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November 2020

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La copertura sanitaria universale alla prova di Covid-19

Lo studio Global Burden of Disease 2019 sulla copertura sanitaria è una risorsa per comprendere l’eterogeneità delle sfide sanitarie che la popolazione deve affrontare. Ne abbiamo parlato con Pietro Ferrara, epidemiologo del Centro di studio e di ricerca sulla sanità pubblica dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, che ha collaborato alla sua redazione, anche per capire meglio la situazione italiana e gli effetti che la pandemia di Covid-19 può avere sull'assistenza sanitaria

L’analisi condotta con lo studio Global Burden of Disease 2019 (GBD) sulla copertura sanitaria universale (Universal Health Coverage, UHT) offre un'utile risorsa per comprendere l’eterogeneità delle sfide sanitarie che deve affrontare la popolazione globale in questo 21° secolo, soprattutto nella attuale situazione di crisi sanitaria rappresentata da Covid-19, un implacabile stress test anche per i paesi più avanzati.1

COVID-19 in Italia da settembre? Alcune domande e risposte sullo studio

Valentina Bollati, co-autrice dello studio pubblicato su Tumori Journal che suggerisce una presenza di SARS-CoV-2 in Italia già dal settembre 2019, risponde ad alcune delle domande sollevate riguardo alla ricerca.

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Molto scalpore ha suscitato, e sta suscitando, l’osservazione prodotta dal team di ricerca composto da Istituto Nazionale dei Tumori, Università di Siena e Università degli Studi di Milano, di cui io faccio parte. L’articolo, ripreso anche da Luca Carra su Scienza in rete, propone una storia diversa da quella che conosciamo per quanto riguarda la presenza di SARS-CoV-2 in Italia.

I dati mancanti

Antonella Viola e Guido Poli spiegano alcune perplessità emerse riguardo alla pubblicazione su Tumori Journal, secondo la quale SARS-CoV-2 sarebbe in giro già dall'estate 2019 e di cui Scienza in rete ha parlato qui. Fenomeni di cross-reattività con altri coronavirus, la minoranza dei sieri in grado d'inibire l'infezione e la mancanza di sovraccarico al sistema sanitario, spiegano gli autori, sono tutti elementi fragili dello studio.

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Diverse pubblicazioni dei mesi precedenti hanno dimostrato l’esistenza, in un numero variabile di individui mai esposti al SARS-CoV-2, di una stato di pre-immunità sia cellulare1 sia anticorpale2-5 a questo nuovo coronavirus.

Rivoltiamoci contro la finitudine

Pietro Greco recensisce Finitudine. Un romanzo filosofico tra fragilità e libertà, l'ultimo libro del filosofo della biologia Telmo Pievani: un dialogo tra Albert Camus e Jacques Monod in cui s'intrecciano scienza e filosofia.

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Ora lo sappiamo, ora la scienza ce lo dice: non solo ciascuno di noi è destinato a finire, ma lo stesso destino - sia pure con modalità e in tempi diversi - toccherà all’intera umanità, alla vita, al pianeta Terra, all’intero universo.

Alla ricerca del certificato di nascita di COVID-19

Quando e dove sia nato il signor (o la signora) «Covid Diciannove» e che cittadinanza abbia nessuno, per oggi, lo sa con certezza anche se se ne sono sentite dire molte cose. Per molto tempo si è dato per certo che avesse cittadinanza cinese, magari nato da un pipistrello e come nursery un mercato di carne di animali selvatici. Poi qualcuno ha detto di averlo visto sciare sui campi da neve austriaci e francesi.

Come si cura Covid a domicilio?

In caso di malattia lieve, le cure domiciliari per Covid-19 sono essenziali, sia per evitare lo stress del ricovero sia per evitare di pesare troppo sugli ospedali. Ma quali farmaci sono impiegati, oggi per le cure a casa? Quando e come vi può essere la visita del medico?

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Across multiple countries, physicians unlearnt decades of progress in evidence-based medicine in the face of a new challenge and a desperate desire to “do something”

Nuovo studio rivela: SARS-CoV-2 in giro per l'Italia dall'estate 2019

Il bello della ricerca è che fai uno screening al polmone e scopri che SARS-CoV-2 circolava in Italia fin dall’estate 2019. Che non fosse iniziato tutto a dicembre lo sapevamo, come anche di polmoniti anomale prima del 20 febbraio. Ma lo studio pubblicato l'11 novembre su Tumori Journal, con prima firma il direttore dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano Giovanni Apolone, ci dice qualcosa di molto preciso e assolutamente inaspettato: a settembre 2019 il 14% del campione esaminato presentava anticorpi per il nuovo Coronavirus. Possibile?

Indicatori e governo dell'epidemia

Immagine tratta dall'articolo "An empirical explanation of color contrast", pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America a novembre del 2000.

Fase. Rischio. Scenario. Queste tre parole scandiscono la risposta e la preparazione che le istituzioni hanno progettato per contrastare l'epidemia di SARS-CoV-2 in Italia da febbraio a oggi.

Il vaccino al test delle disuguaglianze

Simonetta Pagliani riflette sul ruolo delle parole per riferirsi alla Covid-19, come «sindemia», e alle loro connessioni con l’approccio con cui si sta affrontando la crisi sanitaria globale; tra disuguaglianze, nazionalismi vaccinali e… lingua greca.

Immagine: Pixabay License.

Il neologismo inglese syndemic (crasi di synergy ed epidemic) varato da Merril Singer nel 1990 per definire le interazioni biologiche e sociali tra le malattie trasmissibili e quelle non trasmissibili (che determinano la prognosi di entrambe) è stato ripreso poco tempo fa nell’editoriale di Lancet «Covid-19 is not a pandemic», firmato dal suo direttore Richard Horton e ampiamente ripreso e commentato in varie sedi: lungi dall’essere una «livella», SARS-CoV-2 è quasi sempre, nei suoi effetti più gravi, l’estremo persecutore dei perseguitati dalla povertà, in primis