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I buchi neri superpesanti

Ormai lo sappiamo per certo. Al centro di ogni galassia c'è un buco nero. Pesanti quanto milioni, talvolta miliardi di stelle come il nostro Sole. Per questo si chiamano "buchi neri supermassivi". Dal 22 al 26 giugno 2009 si e' svolto a Como, presso il Centro Volta, un Congresso di Astrofisica, organizzato dall'Osservatorio Astronomico di Brera, con il supporto dell'Istituto Nazionale (INAF) Un convegno per fare il punto sulle ultime osservazioni sui buchi neri supermassivi realizzate grazie al satellite FERMI. Ma perchè conviene studiare questi oggetti esotici, così lontani dalla nostra esperienza qutidiana? di LAURA MARASCHI #VVV# #FFF#

Come modernizzare l’università italiana?

Concordo in pieno con l'Editoriale di Alberto Mantovani dell'11 giugno: la mancata internazionalizzazione dell'Università italiana è un problema da non sottovalutare. Mi spingerei a dire che rischia di diventare uno dei suoi problemi principali. Prendiamo ad esempio l'acceso dibattito che si è scatenato in tutta Europa sul deludente posizionamento delle università europee (eccezion fatta per quelle britanniche e olandesi) nei principali ranking internazionali. In Italia, la pubblicazione di questi ranking è stata l'ennesima occasione per denigrare il nostro sistema universitario, accusandolo di scarsa produttività scientifica. Ma guardiamo con attenzione i dati presentati nella Tabella che segue...

Anche le api cambiano

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Da tempo si sa che mantenere attivo il cervello è un ottimo rimedio per contrastare l'inevitabile declino dovuto alla vecchiaia. Un recente studio riguardante la comunità delle api, però, indicherebbe come l'andamento di tale declino possa essere influenzato dal tipo di attività che viene svolta.

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L'Italia respinge i cervelli stranieri

L'Italia non attrae i cervelli dall'estero. Anzi li respinge. Per quanto riguarda, in particolare, l'arrivo di studenti stranieri, l'Italia risulta fanalino di coda in Europa, con una percentuale di stranieri iscritti all'università inferiore a 50.000 persone, pari al 2,4% del totale, contro valori vicini all'11% in Francia e Germania, e quasi 18% nel Regno Unito. Una recente indagine svolta dalla Fondazione Rodolfo Debenedetti ha poi messo in luce le gravi difficoltà che gli studenti stranieri di dottorati italiani devono affrontare per soggiornare nel nostro paese. L'indagine è stata svolta tra i mesi di aprile e maggio di quest'anno e ha coinvolto 41 università italiane che offrono programmi di dottorato. L'indagine ha coinvolto 451 studenti, cioè circa il 15% dei circa 3000 studenti stranieri iscritti a dottorati italiani. di PAOLA MONTI

Onore al merito

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L'economista Francesco Giavazzi interviene sul caso di Rita Clementi. Per farlo, dipinge la situazione universitaria italiana, misto di eccellenze in grado ancora di attrarre cervelli dall'estero, e un "contesto" in cui - come scriveva la Clementi a Napolitano - "la benevolenza dei propri referenti è una variabile indipendente dalla qualità della ricerca". Che fare?
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Schizofrenia da varia immunità

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Nella genesi della schizofrenia c'è lo zampino del sistema immunitario. Il sospetto c'era già, ma la prova arriva solo ora, attraverso la collaborazione tra il Semel Institute for Neuroscience and Human Behavior dell'Università della California e oltre 50 centri di ricerca sparsi in tutto il mondo. Un lavoro di squadra che ha permesso di analizzare il DNA di oltre 15.000 persone (sia malate, sia sane) alla ricerca di variazioni geniche che possano essere associate alla malattia.

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L'Africa dimenticata

Il tema della ricerca scientifica e dello sviluppo tecnologico è scomparso dall'agenda dei lavori del G8 che si terrà all'Aquila la settimana prossima. Eppure nel 2005 gli otto paesi più ricchi del mondo avevano promesso investimenti per 8 miliardi di dollari complessivi in dieci anni per creare una rete di ricerca e di alta formazione di assoluto valore in Africa. Intanto la scienza del continente nero, dal Sud Africa al Rwanda, mostra segni di risveglio e riceve aiuti dalle economie emergenti di Cina, India e Brasile. di PIETRO GRECO