fbpx October 2019 | Scienza in rete

October 2019

Presidente Cirio, sulle alluvioni non si improvvisa

Una maldestra dichiarazione del presidente della Regione Piemonte Cirio (“le precipitazioni erano allora come sono oggi; dobbiamo fare in modo che i nostri Comuni, i nostri sindaci, i nostri anziani, che hanno sempre puliti i fiumi, possano continuare a farlo. Non avevano la laurea né in geologia né in ingegneria idraulica, eppure li mantenevano e questi problemi non li avevamo”) provoca un comunicato di associazioni e scienziati che fa il punto sull'importanza di avvalersi di competenze tecniche per gestire i corsi d'acqua nella loro complessità e diversità. Il cambiamento climatico sta già mutando il regime delle piogge. Ignorarlo è qualcosa di più di una gaffe.

Non bastavano i due morti per alluvione in Piemonte, uno ad Arquata Scrivia (Alessandria) e a Strambino (Torino) tra il 21 e il 22 ottobre, dove piogge eccezionalmente intense hanno provocato allagamenti e frane e danneggiato strade, case e infrastrutture.

Dall’industria alla sanità, per ridurre sprechi e curare meglio

Dal mondo dell'industria è possibile trarre utili suggerimenti per migliorare l'assistena sanitaria eliminando sprechi ma soprattutto migliorando la qualità delle cure. Come? Se ne parla al Simposio internazionale sulla qualità, organizzato da Ismett e UPMC (University of Pittsburgh Medical Center) a Palermo (30 ottobre 2019). Protagonista il sistema Lean Six Sigma, sviluppato originariamente da Toyota per i processi industriali e traslato in latri ambiti come la sanità in vari paesi.

Secondo i dati dell’Oms nel mondo una percentuale della spesa sanitaria compresa tra il 20% e il 40% rappresenta uno spreco causato da un utilizzo inefficiente delle risorse. E anche se in una classifica stilata da Bloomberg la sanità italiana nel 2018 si è piazzata al quarto posto per efficienza nel mondo, c’è ampio spazio per migliorare, come sappiamo: dai tempi di attesa troppo lunghi alle diagnosi sbagliate, dalle prescrizioni non corrette agli errori medici. Oggi peraltro sappiamo che spesso gli errori non derivano dal fare poco, ma dal fare troppo.

Eliminare la polio, una sfida quasi vinta

La scorsa settimana, l’Organizzazione mondiale della sanità ha annunciato che una commissione di esperti indipendenti ha sancito l’eradicazione anche del ceppo 3 del virus della poliomielite. Ora resta da eliminare il ceppo 1, il più aggressivo. Casi di polio sono presenti ancora a cavallo fra Pakistan e Afghanistan, dove lo stato di guerra cronica rende difficile una vaccinazione di massa. Mentre in quasi tutti i paesi una volta ottenuta l'eliminazione della malattia con vaccino orale Sabin si è passati al più sicuro vaccino iniettabile Salk, questo non è ancora possibile in alcune aree. La speranza è di riuscirci entro il 2025. Nell'immagine: un'avviso di quarantena statunitense dei primi anni del '900. Crediti: Wikimedia Commons. Licenza: dominio pubblico

Il 24 ottobre scorso, nella giornata mondiale della polio, l’Organizzazione mondiale della sanità ha annunciato che una commissione di esperti indipendenti ha sancito l’eradicazione anche del secondo virus veicolo della poliomielite, il numero 3 (Wild Polio Virus 3 WPV3).

A Cambridge i politici italiani raccolgono la sfida di avvicinare scienza e politica in Italia

Senatori e deputati discutono a Cambridge con la comunità dei ricercatori italiani nel Regno Unito proposte concrete per portare la scienza in parlamento e combattere la disinformazione.

Come migliorare il dialogo tra scienza e politica e offrire basi scientifiche più solide al dibattito pubblico in Italia? E soprattutto, come arginare disinformazione e sentimenti antiscientifici in politica? Queste le domande chiave affrontate durante la conferenza “Science, Policy and the Public in Italy”, svoltasi sabato 26 Ottobre a Cambridge (UK).

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Sul libro di Safran Foer "Possiamo salvare il mondo prima di cena"

Una (quasi) recensione di Simonetta Pagliani all'ultimo libro di Jonathan Safran Foer, “Possiamo salvare il mondo prima di cena”. Un libro che riflette ancora sull'importanza delle scelte alimentari sulle emissioni di gas serra, e come il modo e la misura dei consumi di carne debbano cambiare per poter rispettare gli Accordi di Parigi. E un libro il cui vero valore sta nella prosa lieve delle pagine che vengono prima e dopo il compendio di previsioni funeste. Crediti immagine: Tumisu/Pixabay. Licenza: Pixabay License

 “Noi siamo il Diluvio e noi siamo l’Arca” (quasi una recensione)

di Simonetta Pagliani

Auguri Professor Stamler!

Oggi il pioniere della prevenzione cardiovascolare compie 100 anni. Viene festeggiato alla North Western University di Chicago dagli amici, colleghi e collaboratori

Quando lo incontri, Jeremiah Stamler, nella sua semplicità, sembra una persona fragile. In realtà, dietro a quella bonaria apparenza, si nasconde un uomo con grande senso dell’umorismo e un'attitudine a godere i piaceri della vita, ma allo stesso tempo chiaro e determinato negli obiettivi da raggiungere. Il pioniere della prevenzione cardiovascolare, che ha segnato più di 70 anni della ricerca epidemiologica e il contrasto alle malattie cardiache, il 27 ottobre festeggia il suo centesimo compleanno.

L'Italia globalizzata della scienza

Il Centro di ricerche economiche di Praga ha indagato il grado di internazionalizzazione della ricerca di 174 paesi analizzando 22 milioni di paper del database Scopus. Risultati: i paesi europei e gli USA hanno indici di globalizzazione più alti. Tra i paesi principali, l’Italia è stabilmente al primo posto da anni. La Cina, tra i paesi emergenti, sta recuperando rapidamente mentre la Russia prosegue (o forse persegue) un perfetto isolazionismo scientifico. A determinare il risultato della Cina sembra essere il rientro dei ricercatori dall’estero, Europa e USA: brain drain e brain gain gestito bene.

Un’altra analisi sulla produzione dei ricercatori. Il Centro di ricerche economiche di Praga ha indagato il grado di internazionalizzazione della ricerca di 174 paesi analizzano 22 milioni di paper del database Scopus. Ne ha ricavato un articolo e ha prodotto uno strumento con cui è possibile divertirsi a giocare con i vari parametri indagati.

SISSA nella top 100 delle università giovani secondo Nature Index

La Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste è tra le prime "giovani università"al mondo secondo il Nature Index, che fornisce una valutazione della produttività e delle collaborazioni degli istituti scientifici. Crediti immagine: Mike Peel (www.mikepeel.net)/Wikimedia Commons. Licenza: CC BY-SA 4.0

È nata nel 1978 e ha celebrato solo l'anno scorso i quarant'anni di attività : quella della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) può definirsi un'università giovane. Ma giovane, ovviamente, non significa affatto da meno, come emerge dalla nuova classifica di Nature Index, che vede la SISSA posizionata tra le prime 160 università al mondo, e al quattordicesimo posto nel settore della fisica.