fbpx July 2018 | Scienza in rete

July 2018

Breve storia dei progetti di modificazione del clima

Credit: Adran Pelletier/Pixnio Licenza: CC0

Ovunque, fin dall’antichità, si è tentato di modificare il tempo: si è danzato, pregato, si sono fatti sacrifici umani per avere più o meno pioggia, più caldo o più fresco. Nessuno ci è mai riuscito, il tempo è restato immodificabile (anche se Padron Cipolla, nei Malavoglia di Giovanni Verga, ha le idee chiare in proposito, sa bene perché il tempo è cambiato e perché non piove più: "Non piove più perché hanno messo quel maledetto filo del telegrafo che si tira tutta la pioggia e se la porta via").

Il lago sotterraneo di Marte

Rappresentazione pittorica della sonda Mars Express in azione intorno a Marte. Nella parte superiore dell’immagine è riportato il segnale radar acquisito da MARSIS che rileva la risposta della superficie del pianeta (in alto), degli gli strati ghiacciati della calotta polare (zona intermedia) e l’intensa discontinuità (colorata in azzurro) riconducibile ai depositi di acqua salmastra. Crediti: ESA/INAF/Davide Coero Borga-Media INAF

La possibilità che vi potesse essere acqua allo stato liquido su Marte era già stata ventilata almeno tre decenni fa. Non c’era nessuna prova concreta, ma considerazioni termodinamiche avevano portato Stephen Clifford (Lunar and Planetary Institute) a suggerire nell’agosto 1987 che al di sotto delle regioni polari del Pianeta rosso si potessero nascondere bacini di acqua liquida.

Vuoi decidere? Prima studia e supera l’esame

Una delle rappresentazioni pittoriche della Città ideale (fine XV), dipinto di anonimo fiorentino (attribuito a Fra Carnevale), conservato al Walters Art Museum di Baltimora. Credits: Wikimedia Commons - Pubblico dominio

C’è una diffusa percezione che la democrazia (“la peggior forma di governo, eccetto tutte le altre”) sia sempre meno soddisfacente per chi la esercita e per chi ne subisce i risultati. Da una parte il crescere delle conoscenze e dei dati disponibili sembra rendere più difficile accettare che scelte rilevanti siano fatte da una maggioranza per lo più incompetente o decisamente ignorante (eccesso di democrazia?); dall’altra la maggiore interconnessione globale fa sì che molte decisioni cruciali ricadano anche su chi non ha voce in capitolo (difetto di democrazia?).

Xylella e la fabbrica delle insinuazioni

Ulivi secolari in Salento. Credit: Deblu68/Wikimedia Commons. Licenza: Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported

Sebbene sia vero che ogni posizione scientifica può essere rivista alla luce di nuove evidenze, gli scienziati non possono e non devono essere chiamati continuamente a rispondere su cose che già hanno trovato risposta, senza che fatti nuovi costringano a riesaminare una data questione.

L'università italiana scopre la didattica

Una lezione di Visual Storytelling al Politecnico di Milano. Scuola del Design, 2014 (foto: Matteo Bergamini).

In questo articolo parlerò di “valutazione della didattica” e dei piani strategici dell’Europa per lo sviluppo e il miglioramento dell’istruzione superiore. Ne parlerò a partire dall’esperienza che ho accumulato negli ultimi vent’anni come docente a contratto in varie università, italiane e straniere. Tenterò anche di fare dei raffronti tra università appartenenti al mondo anglosassone e università italiane.

La guerra idealista del chimico Icilio Guareschi

Immagine dal testo Essentials of medical and clinical chemistry. With laboratory exercises. Credit: Internet Archive Book Images/Flickr Licenza: nessuna limitazione di copyright nota.

Cento anni fa aveva termine la Prima Guerra Mondiale, iniziata nel 1914 poco più di un mese dopo l’attentato di Sarajevo in cui morirono l’erede al trono dell’Impero Austro-Ungarico e la consorte. L’evento fu la scintilla che fece divampare un conflitto latente da anni, così l’Austria-Ungheria dichiarò guerra alla Serbia il 1° di agosto, seguita dalla Germania alla Russia e alla Francia il 3 e il 4 dello stesso mese e via via gli altri belligeranti.

Farmoplant di Massa Carrara, trent'anni fa l'esplosione

Credit: Pexels Licenza: Pexel License.

Il 17 luglio 1988 alle ore 6:10 si verifica la prima di due esplosioni all'interno dell'impianto "Formulati Liquidi" della Farmoplant di Massa. Alle 6:15 si verifica la seconda esplosione di un serbatoio cilindrico in posizione orizzontale contenente 55.000 litri (dei quali 15.000 bruceranno) di Rogor in soluzione al 45% con cicloesanone, che provocherà l'incendio alle 6:20.

Marginali nell'HiTech

Una buona notizia (forse apparente): malgrado la crisi iniziata dieci anni fa e la conseguente recessione non ancora recuperata; malgrado la straordinaria avanzata della Cina, l’Italia continua a ritagliarsi una fetta non banale nel commercio internazionale di beni industriali: il 3,6% del totale mondiale.

Una cattiva notizia: la fetta italiana nella torta più prelibata, quella degli scambi internazionali di beni hi-tech, ad alta tecnologia, è molto più piccola, praticamente la metà: non supera l’1,9% del totale mondiale.

Un vaccino antiHIV, sogno o realtà?

Credit: ISO Republic. Licenza: CC0.

"If you think research is expensive, try disease" è una famosa citazione di Mary Lasker, filantropa americana nata nel 1900 a cui è intitolato uno dei più prestigiosi premi della Medicina dopo il Nobel. Il principio si applica bene all’estenuante ricerca di un vaccino preventivo dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) con cui convivono circa 37 milioni di persone sul pianeta e che, nel solo 2016, nonostante i numerosi e convergenti sforzi di prevenzione, ha causato 1,8 milioni di nuove infezioni.