più recenti dati sull'antibiotico resistenza e le indicazioni per contrastare un fenomeno che l'OMS definisce ormai un'emergenza globale.

Crediti immagine: Volodymyr Hryshchenko

Il 18 di novembre ricorreva la Giornata europea degli antibiotici, indetta dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (European Centre for Disease Prevention and Control, ECDC) nell’ambito della più ampia World Antibiotics Awareness week (18-24 novembre) promossa da OMS, FAO, UNEP e OIE (Office International des Epizooties): il tema dell’edizione 2022 era la diffusione della consapevolezza per frenare l'antibiotico resistenza.

Clima 2050, come si studiano i cambiamenti climatici

Due esperte del clima e lead author del sesto rapporto IPCC, spiegano in un libro come si studiano i cambiamenti climatici, quali previsioni possiamo fare sulle loro conseguenze, e perché in questo contesto è così importante la collaborazione internazionale. Marco Taddia recensisce Clima 2050 - La matematica e la fisica per il futuro del sistema Terra, di Annalisa Cherchi e Susanna Cherchi (Zanichelli, 2022).

Crediti immagine: Kelly Sikkema/Unsplash

Un recente articolo di Nature, datato 21 novembre 2022, si è concentrato sugli aerosol atmosferici che rendono di cattiva qualità l’aria di alcuni tra i paesi più poveri e popolati della Terra, attribuendo loro una responsabilità precisa negli eventi estremi e aggiungendo, al contempo, un’altra incognita ai temi climatici. Infatti, purtroppo non si sa se tali aerosol sono destinati ad aumentare, diminuire o stabilizzarsi.

Cent’anni fa, un successo dell’elettrochimica

Come si può rilevare la presenza di un metallo in tracce? Se oggi abbiamo a disposizione diversi strumenti per farlo, cent'anni fa le cose erano molto diverse: per questo l'invenzione del polarografo da parte di Jaroslav Heyrovsky è valsa allo scienziato il premio Nobel per la Chimica.

Crediti immagine: Wikimedia Commons. Licenza: CC BY-SA 3.0

L’esigenza di disporre di metodi di analisi chimica aventi un limite di rivelabilità tale da riuscire a determinare metalli in tracce è dovuta al fatto che questi, anche a bassissimi livelli di concentrazione, possono influenzare in maniera significativa le proprietà di un materiale, di un fluido biologico o di una matrice ambientale. Oggi esistono molti metodi che rispondono allo scopo e spesso c’è solo l’imbarazzo della scelta, condizionata anche dal costo delle apparecchiature e dalla loro praticità.