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Aspetti di metodo scientifico a partire dal caso Stamina

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La Scuola Superiore di Magistratura - Sezione Lazio, insieme al Gruppo 2003 per la ricerca scientifica, ha organizzato per giovedì 19 giugno, presso la Corte d’Appello Civile di Roma, l’incontro “Aspetti di metodo scientifico a partire dal caso Stamina”.

Sempre più spesso la magistratura si trova a dover agire su casi in cui la scienza e il suo metodo giocano un ruolo importante, dalla medicina alla sismologia, all’ambiente.

La recente vicenda di Stamina e le controverse decisioni che sono state prese anche a favore di una terapia non fondata scientificamente ha messo di nuovo in luce il bisogno di un dialogo più serrato fra scienza e giurisprudenza.
Il convegno intende avviare questo dialogo, dando alcuni strumenti di metodo che possano essere utili anche ai magistrati per discernere le regole basilari del corretto ragionamento scientifico.

Programma Convegno

Introduzione:
Catello Pandolfi
Presidente della Corte d’Appello reggente

Interventi:
L’indipendenza del giudice è anche indipendenza dalla razionalità scientifica?
Amedeo Santosuosso – magistrato, Centro di ricerca interdipartimentale European Center for Law, Science and New Technologies, Università di Pavia
leggi l’abstract

La sperimentazione clinica: perché è necessaria
Silvio Garattini, ricercatore, IRCCS – Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri
leggi l’abstract

Come individuare un ciarlatano scientifico con facili regole
Roberto Satolli, giornalista, Agenzia Zadig, Scienzainrete
leggi l’abstract

Vedi gli interventi a questo link.

Iscrizioni: [email protected] 
                 tel. 06 68397220/244/226
                 www.giustizia.lazio.it (area formazione decentrata)
Informazioni
: [email protected]
                       [email protected]
 

Aspetti di metodo scientifico a partire dal caso Stamina

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Le cause del dilagare dei pensieri suicidi in adolescenza

Analizzando le risposte di un campione di oltre 4.000 studenti italiani, una ricerca del gruppo MUSA del CNR ha evidenziato l’importanza del deterioramento delle relazioni umane nella nascita di pensieri suicidi in adolescenza. È un risultato che conferma quanto suggerito da altri studi ed evidenzia l’urgente bisogno di interventi mirati e contestualizzati, e anche il ruolo centrale e cruciale della scuola nel sostegno del benessere relazionale giovanile.

Crediti immagine: Andreea Popa/Unsplash

Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha iniziato ad approfondire l’analisi delle ideazioni suicidarie, anche a causa del loro dilagare. Questi pensieri, diversamente dal suicidio, costituiscono un oggetto di studio su cui è possibile raccogliere dati direttamente dai soggetti coinvolti nel problema. Uno studio su un campione di oltre 4.000 studenti e studentesse delle scuole superiori svolto dal gruppo MUSA del CNR sottolinea l’importanza del deterioramento delle relazioni umane nella nascita di pensieri suicidi in adolescenza.