Nanoplastiche, quando il piccolo non è così bello

Il “piccolo” che mezzo secolo fa evocava un’economia sostenibile oggi si manifesta nelle nanoplastiche, frammenti invisibili ma onnipresenti negli oceani. Una ricerca internazionale ha stimato nell’Atlantico almeno 27 milioni di tonnellate di queste particelle, rivelandole come la principale componente dell’inquinamento plastico marino e svelando il mistero della plastica “scomparsa” dagli ecosistemi.
Qualcuno certamente ricorda Piccolo è bello (il sottotitolo era Uno studio di economia come se la gente contasse qualcosa). Pubblicato nel 1973, un anno dopo I limiti della crescita del Club di Roma e nel mezzo della crisi petrolifera, era una raccolta di saggi che anticipava molti temi ambientalisti dei decenni successivi. Il titolo è rimasto il simbolo di un’economia attenta all’ambiente e ai limiti posti dal rispetto della natura.








