COP25: verso i 3,2 gradi di aumento. Perché la politica fallisce?
![cancello della IFEMA conventions center, Madrid, Spain, sede della COP25. December 2, 2019. [Photo/Agencies] cancello della IFEMA conventions center, Madrid, Spain, sede della COP25. December 2, 2019. [Photo/Agencies]](https://www.scienzainrete.it/files/styles/molto_grande/public/5de5ed27a310cf3e97a9b185.jpeg?itok=VbhItozk)
COP25 sembra sostanzialmente fallita sul piano delle decisioni poltiche. Alcune parole d’ordine degli eventi paralleli che avrebbero potuto influire sullo stile della politica non sono filtrate a livello delle negoziazioni: elevare il livello di ambizione; affrontare il problema con flessibilità, capacità di risposta e senso di responsibilità; coniugare innovazione tecnologica e “advocacy” (impegno). Hanno prevalso gli egoismi nazionali secondo il classico scenario della "tragedy of the commons", la tragedia dei beni comuni che sembrano non appartenere a nessuno. Immagine: cancello della IFEMA conventions center, Madrid, Spain, sede della COP25. December 2, 2019. [Photo/Agencies]
Il Pianeta mi ricorda un malato grave che viene affidato da un ottimo diagnosta a un’equipe di chirurghi litigiosi, invidiosi e pasticcioni. COP25 sembra sostanzialmente fallita sul piano delle decisioni poltiche, con la notevole eccezione del Green Deal di Ursula von der Leyen e di Frans Timmermans, che però è esterno e indipendente dalla negoziazione.






