fbpx November 2018 | Page 3 | Scienza in rete

November 2018

Quanto sono diversi maschi e femmine?

Maschi e femmine, uguali o diversi? Una domanda che ha sollecitato infiniti tentativi di risposte. Cosa possono dire biologia e cultura delle differenze che ci separano? Quali sono le differenze che contano veramente e quali le comunanze? E alla fine, se un po’ siamo uguali e un po’ diversi, non potremmo semplicemente tessere un elogio della diversità e una nuova consapevolezza della co-appartenenza?

Medici del Servizio sanitario nazionale e basta

Giuseppe Remuzzi, autore del libro "La salute (non) è in vendita".

Il Servizio sanitario nazionale compie 40 anni (come la legge Basaglia e la legge che consente l’interruzione della gravidanza). Anno importante il 1978, insomma, che giustamente viene ricordato nel nuovo libro di Giuseppe Remuzzi (La salute (non) è in vendita, Editori Laterza, 2018), da oggi in libreria.

Lise Meitner in mostra a Trieste

Lise Meitner e Otto Hahn in laboratorio nel 1909. Per gentile concessione di Sissa Medialab. Licenza: pubblico dominio

Quando si cita Lise Meitner, spesso la reazione è: "Lise chi?". Ed è proprio questa domanda a dare il titolo alla mostra dedicata colei che ha posto le basi teoriche della fissione nucleare.

Battiston giubilato? Chiedete a Giorgetti

Certo non deve essere stato piacevole per Roberto Battiston apprendere dal ministro Bussetti di essere decaduto con effetto immediato dall’incarico di presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Il ricercatore - sostenuto dalla stima della comunità scientifica - stava in effetti seduto su una poltrona bollente.

Bollente prima di tutto per ragioni politiche: Battiston infatti era stato nominato a presiedere l’ASI dal ministro Valeria Fedeli agli sgoccioli del governo Gentiloni. Cosa non digerita dal nuovo governo giallo-verde.

Nuovi correttori contro la fibrosi cistica

Crediti: Pixabay/Pexels. Licenza: CC0 License

Che esista una strada aperta per la cura della fibrosi cistica, una malattia genetica grave che colpisce in Italia un neonato ogni 2500, è noto da qualche tempo e già diversi pazienti nel mondo ne stanno beneficiando. Tuttavia, l’efficacia dei nuovi farmaci in commercio, chiamati genericamente modulatori, non è così elevata come si vorrebbe e non è efficace per tutti i pazienti. Ora, i risultati di due trial clinici portano notizie positive anche per i pazienti con le forme più gravi della malattia.

L’agricoltura biodinamica al Politecnico di Milano!

Il preparato 500, altrimenti detto Cornoletame è utilizzato nell'agricoltura biodinamica descritta da Rudolf Steiner. Il preparato è costituito da letame di vacca infilato nel cavo di un corno proveniente da una vacca che abbia partorito almeno una volta. Il corno, una volta riempito, viene sotterrato per lasciarlo fermentare durante l'inverno. Il composto viene recuperato nei giorni prossimi alla Pasqua, quando ormai si è trasformato in humus e ha perso l'odore del letame, acquisendo quello nobile del sottobosco. Steiner spiega così l'importanza di conservare il preparato in un corno di vacca. Come scrive Rudolf Steiner, "La vacca ha le corna al fine di inviare dentro di sé le forze formative eterico-astrali, che, premendo verso l'interno, hanno lo scopo di penetrare direttamente nell'organo digestivo. Proprio attraverso la radiazione che proviene da corna e zoccoli si sviluppa molto lavoro all'interno dell'organo digestivo stesso. [...] Così nelle corna abbiamo qualcosa di ben adattato, per sua natura, a irradiare le proprietà vitali e astrali nella vita interiore. Nel corno avete qualcosa che irradia vita – anzi irradia anche astralità”. I concetti espressi da Steiner in merito al preparato 500 non hanno alcun fondamento scientifico e sono considerati un esempio di pseudoscienza. (dalla voce: Preparato 500, Wikipaedia).

Alla notizia che il Politecnico di Milano ospiterà un convegno promosso dall'Associazione per l'Agricoltura biodinamica, che si basa sugli insegnamenti esoterici di Rudolf Steiner, la Senatrice Elena Cattaneo ha preso carta e penna e ha scritto una lettera al rettore del Politecnico Feruccio Resta, che volentieri pubblichiamo. 

Gentile Rettore,

Epistemologia della Sindone

Negativo della Sindone (Giuseppe Enrie, 1931.Wikipedia)

Sull'autenticità della Sindone di Torino si dibatte da tempo, ed è un classico esempio dell’impossibilità di raggiungere un accordo tra chi è interessato a sottolineare l’aspetto sacro e "inspiegabile" dell’immagine impressa su un lenzuolo che taluni vorrebbero avere avvolto il corpo di Cristo deposto dalla croce, e chi invece, sulla base dell’ evidenza scientifica ora abbondantemente disponibile, ritiene che si tratti di un falso costruito ad arte in età medioevale.

Le reliquie nel cristianesimo

Reliquario, Portogallo (Foto di Sergio Cima).

Reliquario di Giovanni Battista, convento francescano, Porto (foto di Sergio Cima).

Il desiderio di perpetuare la memoria degli uomini illustri e di incoraggiarne la venerazione sta alla base del culto cristiano per le reliquie. Inizialmente circoscritto alla venerazione dei corpi dei martiri, con il passare dei secoli esso si è esteso anche a quelli dei santi, e infine agli oggetti venuti a contatto con essi. Man mano che il cristianesimo si diffondeva, all’antica usanza di recarsi in pellegrinaggio ai luoghi di sepoltura dei santi si affiancò l’uso di spostarne le reliquie per raggiungere i più remoti confini del mondo cristiano.

Se ci credo è vero

Scultura di Sergio Rodella presentata al convegno "L’Uomo della Sindone. Ricostruzione tridimensionale del corpo avvolto dalla Reliquia", 20 marzo 2018, Archivio Antico di Palazzo del Bo a Padova.

La disputa sulla datazione della Sindone ha visto contrapposti studiosi e scienziati che si occupano di campi diversi, divisi tra coloro che, sulla base di dati ritenuti il frutto di risultanze scientifico-sperimentali (o come tali presentati), ne sostengono l’autenticità, o perlomeno la plausibilità, collocandone l’origine cronologica a una data prossima a quella della morte di Gesù; e coloro che, sulla base di dati di ugual natura, la negano, affermando si tratti invece di un manufatto databile al medioevo, quando in effetti riferimenti a questo oggetto iniziano a compar