Appello per il Museo di storia naturale di Milano
Consegnate al sindaco di Milano, Letizia Moratti, le firme raccolte per la salvaguardia del Museo di storia naturale di Milano. [LEGGI L'APPELLO]
Consegnate al sindaco di Milano, Letizia Moratti, le firme raccolte per la salvaguardia del Museo di storia naturale di Milano. [LEGGI L'APPELLO]
Il tema dell'università si sta imponendo all'attenzione dei media, in attesa di conoscere i dettagli della riforma annunciata dal ministro Gelmini. Scienzainrete ha da tempo avviato una discussione, aperta con un editoriale di Alberto Mantovani (11 giugno) e continuata con gli interventi di Daniele Checchi (20 giugno), Carlo Bernardini (30 giugno) e Marino Regini (6 luglio). Oggi un nuovo intervento, che mette a fuoco tre problemi: il nostro paese non "crede" e quindi non "investe" nell'alta formazione, le riforme vengono elaborate senza dialogo con la comunità scientifica; spesso manca la coerenza tra l'annuncio dell'azione riformatrice e l'azione stessa. Come avviene nel caso degli strumenti di valutazione.
I laboratori di ricerca non sono luoghi di lavoro qualsiasi. In tutto il mondo sono frequentati da ricercatori che vi lavorano stabilmente, con contratti a tempo indeterminato, o meno stabilmente, con progetti a termine. Le figure di coloro che fanno ricerca a tempo determinato sono le più varie: studenti, borsisti, assegnisti, ricercatori a progetto. L'Italia non fa eccezione. Tranne, forse, nella dimensione temporale del fenomeno. Alcuni (forse troppi) ricercatori sono "stabilmente" a tempo indeterminato.