Febbre d'astronauta

Il nostro astronauta Luca Parmitano (ESA) a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Primo italiano ad effettuare un'attività extraveicolare nello spazio, poco dopo l’inizio della sua seconda uscita è stato costretto a rientrare per il pericoloso accumularsi di acqua nel casco della sua tuta spaziale. Crediti: ESA/NASA.
Prima era solamente un sospetto che emergeva dai racconti degli astronauti, ora i dati raccolti da un team di ricercatori lo provano senza ombra di dubbio: tra le conseguenze di una prolungata permanenza nello spazio dobbiamo mettere anche la febbre. Un importante tassello va dunque ad aggiungersi alla nostra comprensione dei meccanismi fisiologici che si attivano quando abbandoniamo la superficie del nostro pianeta.







