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«Scegliamo di andare sulla Luna»: sessant'anni dal discorso di Kennedy a Houston

Sessant'anni fa, nel settembre 1962, l'allora presidente statunitense JF Kennedy tenne un discorso a una platea di 40.00 persone, passato alla storia con il titolo We choose to go to the Moon: spiegò che avevano scelto d'investire nelle spedizioni spaziali, individuando la Luna come meta, per vincere la competizione pacifica dell'esplorazione dello Spazio. Lo racconta l'astrofisica Patrizia Caraveo, in questo articolo apparso su Il Sole 24 Ore che qui ripubblichiamo.

Crediti immagine: NASA on the Commons/Wikimedia Commons 

Siamo a Houston, in Texas, è il mattino del 12 settembre 1962. Lo stadio della Rice University si sta riempiendo perché alle 10 parlerà il Presidente Kennedy. Oltre agli studenti universitari, che stanno per iniziare l’anno accademico, ci sono tutti quelli delle scuole di Houston che sono arrivati con una colonna di autobus. Il tempo è bellissimo e fa decisamente caldo, ma l’occasione è storica. Alla fine saranno circa 40.000 e il colpo d’occhio davanti al podio del presidente è impressionante.

I programmi elettorali sulla ricerca scientifica? Si può fare di più

Il Gruppo 2003 ha inviato una lettera aperta ai partiti sulla ricerca scientifica, che ha un ruolo marginale nei programmi elettorali, nonostante la sua importanza per lo sviluppo di una società della conoscenza. L'invito è approfondire i propri programmi sul tema anche sulla falsariga delle proposte fatte dal tavolo di lavoro del MUR che invita a proseguire sulla linea del PNRR e a prevedere più risorse a bandi, infrastrutture e ricerca di base. La distanza in termini di investimenti e personale con gli altri paesi avanzati è notevole, e se l'Italia vuole giocare un ruolo di punta nelle transizioni che ci aspettano (in primis energetica, ma anche ecologica e digitale) le cose devono cambiare. E di molto. La lettera, inviata negli scorsi giorni alle segreterie dei partiti, non ha ricevuto ancora nessuna risposta.

Lettera aperta ai partiti in vista delle elezioni

Ucraina, sei mesi dopo: l’impatto della guerra sulla salute

Qual è l'impatto complessivo della guerra in Ucraina a sei mesi dal suo inizio? Sul Lancet, lo storico Ed Holt descrive uno scenario che va al di là delle persone morte e ferite e un sistema sanitario sottoposto a uno stress pesantissimo, sebbene in molti casi gli operatori sanitari siano riusciti a mantenere attivi i servizi, mentre l'Oms ha avvertito del rischio di focolai di malattie infettive. 

Crediti immagine: Daniele Franchi/Unsplash

Dall’inizio dell’invasione russa il sistema sanitario ucraino, già fragile, è stato sottoposto a pesanti attacchi e stress e la salute delle persone minacciata. Le conseguenze si manterranno a lungo anche dopo la fine della guerra.

Il colonialismo dell'intelligenza artificiale

Crediti: Chiharu Shiota - Over the Continents - 2011, foto di Luca Carra.

Lo scorso aprile la  rivista online MIT Technology Review ha dedicato una sua Serie a quello che ha coraggiosamente definito "colonialismo dell'Intelligenza artificiale" (AI Colonialism). L’articolo introduttivo, dal titolo abbastanza significativo (Artificial intelligence is creating a new colonial world order), a firma Karen Hao (la curatrice della serie), ha come sottotitolo A MIT Technology Review series investigates how AI is enriching a powerful f

Polio, West Nile, vaiolo delle scimmie: è aperta la caccia ai virus

Poliomielite, West Nile e quello chiamato (per ora, in attesa di una denominazione più idonea e politically correct) “vaiolo delle scimmie" o monkeypox: Simonetta Pagliani esamina tre virus emergenti o riemergenti, che evidenziano come sempre più dovremo confrontarci nel prossimo futuro.

Nell'immagine: poliovirus visto al microscopio elettronico. Crediti: Dr Graham Beards/Wikimedia Commons. Licenza: CC BY-SA 4.0

L'interessante newsletter del New York Times di aggiornamento sulle novità scientifico-cliniche e sulle risposte sanitarie, che fino alla settimana scorsa si chiamava Coronavirus briefing, da mercoledì 16 agosto si chiama Virus briefing. Il cambio di titolo ha un significato tanto logico quanto inquietante, poiché riflette il fatto che l'umanità deve (e sempre più dovrà, nel prossimo futuro) fronteggiare oltre a quella di SARS-CoV-2, anche l'emergenza di altri virus, come quelli della polio, del West Nile o del "vaiolo delle scimmie".

L’elezione risolta dai sondaggi

Intenzioni di voto da settembre 2021 a settembre 2022 per le forze politiche che si sono presentate alle elezioni del 2022. Tratto da Politico Poll of Polls, servizio di Politico.eu che elabora i dati di tutti i sondaggi in corso.

Chi sta seguendo l’attualità politica di queste ultime settimane si trova ad assistere a uno straordinario esperimento di fisica quantistica o, ancor meglio, di psicologia sociale. Si tratta della diffusione dei sondaggi sulle preferenze di voto degli italiani relativamente alle prossime elezioni politiche.

Ricerca scientifica: programmi elettorali a confronto

Abbiamo visto che i tecnici che hanno analizzato lo stato dei finanziamenti della ricerca pubblica in Italia hanno affidato all’attuale Ministro dell’Università un documento in cui si auspicano ingenti investimenti nei prossimi anni. Il documento è stato consegnato prima della sfiducia al governo Draghi e alla successiva convocazione di elezioni anticipate. Ora quindi la palla passa ai vincitori delle prossime elezioni. Di seguito una rassegna delle proposte dei vari schieramenti nell'ambito della ricerca scientifica.

Nei prossimi 5 anni bisogna spendere per la ricerca molto più di quanto programmato

L’ultimo Programma nazionale per la ricerca (PNR) ha posto obiettivi ambiziosi per portare la ricerca di base italiana a un livello di finanziamento decente. Gli ultimi tre governi hanno aumentato gli investimenti tentando di riportare l’intensità della R&S (l’investimento in rapporto al PIL) a livelli pre crisi. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in fase di sviluppo rafforzerà questa tendenza ma la sua azione terminerà nel 2026: dopo quella data l’Italia dovrà trovare il modo di mantenere costanti gli investimenti per non diminuire l’intensità della R&S.

Sei d'accordo con la Tassonomia europea che considera sostenibili gas e nucleare?

Gas e nucleare sono stati inseriti nell’elenco della Tassonomia europea delle attività economiche considerate sostenibili. Il processo di inserimento ha innescato un dibattito acceso, tra tecnici, europarlamentari e società civile, spesso tralasciando i dettagli sulle emissioni e gli altri limiti da rispettare. Ora che si sono calmate le acque, proviamo ad approfondire come gas e nucleare sono considerati sostenibili dal regolamento europeo, in quale contesto e che impatto avrà questo nella transizione energetica.

Dopo aver letto l'articolo e ascoltato l'intervista, è possibile compilare un questionario per lasciare la propria opinione (fondo pagina).

Immagine: rielaborazione di Scienza in rete da Pixabay.

Il processo legislativo europeo

Agrovoltaico: agricoltura e fotovoltaico possono coesistere?

Impianto agrivoltaico di 600 mq da 20 kwpicco del 2009. Prova di coltivazione di meli. Laterza, Italia. Fonte: Emilio Roggero, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons

È possibile concepire un sistema energetico che tenga conto del consumo di suolo da un lato, dell’insufficienza e dell’insostenibilità energetica dall’altro? Riusciamo a immaginare dei filari di vite carichi d’uva, o un gregge di pecore, ben integrati in un sistema che prevede anche un impianto solare?