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Undici anni di scritti per Scienza in rete a firma Pietro Greco: l’e-book

Una libreria di libri antichi

Undici anni di scritti per Scienza in rete, a firma Pietro Greco. Questo e-book raccoglie 240 dei suoi migliori articoli, dall'ambiente alla fisica, dalle biografie di scienziati al rapporto tra scienza e società, dall’epistemologia alla politica della ricerca. Greco è stato un giornalista scientifico che ha contribuito più di altri alla promozione del concetto di «società della conoscenza», cercando di accrescere l’interesse per la scienza in un'Italia non sempre attenta ai bisogni e all’importanza della ricerca.

Immagine Pixabay

Pietro Greco ha scritto per Scienza in rete oltre 350 articoli, dall’anno della sua fondazione nel 2009. Dopo la sua scomparsa a dicembre 2020, su idea di Luca Carra ed Eva Benelli, abbiamo deciso di raccoglierne alcuni in un libro. Il lungo processo di selezione e confronto ha portato a circa 240 articoli.

La pillola per chi, la pillola perché

Dopo sei mesi persi per confermare quello che già si sapeva e cioè che offrire la pillola anticoncezionale in forma gratuita a tutte le donne è possibile e auspicabile, non sappiamo se questo succederà davvero, né quando. Perché quello che si è perso per strada è una politica capace di supportare una sessualità libera e felice che si possa coniugare con una genitorialità altrettanto felice e responsabile.

Immagine di copertina creata con DALL E

Tanto tuonò che piovve. Lo scorso 16 novembre, la Cts, la Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco, si è espressa infine sulla decisione se rendere gratuito l’accesso alla pillola anticoncezionale a tutte le donne in età fertile presenti sul territorio italiano. Lo ha fatto ribadendo che l’eventuale scelta della gratuità non può che essere di natura economica e politica, perché non esistono motivi tecnici o scientifici che lo impediscano.

PRISMA, una rete di monitoraggio di meteoriti con la citizen science

Il progetto PRISMA mira a creare una rete italiana di telecamere e coinvolgere licei, università, enti di ricerca, musei e associazioni astrofile per monitorare meteore brillanti e meteoriti per determinarne orbite e zone di caduta e studiare la loro composizione. 

Nell'immagine: meteorite Matera. Crediti: PRISMA/INAF

Da qualche anno in Italia è possibile, tramite la citizen science, entrare in contatto diretto con un corpo extraterrestre, non solo attraverso la sua osservazione ma andando a cercarlo in prima persona nella zona di caduta. Come? Grazie al progetto di ricerca Prima Rete Italiana per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera (PRISMA), coordinato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica con il supporto della Fondazione CRT.

Approvata la legge per il ripristino della natura europea, ma è una vittoria a metà

Il 9 novembre il Consiglio Europeo ha approvato la Nature Restoration Law, la legge per il ripristino degli ecosistemi. Una vittoria auspicata che lascia l’amaro in bocca: il regolamento approvato esce da più di un anno di trattative che lo hanno fortemente indebolito nella sostanza. Il rischio è che gli obiettivi perdano così concretezza nell’attuazione.

Crediti foto Boris Smokrovic su Unsplash

Il 9 novembre il Consiglio Europeo, l’organismo che definisce le linee di indirizzo dell’UE, ha approvato la Nature Restoration Law, uno dei quattro pilastri portanti della strategia europea per la biodiversità 2030. Un ottimo risultato che lascia però un po' di amaro in bocca, se si considera che il regolamento approvato è stato molto indebolito rispetto all’originario.

Guerra o salute: a colloquio con Pirous Fateh-Moghadam

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Meno guerra: meno gas serra

I dati e le stime indicano una responsabilità del settore militare nelle emissioni di gas serra. La stima precisa paese per paese è difficile da fare (le forze armate non sono trasparenti), ma è ragionevole pensare che tutti i paesi con un alto bilancio militare contribuiscano di conseguenza a maggiori emissioni di gas serra (come scrive uno studio specifico su USA e UK). In effetti, c'è poca differenza tra potenze militari, membri del G20 e inquinatori globali. Sono sempre loro.

Foto di Jeff Kingma su Unsplash

Le forze armate di Stati Uniti e Regno Unito hanno emesso almeno 430 milioni di tonnellate di CO2equivalente dal 2015, secondo il rapporto Less War, Less Warming: A Reparative Approach to US and UK Military Ecological Damages pubblicato da Common Wealth e Climate and Community Project. I dati sono difficilmente reperibili, perché non vengono forniti in modo trasparente dagli apparati militari.

Una replica digitale della Terra per “prevedere” il clima che cambia: una lezione di Peter Bauer

Il tempo e il clima sono sistemi caotici, nel senso che piccole variazioni possono condurre a grandi mutamenti: il celebre effetto farfalla. La difficoltà di prevedere il tempo e ancora di più il clima dipende da quei dettagli (turbolenze dei venti, microfisica delle nuvole, correnti marine ecc.) che non siamo in grado di far entrare nei modelli se non attraverso approssimazioni e parametrazioni. Le previsioni del tempo hanno conquistato circa un giorno ogni decennio a costo di straordinari potenziamenti delle capacità di calcolo.

Il caso Indi: qualche domanda per riflettere

Il "Caso Indi Gregory” racchiude diversi livelli di riflessione (medico, etico, giuridico e politico) interconnessi ma spesso confusi nel dibattito sui media. Il filosofo della scienza e bioeticista Giovanni Boniolo li analizza attraverso una serie di domande, le cui risposte potranno forse aiutarci anche in casi analoghi che si dovessero presentare in futuro. Immagine: Crepuscolo, di Dilma Freddi.

Si parla e si è parlato, e come sempre in troppi, del “Caso Indi Gregory”. Indi era una bimba di otto mesi affetta da una grave, e per ora con esito fatale, malattia rara. Dicendola meglio, Indi era affetta da aciduria combinata D,L-2-idrossiglutarica: una malattia genetica autosomica recessiva causata da difetti del gene SLC25A1.

La realtà del Centro di permanenza per il rimpatrio di Milano: il dossier di Naga

Un dossier realizzato dall'associazione Naga in collaborazione con la rete Mai più Lager - No ai CPR documenta le condizioni in cui versano i reclusi nel centro CPR (Centro di permanenza per il rimpatrio) di Milano, rilevate in un anno di monitoraggio: dalle inadeguate visite mediche all'impiego di sedativi e psicofarmaci, all'impossibilità di leggere o scrivere, alla carente informazione legale, ne emerge una realtà mortificante e nociva per la salute (fisica e psichica) di chi vi è trattenuto. 

Crediti immagine: Ichigo121212/Pixabay

Il Naga è un’organizzazione milanese di volontariato laica, indipendente e apartitica fondata nel 1987 da Italo Siena; fornisce assistenza sanitaria, sociale e legale gratuita ai cittadini stranieri, rom e sinti, richiedenti asilo, rifugiati e vittime della tortura.

Adolescenza e pornografia online: quali effetti e quali predittori di consumo?

Uno studio del gruppo MUSA del CNR, condotto a livello nazionale, analizza i predittori dell’uso precoce di pornografia online negli adolescenti e valuta gli effetti di quest'ultima, mostrando come produca effetti dissimili su maschi e femmine.

Crediti immagine: charlesdeluvio/Unsplash

Negli ultimi anni si è assistito a un crescente consumo di pornografia mainstream online e alla diminuzione dell’età dei suoi consumatori. Il tema è ormai oggetto di cronaca, oltreché di storici tabù e opinioni che contrastano con la complessità del fenomeno e dei suoi riflessi sul benessere relazionale.