fbpx December 2022 | Scienza in rete

December 2022

Buoni propositi per la salute del cervello

 BrainChain, Willem den Broeder, acrilico su tela, 80 x 120cm, 2001

Negli ultimi anni, la salute del cervello e la prevenzione dei disturbi neurologici hanno acquisito crescente rilievo, diventando i temi centrali di numerose iniziative internazionali rivolte ai decisori politici, per rendere l’ottimizzazione della salute cerebrale una priorità di sanità pubblica.

Anguille: l'oro blu dell'Adriatico che rischia di scomparire

L'alto Adriatico è sempre stato uno dei mari più pescosi d'Italia, ricco di biodiversità, ma lo sfruttamento delle risorse eccessivo, combinato ai cambiamenti climatici  ha profondamente alterato la fauna che lo popola, e alcune specie rischiano l'estinzione. Dagli squali alle anguille ecco la ricchezza che rischiamo di perdere

Crediti immagine: Guido Andolfato, licenza Creative Commons

Il mare di oggi non è più quello una volta. Non si tratta di una frase fatta, ma proprio di un dato di fatto. I risultati di una ricerca condotta nel mare Adriatico settentrionale, dimostrano infatti che le specie che lo popolano sono drasticamente cambiate dagli anni quaranta del secolo scorso ad oggi.

Come si scelgono i nomi per comete, pianeti e pianetini

La cometa di Halley fotografata dalla sonda Giotto nel 1986, NASA/ESA/Giotto Project.

Il 21 novembre, il gruppo di lavoro dell’Unione Astronomica Internazionale responsabile di dare un nome ai corpi minori del Sistema solare, cioè minor planet e comete, ha pubblicato un nuovo bollettino che indica i nomi delle comete assegnati di recente e la numerazione delle comete periodiche.

COP 15: un terzo del pianeta per la biodiversità

A Montreal, nel corso della COP 15 è stato approvato il Global Biodiversity Framework, la nuova strategia per la biodiversità. Un piano ambizioso che punta a una vita in armonia con la natura per il 2050, con obiettivi da attuare entro il 2030

Crediti foto: Alenka Skvarc su Unsplash

Fermare la perdita di biodiversità e invertire l’attuale andamento negativo entro il 2030. Questo l’obiettivo generale dell’accordo siglato al termine della COP15, la Conferenza delle Parti della Convenzione sulla Diversità Biologica, che si è svolta nelle prime due settimane di dicembre a Montreal. Il Kunning-Montreal Global Biodiversity framework è stato approvato il 19 febbraio, chiudendo una intensa e travagliata serie di riunioni che hanno coinvolto tecnici e scienziati.

"Non abbiamo fatto un buon lavoro nello spiegare quanto la biologia possa essere flessibile", intervista a Frans de Waal

Eva Benelli e Anna Romano intervistano Fran de Waal sul suo ultimo libro, Diversi. Le questioni di genere viste con gli occhi di un primatologo.

Foto di Catherine Marin

Dopo aver recensito Diversi. Le questioni di genere viste con gli occhi di un primatologo, abbiamo voluto scambiare quattro chiacchiere con l'autore, il primatologo Frans de Waal, per sapere cosa lo ha spinto a occuparsi delle questioni di genere e avere un suo parere sulla ricerca in questo e in altri campi dell'etologia. Ecco la nostra intervista.

Diversi: quando un primatologo affronta il tema del genere

In Diversi. Le questioni di genere viste con gli occhi di un primatologo (Raffaello Cortina Editore, 2022), il primatologo Frans de Waal tratta i temi del sesso e del genere raccontando quanto avviene nei nostri parenti più stretti, gli scimpanzé e i bonobo. Fornendo, così, spunti di riflessione affascianti per iniziare a superare, in modo il più possibile consapevole, i pregiudizi e le diseguaglianze.

Crediti imagine: Lluís Ribes Mateu/Flickr. Licenza: CC BY-NC 2.0

Sesso e genere: succede spesso di affrontarli in modo puramente culturale, come fossero frutto esclusivo della nostra società, in una data area del mondo e in un certo momento storico.

Razzismo, xenofobia, discriminazione e salute: gli impegni del Lancet per inclusione e rispetto

Il numero 400 di Lancet raccoglie gli articoli le analisi più approfondite sulla definizione di razzismo, xenofobia e discriminazione e sulla loro relazione con la salute a livello globale. E vuole essere l'inizio di un percorso virtuoso che, dal riconoscimento autocritico dei danni operati dal contenuto storico della rivista, vuole rispettare gli impegni per l'inclusione e il rispetto della diversità nell'editoria, incoraggiando i contributi sugli effetti del razzismo sulla salute e una corretta rappresentazione di geografia, genere ed etnia in autori e revisori.

Illustrazione della serie di Lancet su razzismo, xenofobia e discriminazione.

Il numero 400 del dicembre 2022 di Lancet dedicato a Racism, Xenophobia, Discrimination, and Health rimarrà nella storia della medicina: ideato da Delan Devakumar dell'Institute for Global Health dell'University College di Londra con la collaborazione di scienziati di tutto il mondo, riunisce in una serie di articoli le analisi più approfondite sulla definizione di razzismo, xenofobia e discriminazione e sulla loro relazione con la salute a livello globale.

La salute disuguale figlia della guerra

Foto: ministero dell'Interno, Ucraina.

La guerra in Ucraina (e altrove) e il militarismo ostacolano la giustizia sociale attraverso diversi meccanismi: il drenaggio di risorse per spese militari, la maggiore esposizione delle fasce sociali svantaggiate agli effetti diretti e indiretti dei conflitti, l’impatto in scala mondiale sui sistemi alimentare, energetico e finanziario che colpiscono in maniera sproporzionata il sud globale e le fasce sociali meno abbienti.

Appello a ministra Bernini: cogliere le opportunità del PNRR per la ricerca

108 società scientifiche italiane scrivono alla ministra MUR Anna Maria Bernini perché difenda le misure PNRR rivolte al potenziamento della ricerca italiana, e perché vengano implementate le misure suggerite lo scorso luglio dal "Tavolo tecnico per la Strategia italiana in tema di ricerca fondamentale". È possibile aderire alla lettera come società scientifica mandando la propria adesione a: [email protected] (Per agevolare la verifica dell'adesione si raccomanda di inviare la mail da un indirizzo dell'associazione)

Il nuovo governo trovi il tempo di occuparsi di ricerca, sfruttando appieno le opportunità di finanziamento presenti nel PNRR: è l'appello urgente che 108 società scientifiche italiane mandano alla ministra del MUR Anna Maria Bernini.