I cambiamenti ambientali indotti dall’uomo e le sfide della ricerca

School Students Strike for Climate Action, London February 15 2019 (David Holt).
Vincenzo Balzani, accademico dei Lincei, è professore emerito di Chimica all'Università di Bologna. E' autore di circa 600 pubblicazioni su riviste internazionali. Per la sua attività scientifica ha ricevuto vari riconoscimenti, fra i quali lauree "Honoris Causa” presso le Università di Friburgo (CH) e di Shanghai (Cina), premi dalle società chimiche italiana, inglese, tedesca e francese, e il premio Italgas per la Ricerca e l'Innovazione. Nel 2013 ha ricevuto il Nature Award for Mentoring in Science.
I suoi studi riguardano le reazioni chimiche provocate dalla luce, la fotosintesi artificiale e l'ideazione di dispositivi e macchine molecolari. Alla ricerca scientifica affianca un'intensa attività di divulgazione sul rapporto fra scienza e società e fra scienza e pace, con particolare riferimento ai temi dell'energia e delle risorse. E' autore di vari libri, fra i quali: “Energia per l'Astronave Terra” (con N. Armaroli, Zanichelli, 2008) che ha ricevuto il Premio Galileo per la divulgazione scientifica; “Molecular Devices and Machines. A Journey into the Nano World" (con A. Credi e M. Venturi, Wiley-VCH, 2003), tradotto in cinese e giapponese; “Energy for a Sustainable World – From the Oil Age to a Sun-Powered Future” (con N. Armaroli, Wiley-VCH, 2011); “Photochemistry and Photophysics: Concepts, Research, Applications” (con P. Ceroni e A. Juris, Wiley-VCH, 2014); “Reading and Writing the Book of Nature” (con M. Venturi, Royal Society of Chemistry 2015).
E' coordinatore del gruppo di scienziati energiaperlitalia.
School Students Strike for Climate Action, London February 15 2019 (David Holt).
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Perché oggi la scienza non può tacere? Perché la scienza per sua natura è rivoluzionaria e, come dice una celebre frase di George Orwell, “In un’epoca dove si diffondono bugie, dire la verità è rivoluzionario”.
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Ho letto su La Repubblica del 16 giugno l’appello sulla Rivoluzione Energetica dell’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi. Quanto è scritto nella prima parte dell’articolo è completamente condivisibile:
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Fra gli italiani che si avvicinano alle elezioni è diffusa la percezione della profonda crisi socioeconomica in cui versa il Paese, segnato da una mai così ampia diffusione della povertà e della disoccupazione, mentre al contempo fasce ristrette della popolazione godono di ricchezze sempre maggiori, nel segno di una crescente diseguaglianza tra i livelli sociali della popolazione, tra i diversi territori, e tra le diverse generazioni.
Al Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni
e, p.c.,
al Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda
al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gianluca Galletti
al Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina
al Ministro dell’Economia e Finanze, Pietro Carlo Padoan
al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin
Il Gruppo di scienziati di Bologna energiaperlitalia.it coordinati da Vincenzo Balzani ha elaborato un documento sulla nuova Strategia energetica nazionale 2017. In sintesi: le misure previste dal Piano non sono sufficienti. Bisogna accelerare la transizione dal fossile alle rinnovabili, promuovere la cultura della sufficienza energetica ancor prima di quella dell'efficienza.
Con l’avvicinarsi del referendum sulle trivellazioni, la lobby del petrolio si è fatta sentire con un apocalittico articolo del professor Alberto Clò su formiche.net, intitolato “Ecco gli effetti nefasti del NO alle trivelle”.
L’accordo di Parigi alla Cop21 è stato accolto nei modi più svariati. Si va da stroncature preventive (un inutile rituale [1]), a un nugolo di commenti negativi sul web (inutile e assurdo [2]), alla sottolineatura delle tante ombre [3], alle sue due facce [4], fino a giudizi sostanzialmente positivi: un segno di speranza [5], motivo di soddisfazione [6], un inizio importante [7].
Nel dibattito sul cambiamento climatico, oggetto della appena conclusa
COP21 di Parigi, ogni tanto rispunta il nucleare.
Su Scienzainrete,
il 9 dicembre è stato pubblicato un articolo dal titolo ”Cosa può fare il
nucleare contro il cambiamento climatico?” nel quale gli autori sostengono che
“secondo molti il nucleare è un ingrediente essenziale per rispettare
l’obiettivo di non più di 2°C di aumento di temperatura nel 2050.”
Si stima che in cielo ci siano 1023 stelle: per contarle una al secondo, ci vorrebbero 3 milioni di miliardi di anni! Nell’immensità del Creato, c’è un puntino: la Terra, una specie di astronave, grande se vista da vicino, che viaggia nell’infinità dell’universo con un carico particolare, forse unico: gli esseri viventi.
Il Nature Award for Mentoring on Science è stato assegnato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Michela Matteoli dell'Università degli Studi di Milano. Al chimico Vincenzo Balzani e al fisico Giorgio Parisi è andato il riconoscimento alla carriera. Pubblichiamo i discorsi che i tre scienziati hanno pronunciato durante la cerimonia di premiazione in Quirinale.
Bisogna sempre stimolare a perseguire la qualità più alta
di Michela Matteoli
Lo scorso 12 giugno, l’Accademia delle Scienze di Bologna ha ospitato il forum, organizzato da Arpa-Emilia Romagna e dalla rivista EcoScienza, “Scienza, responsabilità e governo. La conoscenza scientifica per un approccio etico nella società del rischio".
I giornali oggi danno notizia di un processo che sarebbe stato messo a punto da una società inglese per produrre petrolio dall’aria, con guadagno di energia. Qualcuno ha parlato di fonte illimitata.
Abbastanza frequentemente si organizzano simposi per celebrare l’anniversario della nascita e della morte di grandi scienziati, mentre è raro che si organizzi un simposio per celebrare l’anniversario della pubblicazione di un lavoro scientifico e ancor meno di una conferenza. Lo facciamo a Bologna il 13 ottobre presso il Dipartimento di Chimica “Giacomo Ciamician” dell’Università.
In questi giorni si scrive molto per ricordare che sono passati 10 anni dall’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001. Pochi noteranno che è anche un altro anniversario: 6 mesi dal disastro di Fukushima, verificatosi l’11 marzo scorso. L’11 del mese, evidentemente, non è un giorno favorevole.
Alla conferenza di Copenaghen i grandi della Terra devono fare attenzione a non far cadere l’umanità dalla padella nella brace del riscaldamento globale, anche allungando i tempi delle decisioni. Che devono rapide e significative, soprattutto nelle scelte energetiche. Fra tutte le risorse di cui abbiamo bisogno, l’energia gioca un ruolo particolarmente importante, non solo perché usiamo energia in ogni azione della nostra vita, ma ancor più perché c’è energia incorporata in ogni prodotto della nostra attività.
L’astronave Terra
Il progetto microalghe di Venezia che i Giovanni e Giorgio Mario Giacometti hanno appena discusso su Scienzainrete (L'alga di Venezia) apre naturalmente il discorso sulle energie alternative, tema tanto importante quanto trascurato per infondati pregiudizi o, peggio, per malcelati interessi. Penso sia ovvio che le forme migliori di energia alternativa sono il risparmio e l'efficienza energetica: negli Stati Uniti, ad esempio, si stima che il 54% di tutta l'energia primaria va perduta prima degli impieghi finali [1].
Come e perché cambiare il paradigma energetico fondato sui combustibili fossili. Ce lo racconta Vincenzo Balzani, che insieme a Nicola Armaroli ha scritto il libro "Energia per l'astronave Terra", che si è aggiudicato nei giorni scorsi il Premio Galileo. di VINCENZO BALZANI
Perchè dico sì al nucleare